Recensione: World War Z (di Max Brooks)

Nov 28, 2007 14:14



World War Z
di Max Brooks
Cooper Editore
Euro 16, 384 pagine.

E' uscito il romanzo di Max Brooks, già autore del Manuale per sopravvivere agli zombi.
A volte quando si dice il destino...parlavamo proprio qua sul blog, pochi giorni fa, del mio "romanzo di zombi ideale", e ieri l'ho trovato in libreria. World War Z non sarà un libro di raffinata psicologia di cui vantarsi con gli amici, ma è un romanzo veramente particolare e immancabile per chi, come me, adora gli zombi cannibali in puro stile George Romero.

Ambientanto qualche anno dopo una devastante epidemia di zombi "romeriani", che ha rischiato la distruzione del genere umano, "World War Z" è scritto in maniera molto originale, assai diverso da un classico romanzo horror che concentra il punto di vista narrativo su pochi protagonisti in fuga da una catastrofe di questo tipo.
L'autore racconta questa epidemia di proporzioni mondiali attraverso interviste ai vari reduci di quella guerra, ma anche a persone comuni, a politici, ai sopravvissuti. Il tutto prende dunque l'aspetto di un interessante libro di storia raccontanto attraverso le interviste ai protagonisti.
Esempio: vi è mai capitato di leggere un libro sulla Seconda Guerra Mondiale, in cui l'autore ha raccolto le testimonianze di un ex partigiano, un soldato, un cittadino comune, un orfano di guerra, un ex nazista, un giornalista dell'epoca? Ecco, "World War Z" è esattamente questo: la "guerra degli zombi" narrata attraverso chi ha avuto la fortuna di portare a casa la pelle. Il risultato è estremamente realistico, ed è per questo forse fa più paura di un normale romanzo che adotta un punto di vista di certo non onniscente.
Il lavoro d'insieme è davvero originale e intrigante. L'invasione è raccontata in molti brevi capitoli che spaziano dalla Cina (dove tutto ebbe inizio), al Sudafrica (dove l'infezione fu effettivamente notata dal resto del mondo), a Israele (unico paese che si organizzò per tempo), fino agli USA, passando per molti altri posti e per un eterogeneo gruppo di persone.
Non mancano passaggi davvero inquietanti e ben riusciti. Ad esempio il veterano dell'esercito USA, che racconta all'ipotetico intervistatore quella che fu la battaglia di contenimento per respingere gli zombi da una New York completamente infetta. Battaglia che si concluderà in un bagno di sangue...
Oppure la comparsa dei primi zombi "pubblici", all'attacco di una baraccopoli in Sudafrica. O, ancora, le ville dei VIP di Hollywood prese d'assedio dai poveracci in fuga dalle orde di morti viventi.
Il tutto seguendo una rigorosa linea cronologica: il focolaio del virus, l'espansione dapprima ignorata dai più (o comunque presa per altro), il Grande Panico, la guerra, la ricostruzione.
Insomma, il romanzo di Zombi che avrei voluto leggere da anni, e che finalmente ho tra le mie mani!

Edito da Cooper, dovreste trovarlo in Mondadori e negli altri bookstore. 
Qui la pagina di Wikipedia dedicata al romanzo, però in lingua inglese.

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