Direi in ordine: - Guardare il mare, possibilmente agitato. Riesce a trasmettermi energia quando sono stanco o svogliato
- Guidare di notte. In autostrada magari con la pioggia, in sottofondo la musica della radio (che a certe ore della notte o è meravigliosa o agghiacciante)oppure i deliri dei conduttori di Isoradio, riesco a rilassarmi e estraniarmi
- Guardare le televendite di quadri in TV. Ovviamente facendo altro tipo leggere o cucinare i conduttori riescono a strapparmi le risate anche se ho un incazzatura feroce (anche se loro pensano di essere seri..)
Fai te che io dopo la mezzanotte vado in trip con Radio Radicale... Ricordo una notte - beh, era un periodo complicato - in cui rimasi ad ascoltare uno special su Benedetto Croce fino alle due di notte.
I giochini scemi del computer. Campo minato, solitario... al momento sono in fase "Five or More". Si tratta di giochi che richiedono una certa attenzione, ma agganciano solo una parte del cervello - e quindi mentre sullo schermo muovi le carte o sposti le palline, il rumore di fondo mentale si spegne.
Poi ascoltare musica - a seconda del momento, diversi generi.
E sì, camminare senza una destinazione, camminare per camminare. Anche se in campagna non è la stessa cosa.
Ora che la stagione volge al bello, potrei anche riprendere a fare tai chi...
Vero, anche i vecchi videogiochi sono ottimi. Bubbles è quasi taumaturgico, ma anche una bella sgroppata al vecchio Doom mi libera dai brutti pensieri.
Bello il tai chi, ho praticato anni fa sia yang che chen e appena la mia vita tornerà stabile ricomincerò (yang credo, il chen è ancora al di là delle mie capacità)
Nel mio caso invece: -Sfogliare libri o saggi per me importanti e rileggerne i passaggi significativi. -Ammirare le opere di quei disegnatori (tipo Frazetta,Wrigthson,Horley o altri) che mi colpiscono particolarmente e mi stimolano l'immaginazione. -Ascoltare musica al buio. -Passeggiare.(ma abitando in un buco in campagna ricevo pochi stimoli.)
- l'ora settimanale di potenziamento (ginnastica per le arti marziali) senza sosta, sudando e imprecando e uscendo dal dojo con dolori a muscoli che nemmeno sapevo esistessero
- mountain bike (anche corsa ma problematiche al ginocchio non mi permettono di farlo a lungo, sigh) possibilmente su sentieri nei boschi, in montagna, strade sterrate, campi coltivati
- camminate preferibilmente nella zona collinare sopra trieste o meglio ancora in montagna, semplici ma anche su percorsi impervi, dove l'attenzione al sentiero ti stacca la testa da ogni altro dettaglio della vita
- yoga, pranayama ogni mattina e più fisico la sera, quando riesco, anche se non sempre riesco (ancora) a vuotare la testa dal resto
- tipo se aggiungo pure un po' di sano sesso, sembra strano? Io dopo sono parecchio libero mentalmente ;-)
Io tutte queste cose cinesi e indiane non le faccio, ma m'incuriosiscono :-) Il bello (?) è che qui a Milano, in primavera/estate, fanno del tai-chi di massa nei parchi, solo che diventa praticamente subito un'ulteriore occasione per farsi vedere e nulla più. Tipo l'aperitivo o i reading musicali. A Milano ogni cosa è intesa come presenzialismo. Riuscirebbero perfino a far sembrare i funerali come appuntamenti mondani.
Riguardo al sesso non so se può essere considerato zen. Io l'ho sempre considerata una cosa impegnativa, seppur bella, e poi non è esattamente il cervello che svuoto, copulando (vabbé, questa è da Le Ore...)
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- Guardare il mare, possibilmente agitato. Riesce a trasmettermi energia quando sono stanco o svogliato
- Guidare di notte. In autostrada magari con la pioggia, in sottofondo la musica della radio (che a certe ore della notte o è meravigliosa o agghiacciante)oppure i deliri dei conduttori di Isoradio, riesco a rilassarmi e estraniarmi
- Guardare le televendite di quadri in TV. Ovviamente facendo altro tipo leggere o cucinare i conduttori riescono a strapparmi le risate anche se ho un incazzatura feroce (anche se loro pensano di essere seri..)
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Ricordo una notte - beh, era un periodo complicato - in cui rimasi ad ascoltare uno special su Benedetto Croce fino alle due di notte.
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Campo minato, solitario... al momento sono in fase "Five or More".
Si tratta di giochi che richiedono una certa attenzione, ma agganciano solo una parte del cervello - e quindi mentre sullo schermo muovi le carte o sposti le palline, il rumore di fondo mentale si spegne.
Poi ascoltare musica - a seconda del momento, diversi generi.
E sì, camminare senza una destinazione, camminare per camminare.
Anche se in campagna non è la stessa cosa.
Ora che la stagione volge al bello, potrei anche riprendere a fare tai chi...
Davide "bujizen" Mana
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Bubbles è quasi taumaturgico, ma anche una bella sgroppata al vecchio Doom mi libera dai brutti pensieri.
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-Sfogliare libri o saggi per me importanti e rileggerne i passaggi significativi.
-Ammirare le opere di quei disegnatori (tipo Frazetta,Wrigthson,Horley o altri) che mi colpiscono particolarmente e mi stimolano l'immaginazione.
-Ascoltare musica al buio.
-Passeggiare.(ma abitando in un buco in campagna ricevo pochi stimoli.)
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Ero curiosissimo di conoscere i vostri meccanismi mentali :)
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- mountain bike (anche corsa ma problematiche al ginocchio non mi permettono di farlo a lungo, sigh) possibilmente su sentieri nei boschi, in montagna, strade sterrate, campi coltivati
- camminate preferibilmente nella zona collinare sopra trieste o meglio ancora in montagna, semplici ma anche su percorsi impervi, dove l'attenzione al sentiero ti stacca la testa da ogni altro dettaglio della vita
- yoga, pranayama ogni mattina e più fisico la sera, quando riesco, anche se non sempre riesco (ancora) a vuotare la testa dal resto
- tipo se aggiungo pure un po' di sano sesso, sembra strano? Io dopo sono parecchio libero mentalmente ;-)
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Il bello (?) è che qui a Milano, in primavera/estate, fanno del tai-chi di massa nei parchi, solo che diventa praticamente subito un'ulteriore occasione per farsi vedere e nulla più. Tipo l'aperitivo o i reading musicali.
A Milano ogni cosa è intesa come presenzialismo. Riuscirebbero perfino a far sembrare i funerali come appuntamenti mondani.
Riguardo al sesso non so se può essere considerato zen. Io l'ho sempre considerata una cosa impegnativa, seppur bella, e poi non è esattamente il cervello che svuoto, copulando (vabbé, questa è da Le Ore...)
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