Recensione: Outpost

Mar 08, 2009 08:49




Sinossi

In qualche zona di guerra dell’Europa dell’Est, ai giorni nostri, un manipolo di mercenari viene assoldato da un tizio interessato a esplorare le rovine di un vecchio bunker, nel profondo di un bosco. Quando in nostri arriveranno sul posto scopriranno che il bunker è pieno di cadaveri e ospita uno strano macchinario. Il sotterraneo è in realtà un vecchio avamposto/laboratorio nazista, abbandonato dopo la Seconda Guerra Mondiale, nel quale i tedeschi compivano esperimenti misteriosi.
E quando i mercenari, uno a uno, cominceranno a morire massacrati da qualche forza misteriosa, i nostri dovranno cercare di carpire i segreti del macchinario prima che… (da www.cinemahorror.it)

Commento

Ok, in questo film ci sono degli zombie nazisti, un plotone di soldati brutti, sporchi e cattivi, una buona dose di protoscienza, una situazione d'assedio e un'atmosfera cupa e politicamente scorretta. Praticamente è il film perfetto per il mio blog.
Possiamo tranquillamente affermare che "Outpost" non è una pellicola per palati fini, ma nemmeno un trash o uno z-movie come la mia succinta descrizione potrebbe far pensare.
In realtà si tratta di un buon film, girato con mestiere e dotato di attori tanto poco conosciuti quanto abbastanza bravi per non far scadere mai nel ridicolo una trama che sembra uscita da un vecchio videogioco della ID software. Il ritmo della prima parte del film è un po' lento, ma necessario per introdurre la seconda e il finale scoppiettante che, seppure non originalissimo, è molto ben realizzato.
Un aspetto negativo sono le riprese spesso un po' troppo buie. Non so voi, ma non amo quelle scene in cui bisogna intuire ciò che succede, piuttosto che vederlo, perchè c'è talmente poca luce che risulta difficile distinguere i dettagli. Per fortuna è un errore che in "Outpost" si riscontra solo a tratti, mentre le scene d'azione e le sparatorie risultano spesso comprensibili e ben realizzate.
Ottimi i richiami "fanta-storici" riguardanti il mito del supersoldato nazista, su cui pare che le SS di Himmler stessero realmente facendo ricerche e sperimentazioni. Forse il regista (Steve Barker) poteva osare ancora qualcosa in più, ma gli assaggi di protoscienza che fornisce agli spettatori sono già molto succulenti, specialmente per chi ama questo tipo di dissertazioni (e se mi leggete le amate, vero?)
Riguardo ai richiami più evidenti, "Outpost" fa subito venire alla mente un B-movie molto noto, " L'occhio nel triangolo", ma anche il meno valido "The Bunker", ma soprattutto il già citato videogioco "Wolfenstein", il vero precursore di "Doom". 
Tra l'altro, occhi aperti: in questo periodo sono in lavorazione altri lavori sulla falsariga di questo war-nazi-zombie-movie: che gli appassionati si tengano pronti!

Consigliato a: chi ama il (sotto)genere.
Sconsigliato a: chi cerca un "messaggio" profondo in ogni dove.

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