Proseguo passo a passo la mia ricerca nelle origini del cosiddetto "nazismo esoterico", che non manca mai di far parlare di sé. Un argomento delicato, su cui è stato detto molto e molto altro ci sarebbe ancora da scoprire. Vediamo oggi cosa s'intende quando si parla di Thule, che senz'altro fu uno dei punti centrali della personalissima mitologia di Hitler, Himmler, Eckardt e soci.
La leggenda di Thule è antica come la razza tedesca. Vi si narra di un’isola sita nell’estremo nord (qualcuno ipotizza tra il Labrador e la Groenlandia) e che un giorno sparì, come Atlantide. Rappresentava il centro magico della civiltà del passato, ma
Eckardt e soci erano convinti che non tutti i segreti di Thule fossero andati perduti. A loro dire, alcuni esseri che svolgevano il ruolo di intermediari tra gli uomini e le intelligenze che abitavano le profondità della Terra, potevano mettere a disposizione degli iniziati forze che avrebbero consentito alla Germania di dominare il mondo, e di essere il crogiolo della nascente razza di super uomini risultante dalla mutazione delle specie umane. Questo fa ritornare alla mente gli studi di Zecharia Sitchin sull’antico popolo, proveniente dal 12° pianeta, che i Sumeri chiamavano
Nephilim. A quanto pare i Nephilim erano alti e biondi, e i loro schiavi venivano chiamati “quelli dalle teste nere”, riferendosi al diverso tipo di capelli e di razza. Secondo i Sumeri, i Nephilim guidati dal dio Enlil avevano in odio la razza umana, che avevano creato per renderla schiava e che invece gli si era rivoltata contro.
Ma, dopo il diluvio, sembra che il nordico Enlil avesse perdonato infine gli uomini, prendendo la decisione di non sottomettere più altre razze, per quanto create da loro. E Semjase, la donna extraterrestre che avrebbe contattato lo svizzero Eduard Billy Meier, gli rivelò che la sua razza, i nordici Pleiadiani, avevano il dovere morale di aiutare i terrestri, giacché in passato avevano procurato molte sofferenze agli umani. Seppure lo scenario non appaia convincente, nello stesso contesto possiamo ipotizzare che forse una parte degli alieni Nordici (l’ala conservatrice, come diremmo oggi), si rifiutò di sottostare al nuovo indirizzo “liberale” intrapreso dal loro governo alieno, e sempre ipoteticamente possiamo supporre che da esso abbiano preso le distanze, quale falange oltranzista legata al concetto di razza superiore e dominatrice. Se questa ipotesi fosse corretta, sarebbero proprio questi gli esseri che contattarono prima Eckardt e poi Hitler stesso, indottrinandolo sul tema della razza eletta destinata a governare il mondo.
Secondo molti studiosi, gli atteggiamenti di Hitler erano assimilabili a quelli di un individuo dotato di poteri extrasensoriali: egli sembrava andare addirittura in trance estatica durante certi discorsi, come se una volontà più forte si sovrapponesse alla sua, consigliandogli le parole. Rauschning, descrivendo il Führer, disse: “Non si può fare a meno di pensare a lui come a un medium. Per la maggior parte del tempo i medium sono persone insignificanti, poi improvvisamente vengono riempiti da quelli che sembrano poteri sovrannaturali che li distaccano dal resto dell’umanità. Questi poteri sono qualcosa di estraneo alla loro vera personalità. Il medium è posseduto, e quando la crisi è passata, egli ripiomba nella mediocrità. Era in questo modo, al di là di ogni dubbio, che Hitler era posseduto da forze esterne, quasi demoniache, di cui egli era solo il veicolo temporaneo. Questo strano misto di banale e supernaturale creava quella insopportabile dualità che tutti avvertivano in sua presenza.” Non a caso Hilter sarebbe scampato a ben 45 attentati nella sua vita, sempre guidato - a suo dire - da strane voci, come gli accadde durante la prima Guerra Mondiale. Hitler, al riparo delle trincee, stava consumando una magra razione accanto ai suoi compagni, quando udì una voce nella testa dirgli: “allontanati subito da qui, o morirai”. L’ordine fu così perentorio che egli si dileguò immediatamente e in capo a pochi secondi una granata di mortaio, lanciata dalle linee nemiche, esplose nel punto dove si trovava poco prima, uccidendo tutti i suoi compagni. Nel Luglio del 1944, invece, il dittatore sopravvisse miracolosamente all’esplosione di una valigetta-bomba portata ad un meeting di Stato Maggiore dal coraggioso Colonnello Claus von Stauffenberg, che più tardi venne fucilato quale traditore. Curiosamente, le ultime parole di von Stauffenberg furono: “Lunga vita alla nostra Germania segreta”. Egli infatti era affiliato ad un piccolo circolo esoterico che si ispirava alla antroposofía di Rudolf Steiner, corrente di “magia bianca” che si opponeva al nazismo e che vedeva in Hitler lo stesso Anticristo.
(Fonte:
www.strangedays.it)