Enchanting Sinner
ANOTHER STORY ABOUT NARCISSA BLACK MALFOY,
CREATED FOR THE WRITING COMMUNITY FANFIC100_ITA
17° parte - Propositi per il Nuovo Anno
Fandom: Harry Potter
Personaggio principale: Narcissa Black
Prompt: 095. Capodanno
Rating: Per tutti
Disclaimer: Narcissa Black e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.
Big Damn Table:
http://narcissamm.livejournal.com/801.html "Regulus, tesoro... Copriti bene, c'è troppo freddo".
Zia Walburga sembrava veramente fuori luogo in quella landa innevata, come una piccola macchia nera in un dipinto bianco, mentre accorreva davanti a suo figlio per sistemargli meglio sulla testa il cappuccio del giaccone. "Non voglio che ti venga qualche malanno", disse premurosa, prima di rimettersi diritta e riprendere a camminare insieme al marito.
"Non voglio che ti venga qualche malanno, gnè gnè gnè", la canzonò Sirius, marciando a diversi passi dietro di loro. Narcissa si voltò verso di lui per lanciargli uno sguardo omicida, poi si accorse che Regulus le stava venendo incontro.
"Ehi, Narcissa!" In un attimo le si pararono davanti due grandi occhi azzurri, così simili a quelli del fratello Sirius, eppure tanto diversi nella meravigliata ammirazione che le rivolgevano. Dalla sua bocca, il respiro si condensava in nuvolette di fumo mentre riprendeva fiato dopo la corsa sulla neve. "Come mai Bellatrix non c'è?"
Ogni anno la famiglia Black si riuniva con altre tre famiglie di maghi purosangue per festeggiare l'arrivo del nuovo anno e celebrare la morte del vecchio anno. Nessun Black era mai mancato a questo importante rito, prima di allora.
"Credo avesse degli altri impegni con suo marito", risposa Narcissa, incerta.
Sirius, che non si era perso una parola, da poco lontano gridò: "So io che impegni ha Bellatrix, con quel criminale di suo marito". Ancora una volta, Narcissa lo guardò malamente, e Sirius sillabò molto lentamente la parola Mangiamorte.
"Se anche fosse come pensi tu, Sirius..." cominciò lei, distogliendo lo sguardo dal cugino "...allora gli affari di Bellatrix erano veramente più importanti di qualche stupido rito in famiglia".
Sirius scosse la testa, disgustato, e si allontanò da Regulus e Narcissa, inoltrandosi nella foresta oscura, affondando pesantemente i piedi sulla neve.
"Ma come fai a sopportare tuo fratello?" domandò la ragazza, con i nervi a fior di pelle.
"Non lo sopporto, infatti!"
La risposta di Regulus le restituì il buonumore. Insieme, continuarono a camminare dietro ai loro parenti, mentre il sole cominciava lentamente a tramontare oltre le cime delle montagne. Quando alla fine raggiunsero il luogo della celebrazione, alcune streghe si stavano già affaccendando per accendere un falò. Come da tradizione, i maghi presenti avrebbero dovuto formare un cerchio intorno al fuoco, e gettare dentro alle fiamme tutto ciò che di vecchio avevano portato. Narcissa bruciò alcuni logori abiti da sera, un paio di bambole di porcellana alle quali non era più affezionata e, per ultima, una fotografia di Andromeda. Quando ebbe terminato, ed ogni cosa fu diventata cenere, andò a sedersi al fianco di Regulus e rimase a fissare il fuoco come ipnotizzata.
"Qualche proposito per il nuovo anno?" chiese poi al cugino, per spezzare il silenzio.
Lui rispose immediatamente, come se non avesse avuto bisogno di pensarci. "Spero di porre rimedio al dolore che Sirius infligge alla nostra famiglia". Dall'altro lato del cerchio attorno al falò, lo videro gettare tra le fiamme un vecchio cimelio di famiglia, suscitando le urla di disapprovazione dei genitori.
"Sirius è tremendo. Come puoi riuscire a rimediare ai guai che combina?"
"Rendendo felice la mamma, tanto per cominciare... Accontentandola in tutto", rispose Regulus, con un lieve sorriso.
A Narcissa parve di rivedere sé stessa alcuni anni prima. Anche lei si era sempre impegnata per essere la figlia prediletta dei suoi genitori, obbediente e docile. Ma quella era la vecchia Narcissa, quella che non trasgrediva mai le regole, quella che non aveva ancora conosciuto Lucius Malfoy, il potere demoniaco delle sue lusinghe e dei suoi baci. Sospirò.
"E tu? Che propositi hai per l'anno nuovo?" le domandò Regulus, senza staccarle gli occhi di dosso.
Narcissa si impose di non pensare ancora a Lucius. "Non lo so", disse, scrollando le spalle.
"Oh, avanti... so che c'è qualche desiderio che vuoi realizzare. Tutti ne abbiamo almeno uno", insistette il giovane, sporgendosi verso di lei con curiosità.
"Vorrei che una certa persona chiedesse la mia mano". Narcissa abbassò il capo, ed un sorriso triste le si dipinse sulle labbra arrossate dal freddo. "Sciocco da parte mia, vero?"
Regulus cominciò a tormentarsi le mani, le luci fiammeggianti del fuoco si riflettevano sul suo viso da bambino. "Chi è lui?"
"Non lo conosci". La voce di Narcissa si era ridotta ad un sussurro malinconico.
"Puoi stare tranquilla, comunque", mormorò Regulus. "Soltanto un pazzo non ti vorrebbe come moglie".
Narcissa si voltò verso di lui e lo ringraziò con un radioso sorriso. "Sei molto gentile, Reg".
Lui arrossì leggermente, pensando che Narcissa non era mai stata tanto bella come in quella notte di fine anno, sotto le stelle e la luna pallida, accanto al grande falò.
Il cuore prese a battergli all'impazzata quando vide il suo viso avvicinarsi piano e, istintivamente, chiuse gli occhi e schiuse le labbra. Provò un lieve senso di delusione quando lei gli sfiorò la guancia con un bacio, ma fu comunque felice di quel contatto. "Felice Anno Nuovo, cugino".
"Lo sarà certamente".