007. OCCHI ROSSI

Aug 02, 2008 19:13


Enchanting Sinner

ANOTHER STORY ABOUT NARCISSA BLACK MALFOY,
CREATED FOR THE WRITING COMMUNITY FANFIC100_ITA

7° parte - Occhi Rossi



Fandom: Harry Potter
Personaggio principale: Narcissa Black
Prompt: 058: Cena
Rating: Giallo
Disclaimer: Narcissa Black e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.
Big Damn Table: http://narcissamm.livejournal.com/801.html

"Narcissa!"
Il duro richiamo di suo padre riuscì a farla scattare in piedi come un soldatino sull'attenti.
"Voglio che metti questa veste. L'ho fatta confezionare appositamente per te", disse, e Narcissa sgranò gli occhi per la sorpresa: gettata sul braccio destro di suo padre vi era un meraviglioso abito color blu notte.
"Oggi avremo un ospite di riguardo a cena, e voglio che ti mostri nel tuo aspetto migliore".
"Sì, padre", annuì Narcissa, docilmente.
"Vatti a vestire come si addice ad una signora della tua levatura".
Narcissa tese le mani per prendere l'abito dopodichè, ancora con lo stupore stampato in viso, si allontanò verso la propria camera da letto.
Lì, indossò la camiciola di seta e la sontuosa veste di velluto, e infine si ornò i fianchi con una cintura di filigrana d'oro. Guardandosi ammirata allo specchio, pensò che l'ospite di quella sera doveva essere particolarmente importante, altrimenti suo padre non le avrebbe mai comperato un abito tanto splendido.
Scoppiando di curiosità, scese velocemente le scale che portavano al salone principale. Le sue sorelle erano già pronte, imbellettate e ben vestite. Narcissa notò che persino sua madre sfoggiava uno dei suoi abiti migliori, e cominciò a ipotizzare che stessero aspettando il Ministro della Magia in persona. Anche perchè non riusciva ad immaginare quale altro illustre ospite avesse potuto scomodare a tal punto una donna imperturbabile come sua madre.
Narcissa si avvicinò a Bellatrix. Anche lei si era preparata di tutto punto, e ora scalpitava per l'impazienza.
"Ma tu sai chi è il nostro ospite misterioso?", le sussurrò Narcissa all'orecchio.
"Sì", disse lei in un soffio, rossa in viso. "Avrai di certo sentito parlare di lui. Si tratta di..." non terminò la frase perchè, proprio in quel momento, il pesante portone di quercia si spalancò ed un uomo fece il suo ingresso, preceduto da una fredda folata di vento.
Era alto e magro, indossava una tunica di velluto verde scuro bordata d'oro ed un corto mantello d'un intenso cremisi gettato alle spalle. Narcissa pensò che in passato doveva essere stato un uomo molto attraente, ma c'era qualcosa... qualcosa nei suoi occhi... Occhi così stretti, gelidi e iniettati di sangue, occhi che svelavano tutta la malvagità della sua anima.
Cygnus Black si affrettò ad accoglierlo in casa, mostrando un rispetto che raramente Narcissa gli aveva visto dare.
"Siete il benvenuto nella nostra dimora, Milord. Lasciate che vi presenti la mia famiglia..."
Si avvicinò a Bellatrix, che sembrava ansiosa di far colpo sul celebre ospite. "Questa è Bellatrix, la mia figlia primogenita". La ragazza sprofondò in una riverenza e gli rivolse un sorriso scaltro, fin troppo eloquente.
"A giorni diventerà moglie di Rodolphus Lestrange", disse Cygnus, con orgoglio.
"Oh, un matrimonio tra purosangue! Bene, bene... Diventa ogni giorno più raro assistere ad eventi del genere", fu il commento compiaciuto di Lord Voldemort.
"Ovviamente siete invitato alle nozze, Mio Signore", mormorò Bellatrix, sporgendosi verso di lui come se desiderasse gettarsi ai suoi piedi. Narcissa osservava la scena con crescente smarrimento. Perchè tutti si comportavano in modo così strano? Persino Bella, solitamente così schizzinosa e incurante del prossimo, ora faceva le fusa come una gatta! Chi era quell'uomo, si domandava. Che incantesimo aveva gettato su sua sorella per trasformarla in quel modo?
"Questa è Andromeda" disse Cygnus, stringendo la spalla di Andromeda, che si limitò ad un lieve inchino. Le labbra di Lord Voldemort le sorrisero. I suoi occhi, invece... occhi rossi di serpente, la guardarono con freddo distacco.
"E la piccola Narcissa", continuò Cygnus, indicando con la mano la ragazzina immobile accanto alle scale.
Lord Voldemort attraversò la sala, fermandosi davanti a Narcissa, le mani nascoste dietro la schiena. Quei suoi occhi oscuri la osservarono con calma e attenzione dalla testa ai piedi per poi tornare, con altrettanto comodo, a posarsi sul suo bel viso. Un po' urtata da quel minuzioso esame, Narcissa ricambiò freddamente il suo sguardo.
"Cygnus, non mi avevi detto di avere delle figliole così graziose", disse l'uomo, rivolto a suo padre. Poi afferrò una mano di Narcissa e si chinò a baciarne il dorso, provocandole un leggero brivido lungo la schiena.
"Il vostro splendore è troppo abbagliante, signorina Narcissa. Il mio eloquio si fa stentato, e non mi riesce di trovare parole d'elogio adeguate alla vostra bellezza".
Cygnus ridacchiò, evidentemente soddisfatto per aver fatto colpo sul suo ospite grazie alle sue splendide figlie, poi guidò Lord Voldemort verso la sala da cena. La tavola era già stata apparecchiata, piatti e vassoi erano colmi delle pietanze più svariate, e Narcissa poté figurarsi i poveri elfi domestici che, ai piani sotterranei, lavoravano senza sosta davanti ai fornelli, cucinando cibo che sarebbe bastato per mesi.
Ognuno prese posto a tavola ma, contrariamente a quanto accadeva di solito, Cygnus Black non sedette a capotavola, cedendo la propria sedia al suo ospite. Anche Bellatrix, che abitualmente si metteva tra Narcissa e Andromeda, insistette per sedersi accanto a Lord Voldemort.
"E' un grande onore per me cenare al tavolo di una delle più antiche e nobili famiglie purosangue", cominciò a dire l'uomo. "Purtroppo, di questi tempi, troppi maghi hanno perso dignità e decoro, creando eredi indegni, accoppiandosi con... babbani... e con chissà quali altre bestie".
Narcissa vide sua madre annuire con vigore ad ogni frase pronunciata da quel mago. Anche Bellatrix pendeva letteralmente dalle sue labbra, dimentica della sua cena.
"Non siete stanchi anche voi di dovervi nascondere agli occhi dei babbani? Loro ci temono, fingono che non esistano maghi, che non ci sia la magia, perchè sono dei deboli, dei codardi, troppo pieni di paura per affrontarci".
Lord Voldemort mangiava lentamente, senza appetito, più ansioso di parlare che non di cibarsi.
"La mia idea...", disse d'un tratto. "... è quella di creare un mondo nuovo. Un mondo in cui solo i meritevoli regnano incontrastati, un mondo in cui i maghi non si debbano vergognare di venire allo scoperto, di mostrare il loro potere sugli altri esseri inferiori. Ma... mi rendo conto che è solo un'idea. Un progetto irrealizzabile".
"Un progetto straordinario e ammirevole!" esclamò Cygnus Black, alzando il proprio calice. "Proporrei un brindisi. Un brindisi a Lord Voldemort, con l'augurio che possa rendere la sua idea realtà".
Tutti sollevarono i calici, eccetto Andromeda che finse di essere troppo impegnata a tagliare una bistecca.
Narcissa, invece, si unì al brindisi. Non le piaceva quel mago, emanava un'aura minacciosa, ed ogni volta che incontrava i suoi occhi rossi provava una sorta di timore. Ma c'era qualcosa di straordinario nelle sue parole, qualcosa che aveva il potere di rendere di buonumore i suoi genitori, il che era una grande cosa.
Continuò a mangiare in silenzio, evitando accuratamente di guardarlo in faccia.


hp: narcissa black

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