Fic: Qualunque cosa, per Ted (P0rnfest)

Jan 04, 2011 16:44

E una. Prima fic per questo p0rnfest. Coppia nuova (per me), dinamiche nuove, tutto nuovo. Speriamo di non aver fatto schifo, ma comunque...
Va be', sì, direttamente le note così non mi imbarazzo del tutto. (Ah, e se non vedete la connessione con l'icona, è solo perché è diventata la mia icona ufficiale del p0rn e del kink, ok? XD)

Fandom: HP
Prompt: James Sirius Potter/Teddy Lupin, "Ho chiesto a Victoire di sposarmi, sarai il mio testimone?" "Non posso".
Rating: Nc-17
Personaggi: Ted/James.
Avvisi: Slash, Lemon, Rimming. Ah, e Ted morde. XD
Disclaimer: No, non sono JKR. Ci ho messo di mio solo il p0rn. XD
Riassunto: Forse James non farà da testimone di nozze a Ted, ma per il resto, qualunque cosa.

Un Assaggio: "Non sei mai stato famoso per le tue decisioni responsabili e ponderate. Tuo fratello è quello che pensa. Tu preferisci muoverti velocemente e non dare al nemico, o a Ted, il tempo di reagire."


Qualunque cosa, per Ted

Lo capisci già dal sorriso storto, che qualcosa non va, quando entri in casa di Ted.
Ti ha mandato un gufo chiedendoti di passare per un caffè. Pensavi che fosse una scusa.
Invece dopo averti fatto entrare ti fa strada verso la piccola cucina disordinata e sgangherata, la stessa stanza dove avete avuto tutte le vostre conversazioni importanti, quelle che ti hanno fatto crescere, che ti hanno confortato e che ti hanno fatto arrossire di più nei tuoi diciannove anni di vita.
Lui ti dà le spalle mentre armeggia con la caffettiera; tu non aspetti il suo invito ad accomodarti. Fai come se fossi a casa tua, ti lanci su una sedia e stendi le gambe sul tavolo tondo, a tuo agio in quel luogo, se non proprio, in quel momento, con Ted.
Lui si gira a prendere le tazze e di nuovo ti mostra il suo sorriso storto, vedendoti così scomposto. Non dice una parola e continua ad armeggiare con il fornello.
Non hai intenzione di parlargli tu per primo, se ha quell'atteggiamento. Per quel che ti riguarda potete prendere quel caffè nel più assoluto silenzio.
Per tutti siete James il Buffone e Teddy il Musone, ma quando siete per conto vostro, le cose sono molto diverse. Ted con te ride e scherza come un ragazzino; tu con lui puoi anche essere serio. Ma se adesso lui ha deciso di trincerarsi dietro un sorriso falso e un'aria nervosa da funerale, tu non hai intenzione di rincorrerlo e ricadere nell'idea che tutti hanno di te.
C'è qualcosa nell'aria.
Quando, sempre in silenzio, ti passa la tazza bollente, gli sfiori una mano e la senti gelida. Si siede di fronte a te, mettendo il poco legno del piccolo tavolo come una barriera tra di voi.
Per qualche istante Ted fissa solo il vapore che sale dalla sua tazza; poi ti guarda. Per la terza volta ti sorride con la bocca, ma non con gli occhi, e poi, finalmente, parla.
-Ho chiesto a Victoire...- comincia, ma tu scuoti bruscamente la testa e lui si interrompe a guardarti.
Non lo vuoi sapere. Non ti frega un cazzo di Victoire Perfetta Weasley. Non ne vuoi sapere nulla, di tua cugina, non da Ted.
E lui lo sa. E tu sai che se l'ha tirata fuori in un pomeriggio in cui siete soli, con quell'aria seria in viso, può significare una sola cosa.
Respiri forte per trovare il coraggio di non uscire di lì urlando.
Quanti cazzo di problemi deve farsi, quell'idiota. Non può essere se stesso per dieci minuti, no. Deve sempre accontentare le aspettative di tutti.
Tranne le tue. Perché davvero ti eri illuso, negli ultimi mesi, che non sareste mai arrivati a questo punto.
-James- ti chiama Ted, rischiando, non sa quanto, di prendersi un pugno per il disturbo. Alzi una mano per dirgli di tacere e lui ti guarda con aria triste, ma sta zitto.
Non la vuoi avere, quella conversazione. Non ne hai la minima intenzione.
Per un attimo valuti sinceramente la possibilità di andartene, piantarlo lì con il bel discorso sulla normalità e sulla necessità che di sicuro si è preparato. Però non è quello che vuoi davvero.
Quello che vuoi davvero è ricordargli perché deve stare zitto e non dire quelle cazzo di parole.
Non sei mai stato famoso per le tue decisioni responsabili e ponderate. Tuo fratello è quello che pensa. Tu preferisci muoverti velocemente e non dare al nemico, o a Ted, il tempo di reagire.
Così ti alzi dal tavolo, spostando le gambe con un gesto fluido, e in un istante sei a cavalcioni sulle sue ginocchia.
Prima che lui possa anche solo pensare di scostarti, o di muoversi, hai la lingua nella sua bocca e una mano sul bottone che tiene chiusi i suoi jeans. Lo slacci velocemente mentre spingi il bacino contro la sua coscia. La stoffa ruvida sotto le tue dita ti dà sempre un brivido particolare. Nei giorni buoni, Ted ride di te e della tua mania per i jeans babbani; anche tu ridi, ma continui a trovare eccitante come fasciano le gambe di Ted. E lui del resto continua ad indossarli, quando siete insieme.
E' il bello di essere la sua relazione clandestina, ti sei sempre detto. Ted si sente in dovere di tener vivo il tuo interesse; come se ne avesse bisogno.
Non hai mai voluto nessuno altro, da quando avevi quindici anni e le tue fantasie erano piene di lui. L'hai trascinato in quella storia per i capelli, sfidando le sue ansie da preteso fratello maggiore e le sue paranoie sulle opinioni della tua famiglia.
Non hai la minima intenzione di perderlo adesso, senza lottare.
E stai lottando con tutte le tue armi. Lo baci a lungo, sorridendo di piacere e soddisfazione quando senti che ti risponde, che spinge la lingua contro la tua e ti morde la bocca quando ti allontani, perché tu lo faccia entrare. Ti afferra le natiche e le stringe attraverso la spessa stoffa dei pantaloni, e ti tira verso di sé, proprio come speravi. Affondi una mano nei suoi capelli e lui stacca la bocca dalla tua, per posare un bacio e un morso sulla linea della tua mascella. La sua barba è ruvida contro la pelle sensibile del tuo collo, e ti graffia in maniera deliziosa. Ti piace di più quando il suo viso è così; e sai benissimo che quando sei entrato era perfettamente sbarbato, ma per lui è un gioco da ragazzi soddisfare quel tuo piccolo capriccio.
Le sue dita dal tuo sedere scivolano verso l'alto, insinuandosi decisamente sotto la tua maglietta. La sua bocca è ancora sul tuo collo, e puoi giurare che domani avrai un segno che noterà persino tuo padre.
L'idea ti piace tantissimo.
Ted lo sa. Sposta la bocca mezzo pollice più sotto e succhia la tua pelle ancora più forte. Poi si stacca per il brevissimo tempo necessario a sfilarti la maglietta.
Gli faciliti il compito, ma subito dopo di nuovo gli baci la bocca, gli mordi forte il labbro inferiore per sentirlo sussultare. Un istante e ha quella luce negli occhi che dice che te la farà pagare per quel dispetto, e tu non vedi l'ora.
Si alza dalla sedia, e tu devi allacciare le gambe attorno alla sua vita, o cadere a terra. Sostiene il tuo peso quasi senza sforzo; è sempre stato molto più forte di quello che sembra.
Ti fa sedere sul tavolo e ti spinge indietro finché non sei steso, con le gambe che penzolano da una parte e la testa nel vuoto dall'altra. In quella posizione si ferma un istante a guardarti, poi si china su di te e ti morde la pancia, appena sopra il bottone dei jeans.
Protesti per quel morso afferrandogli alla cieca i capelli e tirando via la sua testa. Lui si ferma, ansimando un po', e quando alzi gli occhi, ti sta guardando come se volesse mangiarti.
Pensi che potresti lasciarglielo fare.
Ma Ted si limita a rivolgerti un ghigno storto, e ad aprirti i pantaloni.
Sollevi il bacino per quel che puoi, permettendogli di sfilarteli insieme ai boxer. Lui si muove bruscamente, e finisce di spogliarti in pochi secondi, lanciando i tuoi vestiti e le tue scarpe sul pavimento, molto casualmente.
Improvvisamente sei nudo, riverso sul tavolo della sua cucina in una posizione scomodissima, con una mano ancora tra i suoi capelli che ora sono rosso fuoco, a riprova del fatto che è eccitato almeno quanto te, se non di più. Anche se Ted è ancora troppo vestito, ti senti davvero in paradiso.
Lui non accenna nemmeno a volersi spogliare, ma abbassa di nuovo la testa su di te. Questa volta ti morde più forte, subito sotto l'ombelico, e non molla nemmeno quando cerchi di spingergli la testa più in basso. Nel punto dove i suoi denti stringono la tua pelle sta già comparendo un segno rosso.
Impazzisci quando Ted fa così. Come può pensare che lo lascerai a quella bambolina di tua cugina, se anche solo pensare ad uno dei suoi morsi dispettosi rischia anche adesso di farti venire prima ancora che abbiate cominciato veramente a scopare?
Non ti molla neanche quando comincia lentamente a far scorrere la sua mano tra le tue natiche. Non stringe forte, tiene solamente un pezzetto di te prigioniero dei suoi denti e lo stuzzica con la lingua. Quando il suo indice si sofferma e preme contro la tua apertura, però, gli dai un colpetto sulla guancia; significa che si deve fermare.
Sei troppo su di giri. E per quanto ti piaccia farti guardare da lui, quella in cui siete è probabilmente la posizione più scomoda del mondo per una scopata. Potresti volare giù dal tavolo alla prima spinta, sempre ammesso che quella carcassa di mobile regga anche il peso di Ted, oltre il tuo.
Ted ti guarda un attimo, prima di rendersi conto a sua volta che sta decisamente portando allo stremo la resistenza tua e del tavolo. Di nuovo ti sorride; poi ti afferra per i fianchi e ti volta, abbastanza dolcemente da non farti schiantare la pancia contro il legno. Appena appoggi i piedi a terra ti senti molto più sicuro e stabile, e impaziente di ricominciare.
Così però non vedi quello che sta facendo.
Sussulti quando di nuovo ti morde, sul sedere questa volta, ma è un morso più leggero dei precedenti. Quasi immediatamente la sua bocca si sposta ed è la sua lingua calda e morbida che Ted striscia sulla tua carne, giocosamente all'inizio, facendosi strada tra le tue natiche fino a sfiorare il muscolo della tua apertura.
Ti chiedi se sia questa la volta buona in cui Ted riuscirà a farti venire prima ancora di aver finito di slacciarsi i pantaloni. Fino a qualche mese fa non potevi immaginare nemmeno lontanamente come fosse incredibile sentirti penetrare velocemente dalla lingua di qualcuno. Prima di provare quel gioco con Ted, anche solo l'idea ti faceva un po' schifo.
Adesso pensi che morirai se si ferma, e che verrai in capo a dieci secondi se continua a spingersi velocemente dentro e fuori dalla tua carne, tenendoti fermi i fianchi con le mani e costringendoti ad afferrarti al tavolo per non urlare.
Forse un paio di secondi prima di portarti definitivamente oltre il limite, Ted si blocca. Lo senti ansimare pesantemente, mentre entrambi cercate di riprendere fiato. Ti tremano le gambe così forte che se non fossi piegato sul tavolo non riusciresti a star dritto.
Poi senti il rumore inconfondibile della zip dei jeans di Ted che cala, e respiri forte, aspettando che finisca di svestirsi, pregustando il suo uccello deliziosamente affondato dentro di te. Chiudi gli occhi. Da un momento all'altro lo sentirai premere e...
-James, hai qualcosa che possiamo usare come lubrificante, per caso?- ti chiede invece Ted, sforzandosi evidentemente di nasconderti la sua frustrazione per quel piccolo dettaglio trascurato.
L'istinto ti suggerirebbe di dirgli di far senza, ma persino in quelle condizioni di offuscamento mentale ti rendi conto che il modo peggiore di concludere quel momento è urlando di dolore.
-E' la tua cazzo di cucina, Ted, cazzo-. Quando sei nervoso tendi ad imprecare parecchio, e Ted ridacchia. -Trova qualcosa, e in fretta-.
-Mi viene in mente solo il burro- ribatte lui.
-Andrà benissimo- rispondi, anche se onestamente non hai nemmeno preso in considerazione che cosa gli sia venuto in mente. Se non si sbriga, il tuo uccello potrebbe semplicemente esplodere.
Qualunque cosa abbia deciso di usare, è dannatamente freddo, e non puoi fare a meno di sussultare quando ti penetra con due dita.
-Scusa- ti dice Ted, chinandosi in avanti per baciarti dietro ad un orecchio, in quel punto che ti fa diventare matto. Si appoggia alla tua schiena e ti accorgi che in realtà non si è svestito, ha ancora la camicia, e se non sbagli contro il retro delle tue ginocchia stanno strisciando i suoi jeans arrotolati.
Sorridi tra te. Nemmeno Ted è esattamente paziente e controllato come cerca di farti credere.
Ti rilassi mentre le sue dita ti massaggiano, familiari e incredibilmente eccitanti, come è tutto Ted, per te. Divarichi ancora un poco le gambe e pianti più saldamente i piedi a terra, perché sei praticamente pronto, e Ted è sempre stato bravissimo a capire qual è il momento perfetto per...
Fai appena a tempo a registrare che le sue dita stanno scivolando fuori dal tuo corpo, che Ted le rimpiazza, finalmente, con il suo uccello.
L'hai visto nudo decine di volte, e sai bene che non è così enorme come ti sembra mentre si fa strada dentro di te. Sospetti da tempo che sia un trucchetto da Metamorfomago, ma Ted ha sempre negato.
Comunque in quel momento, come sempre, ti toglie il fiato quell'intrusione lenta e decisa. Non è proprio dolore; più una pressione incredibile che nove volte su dieci ti fa venire le lacrime agli occhi, finché non ti abitui.
Ted è ancora appoggiato contro la tua schiena, con il viso sepolto tra il tuo collo e la scapola, e ansima forte. I suoi capelli sono ormai del colore di una ciliegia matura, segno che è vicinissimo al limite. Eppure si ferma e ti dà il tempo di abituarti ad averlo dentro. Intenerito da quella sua premura che non dimentica mai, posi un leggero bacio sulla sua mano che è puntata sul tavolo, proprio vicino al tuo viso.
-Dai- lo incoraggi, e Ted finalmente comincia a muoversi.
Non vi rende molto onore, ma da quel punto vi ci vuole veramente poco a finire.
Ted ti sbatte con forza contro il tavolo, già troppo vicino all'orgasmo per rendersi conto che potreste finire per terra da un attimo all'altro, che la tua pancia preme contro il bordo di legno e che sta di nuovo affondando i denti nella tua carne, segnandoti una spalla.
Tu però ti accorgi a malapena dei fastidi, perché intanto la sua mano destra si è chiusa attorno al tuo uccello e ti sta masturbando velocemente, con lo stesso ritmo con cui i suoi fianchi lo spingono dentro di te, ferocemente, come se volesse distruggervi entrambi, ma distruggervi insieme.
Apre la bocca e smette di morderti solo quando viene, immobile, completamente immerso in te, bloccandoti inchiodato al tavolo della sua cucina. Le tue nocche sono bianche da quanto stringi il bordo di legno, e fatichi a ricordarti come aprire la mano, quando quella di Ted sul tuo uccello si ferma proprio un attimo prima che venga anche tu. Finisci di masturbarti da solo, lasciando che lui si goda l'orgasmo, e in pochi secondi sei tu a gridare, a sporcargli il pavimento di seme, a cedere ed abbandonarti contro il legno abusato, cercando di riprendere fiato e ragione prima che lui scivoli fuori da te.

Il tuo primo pensiero coerente è che avevi mirato ad una sveltina, quando gli sei saltato addosso, e che vi siete ritrovati, come al solito, a tirare a lungo i preliminari fino a non poterne più. Sicuramente significa qualcosa, ma non sai bene se sia che vi piace giocare, o che il sesso tra voi ha più a che fare con la passione che con la pura soddisfazione di un attimo.
La seconda cosa che ti chiedi è se scopa così anche tua cugina, ma non ci credi molto. Per quel che ti riguarda sicuramente domani zoppicherai almeno un po'. Victoire ha sempre un passo agile da principessa che trovi particolarmente irritante.
Solo dopo pochi secondi, quando già Ted si è rialzato in piedi, ma prima che smetta di ansimare, realizzi che potrebbe essere stata la vostra ultima scopata. Sai che appena tornerà coerente Ted riprenderà il discorso che l'hai costretto ad interrompere. Sai dove va a parare quel discorso.
Chiudi gli occhi, desiderando semplicemente di poterti godere quel momento, il sole caldo che entra dalla finestra e ti illumina la schiena, i muscoli perfettamente indolenziti e i lividi dei morsi di Ted che si formano sulla tua pelle, la sua presenza vicino a te. Però Ted alla fine parlerà.
Perché lui ha bisogno che la sua vita sia normale. Ha bisogno di qualcosa di stabile, una casa, una moglie, dei figli. Non di un ragazzo da mordere e di tazze rotte sul pavimento della cucina. Ha bisogno di cazzate come vedere un panetto di burro e pensare ad una torta, e non ad un improvvisato lubrificante scadente. Ha bisogno della garanzia di qualcosa di immutabile e fermo attorno a cui orbitare.
Lo sapevi anche prima di innamorarti di lui. E non ci puoi fare proprio un bel niente, solo fargli un sorriso e sperare che sia più sincero dei suoi. Solo sperare che sia felice, ma non tanto da non aver più bisogno di te.
Alla fine ti alzi dal tavolo. Non puoi restare per sempre mezzo steso su quel povero mobile bistrattato. Ti devi rivestire, e devi ascoltare quel discorso inevitabile.
Ted si è ripreso e si è anche sommariamente aggiustato i vestiti, mentre riflettevi. Ti guarda e ti sorride con gli occhi tristi. I suoi capelli sono a malapena castani, pieni di grigio, come se avesse quarant'anni più dei suoi venticinque. Li rivorresti rossi, o blu per l'emozione, o neri per la rabbia. Ma comunque gli sorridi e gli accenni di parlare.
-Ho chiesto a Victoire di sposarmi- dice, come prevedevi. Ti si stringe il cuore, perché gli trema la voce. -Sarai il mio testimone?- aggiunge, guardandoti dritto negli occhi.
Vorresti dirgli di sì. Vorresti che il tuo sostegno per lui si spingesse fino a quel punto. Ma non ce la farai mai.
-Non posso- gli rispondi. Lo vedi incupirsi.
Adesso dovresti lasciarlo, per il bene di entrambi. Portarti via i segni di quell'ultima scopata e conservarli il più possibile, e poi lasciare andare anche quelli.
Ma lui è Teddy il Musone, e tu sei James il Buffone, e funzionate solo insieme. Così gli sorridi, ti avvicini a lui e gli passi un braccio nudo attorno alle spalle, e gli baci una guancia come facevi da bambino.
-Non posso essere il tuo testimone- gli dici, -ma se vuoi posso continuare ad essere il tuo amante-.
E mentre lo vedi lottare con l'idea, e trovarla allettante, e decidere che anche lui di tutto quello non può fare a meno, e che andrà bene anche così, ti ritrovi a pensare che qualsiasi cosa succeda, ovunque siate, non potrai mai evitare di fare qualunque cosa, per Ted.

Note Noiose:
Prompt: James Sirius Potter/Teddy Lupin, "Ho chiesto a Victoire di sposarmi. Sarai il mio testimone?" "Non posso."
Prima fic in assoluto che scrivo su questa coppia e in generale sulla nuova generazione. Devo dire che la voce mentale di James, anche se l'ho usata in seconda persona, mi piace molto. E' un bel tipo, James. Ora basterebbe che io riuscissi ad inquadrare bene del tutto Ted, e sarebbe perfetto. XD Comunque chiedo scusa per i ripetuti Ted invece che Teddy. Non mi piace per nulla Teddy come diminutivo, e dunque, se io scrivo Ted, nemmeno a lui piace. Anche se glielo appioppano. XD

rating: nc-17, my fic, p0rn fest, ted/james

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