Meno cinico di quanto pensassi...più vero di quanto si creda.Disilluso...Oleastri da quel che scrive è uno evidentemente che ci ha rimesso qualcosina anche come piccolo editore...perciò dice pane al pane e vino al vino, mandando tutti (scrittori piccoli, grandi,aspiranti, emergenti esordienti di belle speranze ed establishment editoriale di medio alto livello) in quel luogo affollato di cui cantava il Sordi Nazionale. L'editoria io non la vedo in modo molto diverso da questo signore...ecco perchè non demordo, faccio, ma non m'illudo mai e continuo, senza nemmeno i soldi per metter su la libreria e senza voglia alcuna di scomodare banche per le fideiussioni, a fare il mio mestiere, sperando che...sia lui che io ci sbagliamo e che i sogni, perseguiti con meno rabbia possano a volte per contrasto con la biliosità che produce la realtà, avverarsi. Non aspiro ad una grande casa editrice, ma ad una mia dignità letteraria e comincio dal basso, peraltro avendo spedito poesia, genere di nicchia e da "disperati" (all'incirca anche tu dicevi
( ... )
Lungi da me difendere l'editoria italiana, però, se fosse davvero così nera, abbandonerei ora la scrittura. Di certo c'è tanto marcio, molte raccomandazioni, tantissime ingiustizie, eppure credo (voglio credere?) che qualcuno ce la possa fare anche per un po' di merito. Che poi conoscenze e raccomandazioni siano necessarie, sono il primo a dirlo.
Riguardo alla poesia invece hai assolutamente ragione: in Italia non ha praticamente mercato...
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Di certo c'è tanto marcio, molte raccomandazioni, tantissime ingiustizie, eppure credo (voglio credere?) che qualcuno ce la possa fare anche per un po' di merito.
Che poi conoscenze e raccomandazioni siano necessarie, sono il primo a dirlo.
Riguardo alla poesia invece hai assolutamente ragione: in Italia non ha praticamente mercato...
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Glauco
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riGlauco
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Simone
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Posso chiederti il nome, così da poterti ringraziare ancora di più? ;-)
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