La teoria attenzionale è la più logica e la più promettente tra quelle che hai citato, se non altro per il sistema della doppia percezione che permette di far quadrare tutto. Peccato che ci sia una questioncina di ritardo meccanico, ovvero il tempo che un'informazione impiega per passare dal sensorio alla mente. Se davvero ci sono due percezioni, il ritardo dovrebbe essere nettamente percettibile. Al punto da essere riscontrabile anche da un osservatore esterno.
Sarà che io sono romantico (come cita l'articolo), ma propendo per la teoria mnestica. In realtà non ho prove scientifiche per dimostrare questa mia convinzione, si tratta solo di una sensazione a livello subcosciente. Nelle esperienze che ho citato, c'è sempre anche un puntino remoto al margine del pensiero che cerca di rapportare quanto suggerito dal déjà vu a "veri" ricordi con dei parallelismi a quanto sto vivendo al momento. In realtà è una cosa difficilissima da spiegare così. Per fortuna non sono quasi mai episodi spiacevoli. Semmai, a volte, malinconici, ma sempre a livello di subconscio.
I deja vu? Beh, in realtà sono degli errori nella Matrice. La sensazione di aver avuto un deja vu avviene quando le macchine cambiano qualcosa nel mondo virtuale in cui noi normalmente viviamo. Sono piccole imperfezioni della Matrice Primaria (aka Matrix)... fossi in te controllerei che non ci siano degli uomini vestiti di nero vicino a te...
Glauco 31ottobre.blogspot.com
PS. Segui il coniglio bianco...
PPS. Adoro i deja vu. Regalano sensazioni così strane... ^_^
Secondo me è come dice quello Spatt: se si attiva la parte del cervello che riconosce la "familiarità" allora tutto quello che vedi o accade sembra una ripetizione. Poi secondo me conta anche un intuito "inconscio": certe cose sono evidenti prima che accadano o che ci vengano dette. Magari il cervello si accorge che un oggetto sta per cadere, e quando cade noi pensiamo "lo sapevo!" ^^.
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Nelle esperienze che ho citato, c'è sempre anche un puntino remoto al margine del pensiero che cerca di rapportare quanto suggerito dal déjà vu a "veri" ricordi con dei parallelismi a quanto sto vivendo al momento.
In realtà è una cosa difficilissima da spiegare così. Per fortuna non sono quasi mai episodi spiacevoli. Semmai, a volte, malinconici, ma sempre a livello di subconscio.
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Glauco
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Dici che è una teoria accettabile anche quella di Matrix?
Comunque anch'io sono affezionato ai miei deja vu. E' un po' come sognare da svegli, o viaggiare in mondi paralleli.
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Simone
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Ma io, da "romantico", preferisco teorizzare qualcosa di più astruso :)
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