003. IL DEMONE

Jul 30, 2008 14:15


Enchanting Sinner

ANOTHER STORY ABOUT NARCISSA BLACK MALFOY,
CREATED FOR THE WRITING COMMUNITY FANFIC100_ITA

3° parte - Il demone


Fandom: Harry Potter
Personaggio principale: Narcissa Black
Prompt: 001: Inizio
Rating: Verde
Disclaimer: Narcissa Black e tutti i personaggi citati in questa storia appartengono a J.K. Rowling.
Big Damn Table: http://narcissamm.livejournal.com/2008/07/25/

"Narcissa Black!"
Non c'erano dubbi, non c'era timore, non c'era alcuna esitazione.
Una sola, grande certezza: sarebbe stata assegnata alla Casa dei Serpeverde, perchè lei era una Black in tutto e per tutto.
Attese che la professoressa le poggiasse il Cappello Parlante sopra al capo, dopodichè bastò un attimo per sentire una voce gracchiante pronunciare: "Serpeverde!"
Esultante, Narcissa si diresse prontamente alla tavola imbandita della sua Casa, dove l'attendevano le sorelle. Bellatrix era raggiante d'orgoglio, mentre Andromeda si limitò a farle l'occhiolino senza scomporsi.
Narcissa prese posto a tavola, sedendosi tra di loro e sentendosi subito al sicuro, come una principessa affiancata da due indistruttibili guardie del corpo.
"Complimenti... e benvenuta". Una voce maschile attirò la sua attenzione. Narcissa alzò lo sguardo per scoprire a chi appartenesse. Inspiegabilmente, si sentì mancare il respiro nell'incontrare un paio di occhi grigi e freddi.
"Un'altra Black, eh? Ma quante siete?" fece il ragazzo, rivolgendosi a Bellatrix con un sorrisetto sarcastico.
"Siamo tre, Malfoy. Qualche problema?" ribatté lei, acida. Poi tornò a sorridere verso la sorella.
Narcissa recuperò il suo coraggio, contagiata dalla gioia di Bellatrix, ma sapeva che quel ragazzo, quel Malfoy, la stava fissando con un'insistenza che la fece avvampare.
"Piacere di conoscerti, Narcissa Black", disse poi il giovane, sporgendosi in avanti per prenderle una mano. Narcissa gliela strinse timorosamente, senza dire una parola. "Spero che tu non sia velenosa come quella vipera di tua sorella. Una Bellatrix basta e avanza, questa scuola non ha bisogno di una sua piccola copia".
"Perchè non muori, Malfoy?" ringhiò Bellatrix, e prese ad insultarlo nei modi più svariati.
Narcissa rimase ad ascoltare i due punzecchiarsi insistentemente, e pensò che non dovevano essere poi molto diversi di carattere.
Quando lo smistamento giunse al termine, gli studenti riempirono la Sala Grande con chiacchiere e col rumore delle forchette sui piatti.
Narcissa cercò di mangiare qualche boccone, ma aveva una sorta di insolito nodo allo stomaco. Non sapeva se attribuirlo all'emozione di trovarsi finalmente ad Hogwarts o agli occhi grigi di una persona. Occhi che la scrutavano a fondo, trapassandola quasi, cercando nella sua anima i segreti che custodiva.
Chiaramente Malfoy stava cercando di capire quanto di Bella e quanto di Andromeda ci fosse in lei.
Soppesava Narcissa con un lieve sorriso sulle labbra, e lei stava semplicemente in silenzio, studiandolo a sua volta con distaccato interesse. Notò che aveva grandi mani, labbra sottili, capelli talmente chiari da sembrare fili di platino. Doveva avere più o meno la sua stessa età, ed ostentava una sicurezza ed una disinvoltura degna di un mago purosangue.
Narcissa era certa che quel Malfoy strappava più d'un sospiro dal petto di molte ragazze.
"Vuoi dividere il dormitorio con me e Bella?" La domanda di Andromeda distolse Narcissa dalle sue riflessioni.
"Sì, certo. Mi piacerebbe molto stare con voi".
"Allora ce l'hai una voce!" intervenne Malfoy, in tono estasiato. "Una splendida voce, se posso permettermi di dirlo..."
Nonostante fosse abituata ai complimenti, Narcissa arrossì di piacere per quella dimostrazione di apprezzamento. Adorava essere adorata. "Grazie", mormorò piano e, sentendosi la gola secca, bevve un sorso d'acqua.
"Malfoy, ci stai provando con mia sorella?" fece Bellatrix, inarcando un sopracciglio. "La nostra Cissy è un tesoro troppo grande per un ragazzetto insipido come te. Stalle alla larga, e smettila di fissarla in quel modo se non vuoi che ti conficchi la bacchetta in un occhio".
"Dico solo che è molto graziosa. Non riesco a credere che sia veramente tua sorella..."
Bellatrix sbuffò, lanciò il tovagliolo sul tavolo e disse: "Vogliamo andare? Sono stanca dal viaggio, e dobbiamo sistemare i nostri bagagli".
Andromeda annuì e si alzò quasi immediatamente, mentre Narcissa indugiò con lo sguardo su Malfoy, che le sorrideva maliziosamente. "Spero di conoscerti meglio, Narcissa Black".
"Se vuoi che ci conosciamo meglio, forse dovresti cominciare col dirmi il tuo nome", replicò lei, sollevandosi dalla panca.
"Hai ragione, scusa... non mi sono presentato. Mi chiamo Lucius Malfoy".
Lucius. Un nome affascinante e oscuro allo stesso tempo. Narcissa era ormai certa che dietro a quella maschera di eleganza e buone maniere si nascondesse un autentico demone.
"Arrivederci, Lucius", disse, abbozzando un sorriso, prima di raggiungere le sue sorelle che l'aspettavano in fondo alla Sala.
"Buonanotte, Narcissa..." sussurrò Malfoy, senza essere udito.
Era solo l'inizio di una storia d'amore destinata a durare per sempre.


hp: narcissa black

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