032. INSINUAZIONI

Nov 08, 2008 19:38


Enchanting Sinner

ANOTHER STORY ABOUT NARCISSA BLACK MALFOY,
CREATED FOR THE WRITING COMMUNITY FANFIC100_ITA

32° parte - Insinuazioni



Fandom: Harry Potter
Personaggio principale: Narcissa Black
Prompt: 002. Intermezzo
Rating: Verde
Disclaimer: Narcissa Black e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.
Big Damn Table: http://narcissamm.livejournal.com/801.html

Rodolphus Lestrange ricordava perfettamente la prima volta in cui era rimasto abbagliato dalla bellezza di Narcissa. L'aveva vista apparire come da un sogno durante un ballo in maschera nel castello dei Black, e da quel momento non era più riuscito a dimenticare quella principessa altezzosa e fiera. La stessa che ora lo salutava cordialmente.
"Buongiorno, Lord Lestrange".
"Mi pareva di avervi detto che potevate chiamarmi Rod", replicò lui, esibendo un sorriso affascinante quanto artificioso.
"Qual buon vento vi porta qui?" domandò Narcissa, comportandosi da perfetta padrona di casa. La sua lucente chioma era raccolta in una gloriosa massa in cima alla testa, la sua pelle d'avorio era radiosa di giovinezza, e le sue guance erano soffuse da una leggera sfumatura rosea che le faceva scintillare gli occhi. Aveva fragili palpebre orlate di lunghe ciglia nere, e la sua bocca era rossa e invitante come un frutto maturo.
Rodolphus la osservava con occhi pieni di ammirazione, provando un'acuta fitta al cuore tanto era il turbamento che quella donna suscitava in lui.
"Se cercavate mio marito, mi dispiace dovervi dire che non è qui. Aveva degli affari da sbrigare in Ministero".
"Lo immagino". Lestrange sorrise ancora, mettendo in mostra una fila di abbaglianti denti bianchi. "Nessuno è bravo quanto Lucius a fare la doppia faccia. Rispettabile gentiluomo di giorno, spietato Mangiamorte la notte... No, no. Non ero qui per lui", spiegò amabilmente. "In verità cercavo mia moglie".
L'espressione di Narcissa si fece improvvisamente triste. "Non vedo mia sorella da..."
Ricordò con un brivido la notte in cui Bellatrix aveva assassinato Grace Galawend.
La notte della sua prima ed ultima missione da aspirante Mangiamorte.
La notte in cui aveva scoperto che sua sorella non era più sua sorella: un mostro le aveva avvelenato il cuore.
"Non la vedo da diverso tempo", concluse con un sospiro.
"Strano! A me aveva detto che sarebbe venuta a trovarvi questa mattina", disse Lestrange, con tono rammaricato. "Continua a mentirmi. Immagino dunque che ora sia con un altro uomo".
Narcissa rise a quella insinuazione. "Bellatrix è una donna molto difficile, è vero, ma non vi mancherebbe mai di rispetto. Se ha mentito ci sarà senz'altro un'altra spiegazione".
Rodolphus andò a mettersi davanti a lei, percorrendo con gli occhi la sua snella figura. "Avete un'opinione troppo generosa nei confronti di vostra sorella", mormorò a bassa voce, dopodiché allungò una mano a sollevarle dalla spalla una dorata ciocca di capelli. "Chissà perchè io, invece, riesco perfettamente ad immaginarmela tra le braccia di un altro uomo. Magari, perchè no, proprio del vostro Lucius". Le posò il lucente ricciolo di capelli sul seno, e le sue dita indugiarono un istante su di lei.
"Impossibile!" sbottò Narcissa, visibilmente turbata. Indietreggiò di un passo e guardò il suo ospite con aperta ostilità.
Lestrange scosse la testa. "Voi vi fidate assai facilmente delle persone".
"Mi fido di mio marito", dichiarò Narcissa, nonostante nel suo intimo sapesse che quella non era esattamente la verità. La visione di un'altra donna stretta nell'appassionato abbraccio di Lucius le era apparsa tante volte nella mente, ed ogni volta le faceva provare ondate impotenti d'ira.
"Sappiamo entrambi che i nostri matrimoni sono stati costruiti dalle nostre rispettive famiglie. Non sono mai stati basati su cose come la fiducia, o l'affetto. Personalmente non mi preoccupo se Bellatrix preferisce trastullarsi con altri uomini. Anche io ho diverse amanti". I suoi occhi brillarono di malizia, posandosi ad ammirare l'armoniosità delle curve della splendida donna che aveva davanti. "Mi dispiacerebbe sapere che voi, Narcissa, chiudete gli occhi di fronte agli evidenti tradimenti di Malfoy".
Lei ricambiò freddamente lo sguardo dell'uomo. "Evidenti?"
Rodolphus ridacchiò della sua ingenuità. "Oh, andiamo! Trascorre molto più tempo fuori di casa, o sbaglio? La verità è che sono più le ore passate ad affiancare Bellatrix in qualche missione che non le ore passate a riscaldare il vostro letto matrimoniale".
Narcissa fu colta da un senso di nausea, il panico le trafisse il cuore come un pugnale. "Mi rifiuto di ascoltare le vostre insinuazioni!"
"Pensateci bene. E pensate anche a me". La guardò con palese desiderio. I suoi occhi scuri le promettevano tenere ricompense qualora avesse accettato la sua lussuriosa proposta. "Io potrei darvi molto, Narcissa". Le sfiorò leggermente il braccio con le nocche delle dita. "Il nostro potrebbe essere un piacevole intermezzo, una piccola rivincita, un... delizioso gioco per allontanare la noia che ci danno i nostri matrimoni".
Disgustata, Narcissa scacciò via la sua mano, incapace di sopportarne oltre il contatto. Sentì di disprezzarlo quanto una qualsiasi vile, strisciante creatura, e desiderò soltanto che sparisse immediatamente dalla sua vista.
Ma le intenzioni dell'uomo erano ben diverse...

CONTINUA..


hp: narcissa black

Previous post Next post
Up