Stavo per chiederti proprio un articolo sulla tua traferta londinese e scopro che la telepatia inconscia ha già fatto un ottimo lavoro. Molto interessante questa tua disamina e il parallelismo con Milano. Tutt'altro che banale, direi.
Che ci sia una telepatia tra noi due è oramai quasi appurato :)
Grazie per i complimenti riguardo al post. So che per qualcuno sono solo considerazioni scontate, ma volevo comunque farle a beneficio di chi - magari - non ha ancora visto le città di cui parlo.
Beh... sicuramente il Milanese è un "tipo" che ha il lavoro nelle vene. Ho visitato moltissime città, anche italiane, e la frenesia lavorativa che c'è a Milano l'ho... giustamente... trovata solo a Milano. Non è una nota negativa, è una "caratteristica
( ... )
Ottimo pezzo - da ex-londinese, molto apprezzato epienamente condiviso. È bello vedere che Londra non è poi così cambiata da quando ci vivevo. Ti invidio il weekend.
Eleggendoti stavo appunto per consigliarti la lettura di Sinclair - Orbital è parte di una serie slegata di saggi. Io ho parlato di Light Out for the Territory anni addietro sul mio blog. Recentemente Sinclair ha anche editato una raccolta di saggi sulla psicogeografia urbana.
Mi piacerebbe recuperare gli altri lavori di Sinclair, e vorrei anche leggere il tuo articolo su Light Out for the Territory, che non conoscevo. Qual è l'URL, se non è disturbo chiedere?
Sono stato a Londra otto volte, la prima nel 1988, di nascosto dai miei (raccontai una panzana gigantesca), l'ultima nel 2000 (ultima tappa del mio disastroso Scotland Tour), poi basta. Appena atterrato, mi era sembrata la città più affascinante del mondo... e - più o meno - lo rimase anche nei viaggi seguenti. Poi, a un certo punto, mi stufò, quasi di botto. Oggi ci tornerei, ma magari con un low-cost venerdì/domenica. Il parallelismo con Milano non sono in grado di farlo: in pratica, conosco Londra meglio di Milano, e il poco che ho visto di MIlano non riesce proprio a rapirmi. Ad ogni modo, la tua analisi è interessante. Magari la prossima volta che capito da quelle parti (ho vari e cari amici, a Milano), mi farai fare un giro "speciale".
Comments 8
Molto interessante questa tua disamina e il parallelismo con Milano. Tutt'altro che banale, direi.
hellgraeco
bookandnegative.altervista.org/blog
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Grazie per i complimenti riguardo al post.
So che per qualcuno sono solo considerazioni scontate, ma volevo comunque farle a beneficio di chi - magari - non ha ancora visto le città di cui parlo.
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È bello vedere che Londra non è poi così cambiata da quando ci vivevo.
Ti invidio il weekend.
Eleggendoti stavo appunto per consigliarti la lettura di Sinclair - Orbital è parte di una serie slegata di saggi.
Io ho parlato di Light Out for the Territory anni addietro sul mio blog. Recentemente Sinclair ha anche editato una raccolta di saggi sulla psicogeografia urbana.
Davide Mana
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Appena atterrato, mi era sembrata la città più affascinante del mondo... e - più o meno - lo rimase anche nei viaggi seguenti. Poi, a un certo punto, mi stufò, quasi di botto.
Oggi ci tornerei, ma magari con un low-cost venerdì/domenica.
Il parallelismo con Milano non sono in grado di farlo: in pratica, conosco Londra meglio di Milano, e il poco che ho visto di MIlano non riesce proprio a rapirmi.
Ad ogni modo, la tua analisi è interessante.
Magari la prossima volta che capito da quelle parti (ho vari e cari amici, a Milano), mi farai fare un giro "speciale".
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