Pseudoscienza: Metafonia, le voci dall'Aldilà

Jan 23, 2009 15:48




Oggi vi servo una botta d'allegria. Pronti con le mani sui gioielli di famiglia, perchè si parla di gente passata "a miglior vita".
Mai pensato di sentire le voci dei morti? E dire che c'è gente che le registra perfino, o se le sente "comodamente" in televisione. Stiamo parlando della metafonia, detta anche psicofonia o "fenomeno delle voci elettroniche" (EVP: electronic voice phenomena). C'è anche un ramo cadetto di questa pseudoscienza il quale sostiene che tali voci non siano necessariamente quelle dei defunti, bensì di creature non appartenenti alla nostra dimensione.

La tipologia più conosciuta di questo fenomeno è rappresentata dalla registrazione anomala di voci (di solito poco chiare), attribuite a spiriti, su un nastro magnetico o supporti digitali, oppure la loro ricezione tramite una radio, una televisione o persino su un computer o un telefono.
Secondo i suoi sostenitori permetterebbe di entrare in contatto con una dimensione diversa dal piano fisico, permettendo di mettere in contatto l'uomo con un'entità intelligente di origine ignota, che interagirebbe attivamente alle domande che vengono poste.

Un po' di storia

Nel 1934 in una seduta spiritica con una medium, Bice Valbonesi e alla presenza dell'allora presidente della Società Italiana Studi Psicofonici, l'ingegner Lorenzo Mancini affermò di aver ricevuto un messaggio da una entità che diceva di essere uno scienziato e annunciava che «negli anni a venire sarebbe stato scoperto nel campo dell'elettromagnetismo qualcosa che avrebbe consentito di parlare coi defunti in maniera diretta».

Nel 1952 furono testimoni di questo genere di fenomeni al Laboratorio di Fisica dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano anche il rettore e fondatore della stessa padre Agostino Gemelli e il suo amico e collaboratore padre Pellegrino Ernetti che ne informarono immediatamente il Vaticano nella persona del Santo Padre Pio XII il quale li incoraggiò negli esperimenti, dicendogli: "Caro padre Gemelli, non ha davvero nessun motivo di preoccuparsi. L'esistenza di queste voci è un fatto rigorosamente scientifico. Questo esperimento potrebbe divenire la pietra angolare di un edificio per gli studi scientifici che rafforzerà la fede della gente nell'Aldilà". Nota: Padre Ernetti diventerà poi noto per la misteriosa invenzione del "cronovisore", di cui ho già parlato in passato sul blog.

Papa Paolo VI scrisse inoltre queste parole: "In Vaticano ho incontrato un atteggiamento favorevole nei confronti della metafonia" quando nominò Friedrich Jürgenson, famoso ricercatore del fenomeno delle voci elettroniche, Cavaliere dell'Ordine di S. Gregorio.
Padre Pistone, Superiore della Società di San Paolo in Inghilterra, dopo i colloqui con i defunti rilasciò la seguente dichiarazione: "Nelle Voci non vedo niente di contrario agli insegnamenti della Chiesa Cattolica; sono qualcosa di straordinario ma non c'è ragione di temerle, né vedo alcun pericolo".
Il Giusto Reverendo Mons. Prof. C. Pfleger commentò: "I fatti ci hanno dato la consapevolezza che fra la morte e la risurrezione c'è un altro stadio di esistenza post mortem. La teologia cristiana ha poco da dire riguardo a questo stadio".
Padre Gino Concetti, uno dei teologi più competenti del Vaticano, ha detto in una intervista: "Secondo il catechismo moderno, Dio consente ai nostri cari defunti, che vivono in una dimensione ultra-terrena, di inviare messaggi per guidarci in certi momenti difficili della nostra vita. La Chiesa ha deciso di non proibire più il dialogo con i morti, a condizione che questi contatti siano motivati da seri propositi religiosi e scientifici".
Il cugino di Papa Pio XII, il Rev. Professor Dott. Gebhard Frei, noto parapsicologo a livello internazionale e presidente della Società Internazionale dei Parapsicologi Cattolici affermò: "Tutto ciò che ho letto e sentito mi obbliga a credere che le voci provengono da entità trascendentali e individuali. Mi piaccia o no, non ho il diritto di dubitare della genuinità delle voci".

La rivoluzione di Jurgenson e Raudive




Dal 12 giugno del 1959 si iniziarono ad organizzare in maniera metodica esperimenti e studi su questo nuovo campo di indagine. Il personaggio che aprì la vera e propria storia del fenomeno delle voci elettroniche fu infatti il regista cinematografico svedese Friedrich Jürgenson. Tutto iniziò casualmente proprio in quella data mentre era intento a cercare di registrare la voce di alcuni uccelli sulla finestra della sua casa di campagna per mezzo di un magnetofono. Nel riascoltare il nastro si accorse che si udivano voci lontane e mormorii, che lui stesso non aveva percepito direttamente, in cui si sentiva chiamare per nome.
Fece in seguito numerosissimi esperimenti, coinvolgendo un grande numero di persone e producendo migliaia di nastri, e ipotizzò che che tali voci appartenessero a persone defunte.

Intanto, altri studiosi cominciarono a seguire e praticare questo tipo di ricerca parapsicologica. Tra essi, merita sicuramente d'essere nominato il lettone Konstantin Raudive, che a partire dal 1964 impresse su nastro 72.000 registrazioni in diverse lingue che ritenne provenienti da un'altra dimensione.
Qualunque genere di dispositivo di ricezione venga adottato per captare le voci il registratore è l'elemento comune e fondamentale di laboratorio in quanto permette di fissare nel tempo le esperienze. Per gran tempo la scelta obbligata fu il nastro magnetico nelle due presentazioni commerciali: in bobina o in cassetta. Raudive aveva un consulente tecnico ed anche collaboratore il quale ha lasciato progetti e descrizioni di vari dispositivi di captazione ed anche uno spettrografo per le analisi delle voci. Si tratta dello svizzero Alex Schneider di St. Gallen (vedasi sezione Note). Questo studioso relaziona che Raudive fa praticamente tutte le registrazioni con il Telefunken M. 85 (a valvole che non viene più fabbricato. La relazione dello Schneider, allegata al libro di Raudive, non è datata ma si presume possa essere stata stilata verso i primissimi anni Settanta del Novecento.

E Marconi?

Un certo numero di scienziati ha manifestato il proprio interesse verso la possibilità di comunicare con una ipotetica dimensione diversa dalla nostra per mezzo di radiazioni elettromagnetiche e nel caso specifico per mezzo delle voci elettroniche. Alcuni studiosi fra i quali il Raudive, il fisico svizzero Alex Schneider, e Sir Oliver Lodge misero in evidenza che Gugliemo Marconi si avvicinasse a tale possibilità su basi diverse da quelle con le quali i cultori poco accorti e le organizzazioni di scettici sono soliti affrontare la questione, in quanto lo scienziato venne stimolato da voci captate dalle apparecchiature radio che non trovavano una spiegazione razionale o comunque verosimile. In altri termini l'interesse di Marconi era impostato su di una base extrascientifica, come pura ipotesi di studio teorico.
Interessi e supposizioni teoriche avvinsero anche Edison il quale credeva di potere inventare un dispositivo simile ad grammofono per mezzo del quale captare le voci dei defunti. Sir Oliver Lodge ebbe un atteggiamento simile a Marconi ma tuttavia a differenza di questo studioso, si conoscono e si conservano di lui vari scritti originali, vale a dire redatti in prima persona.
Marcello Bacci, da Grosseto

Il 5 dicembre 2004, a Grosseto, Marcello Bacci condusse degli esperimenti scientifici sul fenomeno. Gli esperimenti furono condotti in presenza di 37 persone tra questi investigatori, tecnici e scienziati, italiani, inglesi e portoghesi dell'associazione di studi parapsicologici "Laboratorio Interdisciplinare di Ricerca Biopsicocibernetica" e alcune madri che avevano perso i loro bambini.
Il professore di fisica Mario Salvatore Festa dell'Università di Napoli e il radiotecnico Franco Santi rimossero tutte le valvole della radio, in assenza delle quali nessuna ricezione radio era fisicamente possibile, ma i fenomeni delle voci anomale continuarono ad essere prodotti dall'apparecchio del Bacci. Le apparecchiature sono state monitorate, smontate e scrupolosamente analizzate, prendendo tutte le precauzioni tecniche, senza trovarvi alcuna traccia di frode o inganno.
Marcello Bacci ha rifiutato la partecipazione agli esperimenti di un rappresentante del Cicap, pur trattandosi di semplice osservazione senza alcuna verifica strumentale, adducendo come motivazione il fatto che a suo avviso il Cicap fosse prevenuto nei confronti dei fenomeni. (Un po' facile metterla così, direte voi...)
Come sono queste "voci"?




In base a quanto viene testimoniato durante le sedute, le voci a volte risulterebbero afone, mentre in altri casi sarebbero più simili ad una normale voce umana. Avrebbero inoltre timbri vocali sia femminili che maschili.
Alcune sarebbero caratterizzate da un suono articolato in maniera molto rapida, appena percepibile, tanto che talvolta è necessario ricorrere ad un rallentamento della velocità di riascolto per capire il significato di quanto dicono. Alcune voci inoltre presenterebbero una cadenza cantilenante, altre anomalie nella fonetica e nella cadenza che risulta irregolare. A volte risulterebbero perfettamente udibili, mentre in altri casi sarebbero meno intelligibili e di difficile interpretazione. Un'altra caratteristica che avrebbero queste voci è il poliglottismo, ovvero la capacità di passare da una lingua ad un'altra nello stesso contesto, durante una stessa frase.
Talvolta quindi la riproduzione viene manipolata per rendere la comunicazione più intellegibile (ad esempio modificando la velocità o applicando filtri acustici), oppure vengono estrapolate solo le parti della comunicazione ritenute più significative.

Spiegazioni scientifiche ed esoteriche

Ci sono dubbi su come spiegare o interpretare il fenomeno, ed anche sulla stessa genuinità dei casi riportati.
A detta di alcuni sperimentatori il possesso di poteri paranormali è requisito indispensabile all'estrinsecarsi delle voci mentre per altri non lo è.
I sostenitori dello spiritismo sostengono che si instaura un meccanismo di contatto tra due diversi stati dell'essere, ovvero tra due dimensioni separate: l'entità vivente (uomo) da un lato e quella disincarnata (spirito) dall'altra. Queste entità si manifesterebbero direttamente incidendo la loro voce su un supporto magnetico o digitale usato per la registrazione, oppure attraverso l'ausilio di una radio sintonizzata generalmente sulle onde corte. In caso di registrazione le voci sarebbero udibili solo durante la fase di riascolto, e mai al momento del loro intervento, mentre nel caso di manifestazione tramite radio verrebbero udite direttamente, come se si ascoltasse, appunto, una normale stazione radio.
Secondo alcuni ricercatori, invece, si tratta solo di una interpretazione soggettiva di segnali acustici casuali dovuti alle comuni interferenze elettromagnetiche o ad altre fonti di suono. Il fatto che qualcuno le possa interpretare come "voci" sarebbe solo frutto del desiderio e della fantasia di chi si mette in ascolto: almeno in alcuni casi il riconoscimento di una voce poco intellegibile all'interno di un rumore sarebbe quindi un semplice artefatto della percezione umana, che tende a riconoscere elementi familiari anche in situazioni casuali (come nel fenomeno noto in psicologia come déjà vu). In altri casi, specie quelli in cui la ricezione si avvale di una radio, si può ben supporre la ricezione di segnali di interferenza da comunicazioni umane (es. ripetitori radio, apparecchi telefonici). In un video diffuso anche sul web, il Cicap sostiene che in alcuni casi si tratti semplicemente di malafede da parte di chi pratica la psicofonia.
I sostenitori della reale esistenza delle voci fanno notare tuttavia che non possono trattarsi di interferenze, in quanto il fenomeno si verifica ugualmente anche se gli esperimenti vengono condotti dentro una gabbia di Faraday, la quale isola ogni interferenza e persino tramite registratori digitali, i quali per loro natura sono esenti da interferenze.
Secondo Marco Morocutti, progettista elettronico ed esponente del Cicap, autore tra l'altro di uno dei primi libri sui microprocessori editi in Italia, si tratterebbe di trasmissioni ad onde corte che vengono ricevute in maniera inappropriata con strumenti non idonei allo scopo. Un esempio di queste trasmissioni sono le comunicazioni tra le navi in mare, trasmissioni meteo e comunicazioni di servizio, che se non ricevute adeguatamente risultano essere distorte e incomprensibili. Sulla registrazione magnetica invece porta come esempio le registrazioni effettuate con apparecchi difettosi, dove lo strisciamento del nastro è discontinuo e crea effetti audio simili alle voci registrate da chi pratica la psicofonia.
Se l'interferenza riguarda onde di stazioni radio non è improbabile registrare parole sensate e non rumori casuali.
Altre ipotesi sono la manipolazione autosuggestiva da parte dello sperimentatore della strumentazione di cui si avvale, o l'esistenza indipendente di forme di consapevolezza non umana ma mediabili elettronicamente (non necessariamente ultraterrene).
È tuttavia opportuno evidenziare che le gabbie di Faraday schermano (in parte) le onde elettromagnetiche, ma non le onde sonore, e che possibili interferenze di varia origine possono generarsi tanto all'esterno quanto all'interno dell'apparecchio registratore. L'uso recente di apparecchi digitali, tuttavia, ha permesso di escludere anche questo tipo di interferenze.
Va anche aggiunto che i programmi informatici, se sono in grado di distinguere una voce umana normale da ogni altro genere di suoni, o dal rumore bianco, non possono certo indicare la provenienza di questi ultimi, né identificarli come provenienti dagli spiriti. Sono inoltre algoritmi ancora molto poco affidabili.

Approfondimenti

Metavisione.it: immagini e voci da una dimensione sconosciuta
Fantasmi.net: metafonia e foto paranormali
Il parere del CICAP: un video su Youtube

Nota: se siete interessati a sentire qualche registrazione dal presunto aldilà, cercate su youtube digitando "metafonia". Che siano bufale o esperimenti seri, siate comunque cauti: sentire queste voci distorte, sofferenti, è un tantino inquietante...

protoscienza, metafonia, pseudoscienza, evp, psicofonia

Previous post Next post
Up