xposto per questioni di archivio pratiche.
Il primo modello che usci’ sul mercato fu un flop clamoroso. Semplicemente perche’ non funzionava.
Il lancio fu colossale, rispetto alla seconda e alla terza versione fu speso dieci volte tanto per la promozione su tutti i media, piu’ ovviamente tutta la pubblicita’ gratuita che la stampa e la televisione dedicarono al primo chip, che sembrava potesse portare la seconda rivoluzione sessuale,una novita’ di una portata quasi superiore a quello che ebbe la pillola negli anni settanta.
Il chip era installabile con una piccola operazione amburatoriale, era completamente integrato con l’organismo umano, cosi’ diceva la pubblicita’, ed essendo sottocutaneto, era assolutamente non intrusivo. Ad onor del vero, non si e’ mai verificato neanche un caso di danni subiti dal chip, in nessuna delle sue versioni, se vogliamo parlare di danni fisici dovuti direttamente al chip. Ciononstante, il battage pubblicitario iniziale fu’ cosi’ roboante che molta gente fu interessata all’acquisto e parecchie persone fecero effettivamente l’operazione. Putroppo fin da subito si capi’ che il chip non manteneva affatto quello che prometteva, anzi , era estremamente grossolano nei risultati e facilmente non rilevava cio’ che doveva rivelare, rendendolo totalmente inutilizzabile per il motivo per cui era stato venduto.
La cosa che venne fuori dopo, fu che il chip era di per se VERAMENTE sofisticato, e rivelava VERAMENTE quel che doveva rilevare. Come spesso accade, era la parte in cui c’entrava l’ingegno umano ad essere fallace , ovvero il decodificatore dei segnalli ricevuti, e il software relativo.
Le vendite, gia’ basse e sotto le stime iniziali nelle prime settimane di vendita, crollarono appena la massa critica di compratori si lamento’ con la ditta produttriche che fece il primo grande errore non considerando tali proteste come significative e di fatto ignorandole, forse in problemi finanziari gia’ da subito dopo il lancio e quindi in altre faccende affaccendata, cosa che fece escalare la protesta immediatamente ai giornali e alla televisione, con risultati ovviamente catastrofici.
La Veritas fu attaccata da tutte le parti possibili. Medicalmente, trovarono la procedura non in regola con i protocolli etici in piu’ venne scoperta una certa quantita’ di mercurio nei chip, che inizialmente fu considerato potenzialmente letale, accusa poi rimessa dalla parte civile in quanto non fondata; legalmente, la veritas sottostava comunque al diritto di rimborso in caso di insoddisfazione entro sette giorni, ma essendo un trattamento medico sul generis, era in una specie di limbo legislativo, in piu’ la natura stessa della dimostrazione della funzionalita’ del chip era quantomento difficile da provare, anche se diverse ‘sedute’ furono messe in scena per provare che il chip non funzionasse. Ovviamente nessuna corte accetto’ mai la validita’ di tali dimostrazioni e almeno quelle accuse caddero. La chiesa stessa, si lancio’ con veemenza contro il chip, ribadendo la sua posizione sul sesso ancora una volta, in piu’ questa volta aggiungendo alla crociata il suo millennario odio contro la tecnologia che snatura l’uomo e lo rende simile ad una macchina.
I sociologi, presumendo che il chip funzionasse,intavolarono innumerevoli dibattiti a proposito, dividendosi fra chi era a favore di un’evoluzione dei rapporti di coppia, a chi pensava che la coppia in quanto tale, doveva rimanere depositaria della propria intimita’ e che qualunque intromissione non potesse apportare benefici.
Il fatto che il lancio pubblicitario fu preceduto dal lancio del prodotto, fece pensare ai detrattori della veritas che in realta’ tale strategia fu voluta,come per guadagnare qualcosa sul’entusiasmo per la novita’ per poi nascondersi dietro ad un fallimento di convenienza. L’ammontare di ricerca speso per la chip, pero’, era rilevante, e non poteva giustificare una strategia’ cosi’ poco elegante, che non avrebbe mai permesso di poter rientrare nelle spese se il chip non avesse avuto una diffusione su larga scala.
Le indagini rivelarono gravi omissioni da parte di un reparto interno, che forse sotto pressione per l’enorme capitale speso e in disperato bisogno di mostrare qualche progresso, falsifico’ dei risultati di alcuni esperimenti, proponendo una versione sperimentale e non ancora efficace che non utilizzava di fatto tutta una serie di funzionalita’ aggiunte di cui il chip disponeva. Il reparto interno in questione, si giustifico’ adducendo ad una precisa strategia commerciale che prevedeva il rilascio di una prima release con funzionalita’ base per poi passare ad una seconda versione piu’ precisa e funzionale, e poi ad una terza e cosi’ via.ovviamente il reparto marketing nego’, e internamente alla verits fu il caos
Comunque, il flop fu clamoroso, il prodotto ritirato, la veritas smembrata e distrutta in borsa.
Tutto cadde nel dimenticatoio, fino a quando una oscura ditta cinese rilevo’ il copyright, i diritti di sfruttamento del chip , il nome e anche parte del materiale pubblicitario della veritas.
La dottoressa cinese sun lee di Guangdong, inizio’ due mesi dopo la caduta della veritas una serie di esperimenti, in maniera illegale e senza la consapevolezza delle sue cavie. Innesto’ il chip modificato durante i regolari controlli ginecologici delle sue pazienti, con una procedura semplificata che la rendeva impercettibile, poi con la scusa di una ricerca anonima statale sulla vita sessuale delle sue pazienti, le invito’ a descrivere minuziosamente ogni rapporto che avevano con il proprio partner, ufficiale o meno, chiedendo di rispondere ad ogni volta una serie di domande precise nella maniera piu’ onesta possibile. Dopo otto mesi, fu in grado di raccogliere piu’ di mille documenti, e alla visita successiva alla consegna dei fogli, rimosse il chip dalle sue pazienti, per passare alla fase di analisi.
Il chip era stato modificando aggiungendo un minuscolo banco di memoria e una ancor piu’ piccola batteria, che consentiva al chip di funzionare in maniera piu’ efficace, la prima versione si alimentava con gli enzimi che generava il corpo ospitante.
La decisione di rilevare la veritas per il rilancio del chip, invece di creare una societa’ ex novo, fu forse presa piu’ per orgoglio nazionale che per precisa scelta di marketing. Certamente, sfruttare l’onda lunga della popolarita’ della veritas , poteva essere azzeccato, ma non con il disastroso finale che la societa’ aveva guadagnato con il suo insuccesso. Invece, la proposta che i cinesi fecero, fu rivoluzionare non solo perche’ diffusero come parte integrante del rilancio della veritas il fatto che avessero fatto ricerce illegali e come le avessero fatte, ma anche perche’ in cina culturalmente fu molto criticata tutta l’iniziativa, in quanto contraria alla morale. Inizialmente, pero’ la neoveritas concentro’ i suoi sforzi all’estero, inondando solo con la terza versione un’ansioso continente asiatico che si era gia’ attrezzato a quel tempo con importazioni parallele illegali.
La parte principale della strategia cinese era ovviamente incentrata sulla dimostrazione che il prodotto funzionava. Ed il prodotto funzionava davvero,
anzi, poteva pure fornire interessanti informazioni aggiunte , non solo confermare o meno se la donna avesse avuto o meno l’orgasmo. Poteva anche stabilire una scala relativa dello stesso, settabile dall’utente una volta sola , dal piu’ forte al piu’ debole, registrare i dati, trasferirli su di un computer ed analizzarli. La procedura di download era scomoda, richiedeva la rimozione fisica del chip era comunque intrusiva e poco pratica, per cui non fu pubblicizzata come caratteristica primaria, ma come secondaria. Quella primaria rimaneva quella di segnalare o meno l’orgasmo, operazione facilmente confutabile tramite un piccolo rivelatore da avvicinare al chip subito dopo la performance , che faceva accendere o meno la famosa luce verde, che tanto in seguito influenzo’ una corrente d’arte avanguardista.
Il vero segreto del successo economico della neoverits, in realta’, fu l’introduzione della batteria. Fu subito infatti evidente che il prodotto questa volta funzionava, perfettamente, e nessuno riusci’ mai a dimostrare che il chip sbagliasse rilevazioni. Quindi passo’ in secondo piano la fattura tecnica del marchingegno, dato che faceva quello che doveva fare, lo faceva bene, sin troppo bene, e anche ad un costo minore rispetto alla prima incarnazione. Vennero infatti subito alla luce tutte quelle speculazioni dei cosi’ preoccupati sociologi alla societa’. Il fenomeno fu enorme, invase i giornali , la televisione, i rotocalchi, con una forza mai vista.
Non si trattava piu’ di liberare la sessualita’ dal problema delle maternita’ indesiderate, questa volta era una vera e propria modifica nei rapporti tra uomo e donna e apparentemente quelle che ci andavano a perdere erano proprio le donne. Dopo aver faticosamente guadagnato con millenni di lotte e faticose battaglie civili l’emancipazione e la parificicazione, dopo aver quasi raggiunto una posizione di controllo, ribaltando le dinamiche sessuali di millenni e guadagnano il controllo sulla scelta del proprio partner e il diritto di godere del sesso, ora avevano perso quella capacita’ di controllo cosi’ finemente psicologico che avevano sugli uomini, comandando il risultato del rapporto a piacimento avendo la possibilta’ di mentire riguardo al prorpio orgasmo , cosa che ai maschi era praticamente precluso.
Ma le argomentazioni dei maschi erano diverse: l’atavico machismo rispolverato dopo anni di sopore, accompagnato da una dose di darwinismo spietato prese il sopravvento, promuovendo una genrale convinzione che i migliori avrebbero guadagnato sul campo il proprio privilegio, oramai non piu’ nascosto da bugie piu’ o meno necessarie. Il fatto che proprio il machismo fosse la causa di tali spinte ideologiche era buffo perche’ non permetteva nessuna opposizione a nessun livello, pena passare per un non performante, cosa che quasi nessuno auspicava per se stesso.
Le comunita’ omosessuali, formalmente al di fuori di questa lotta fra sessi, godevano dello scontro come si potrebbe fare di fronte a due tribu’ che hanno appena scoperto il fuoco, sorrisi sardonici e una generale rivalutazione del concetto di omosessualita’ pervase l’opinione pubblica, che pero’ era ancora troppo concentrata sulla questione per accorgersi degli sbeffeggi.
Nel frattempo i primi effetti del chip neoveritas si facevano notare. Nei primi mesi si rilevo’ il piu’ alto numero di divorzi che la storia ricordi. Molti comuni dovettero duplicare i propri uffici dedicati alle separazioni e quasi tutti avevano la stessa motivazione; la chiesa da parte sue, tuonava contro il disfacimento della famiglia e richiamava immagini di sodoma e gomorra, per poi ritirarsi dietro argomentazion a favore che puntualizzavano come un rapporto basato su falsi principi e menzogne non fosse una cosa buona e che la chiesa doveva accettare che la ricerca della verita’ portasse , sfortunatamente, anche alla sperazione. La chiesa ribatteva, e cosi’ via, per mangiarsi la coda come un novello serpente che invece che proporre la mela ad eva stavolta proponeva il chip e il rilevatore con la sua luce verde ad adamo.
Passarono altri mesi ed incominciarono a diffondersi notizie se possibile ancora piu’ disturbanti. Innanzitutto fu immessa sul mercato un clone del chip costruito da un’azienda vietnamita, che segnava sempre verde; ebbe un discreto successo, ma non quanto potenzialmente poteva avere. I rapporti fra uomo e donna stavano raggiungendo un equilibrio piu’ in fretta del previsto, e il finto chip usci’ sul mercato quando era gia’ troppo tardi. Il chip fu scomunicato dalla chiesa, proibito in quasi tutti i paesi musulmani, che mal volentieri gradivano un’intrusione sulla loro misogina societa’, in cui comunque veniva contrabbandato; la fabbrica che lo costruiva, protetta come un fortino militare fu costretta a chiudere e , primo caso nella storia cinese, costretta a trasferirsi all’estero, in europa.
Diverse societa’ umanitarie denunciarono la neoveritas per la sua spregiudicata sperimentazione, vincendo una causa per danni morali che costo’ milioni alla ditta, ma la naturale ritrosia ad esporsi delle cinesi impedi’ che molte delle donne che furono loro malgrado vittime della sperimentazione si proponessero come parte lesa.
D’altro canto, la neoveritas, faceva milioni a palate. Si diceva della batteria. Il chip era alimentato da una tecnologia propietaria che richiedeva una speciale ricarica ad induzione, operazione molto facile, indolore e assolutamente pratica. Bastava avvicinarsi al macchinario (un’anno dopo si poteva trovare una colonnina di ricarica quasi ovunque), inserire il codice , avvicinare uno speciale ricevitore al chip che avrebbe rilevato il codice interno, e, una volta rilevata la corrispondenza col credito, ricaricato il chip. La ricarica durava in media un mese, ma poteva variare in base al numero di rapporti.
La ricarica costava abbastanza poco, ma la popolarita’ del chip era tale che dopo un’anno si calcolo’ che furono vendute piu’ di settecento milioni di pezzi.
Il chip impazzava in america latina.
Ovviamente, il chip divenne anche un oggetto di moda. Dato che poteva essere inserito sottocutaneamente ovunque, molte donne se lo fecero imppiantare ovunque, in mezzo al seno , in fronte, sulla caviglia, divenne popolare perfino tatuarci intorno dei temi e delle immagini, e uscirono libri che prponevauno una ritualita’ nella rilevazoine della luce verde, quasi richiamando una sessualita’ piu’ atavica, bestiale, primordiale.
Furono creati gioielli che incastonavano un minuscolo rilevatore da portare sempre con se, e coppie di rilevatori personalizzati e a tema invasero il mercato.
Lentamente le donne divennero entusiaste del chip. Al diavolo le facili ipocrisie, al diavolo ogni menzogna a fin di bene, l’orgasmo femminile divenne un diritto piu’ che mai! Semmai erano gli uomini a cominciare a trovarsi in una situaizone problematica, messi di fronte com’erano alla dura realta’ delle cose: un’orgasmo femminile era ben piu’ difficile da raggiungere di quanto avesse molto egoisticamente pensato fino ad allora. Allo stesso tempo, una nuova casta di uomini prese il sopravvento nella vita sociale, l’apparenza passo’ in secondo piano, sostituita da un piu’ tangibile passaparola che regalava onori e pochi oneri ai fortunati, visto che parlare in pubblico dei propri orgasmi era improvvisamente molto piu’ accettabile che un tempo.
La neoveritas, pero’ aveva pronta un’asso nella manica, che cambio’ a suo favore questa situazione potenzialemente pericolosa di dualismo maschio femmina. Era la versione 2 del suo chip.
Furono apportate diverse e fondamentali modifiche. La principale era la possibilita’ di scaricare i dati che il chip raccoglieva tramite il rilevatore, che aveva diverse funzioni in piu’ , non solo la luce verde ma anche un display che visualizzava il numero del chip e una rappresentazione grafica in 3d della ultima prestazione. La possibilita’ di settare la scala di riferimento, fino ad allora utilizzata solo da una minuscola percentuale di utenti hardcore che avevano sviluppato interfacce casalinghe di dubbia sicurezza, il download del chip presso la neoveritas era estremamente costoso e non poteva registrare piu’ della durata di una ricarcia, divenne un nuovo punto di forza del prodotto.
I dati potevano essere interfacciati con il computer, e ancora prima che uscisse la seconda versione erano disponibili i sorgenti per elaborare i dati, in licenza gratuita. In brevissimo tempo uscirono sul mercato centinaia e centinaia di programmi che lasciavano gia’ intravedere quale piega potesse prendere il fenomeno. C’erano agende con campi appositi, visualizzazioni grafiche , playlist in tema con l’andamento umorale delle prestazioni, programmi che dichiaravano di poter tracciare un’intesa sessuale confrontando i propri records. Ogni giorno una nuova possibilita’ veniva tracciata, e l’hype intorno alla versione due raggiunse livelli mai visti. Il giorno prima dell’uscita del chip, si formarono lunghe code e in alcuni casi l’isteria fece scattare l’intervento delle forze dell’ordine. In un giorno furono venduti in tutto il mondo circa sette milioni di pezzi. Il piu’ grande successo commerciale di sempre.
Nel frattempo, la neoveritas si dava da fare allargando i suoi interessi alla contraccezione, alla pornografia e alla farmacologia.
In un primo momento, l’introduzione della scala e l’analisi della prestazione poteva pesare ancora piu’ a svantaggio degli uomini, oramai ridotti ad un numero e ad una lucina nei confronti di donne oramai esigentissime, ma il genio del marketing della neoveritas fu quello di ampliare il proprio mercato del 50%, sviluppando un’innovativo chip per gli uomini.
In realta’ non era un vero e proprio chip che rilevava cio’ che accadeva all’interno del proprio corpo, piuttosto un ripetitore che,se avvicinato al chip della propria partner, raccoglieva i segnali dell’altro come un rilevatore, li tratteneva all’interno, pronti ad essere rilevati da un’appostio decodificatore (il chip interno era necessario in quanto aveva un codice personale che permetteva di identificare in maniera univoca le persone). La batteria, al solito, si esauriva dopo un mese e se non ricaricata perdeva il suo codice per sempre. La differenza maggiore fra il chip maschile e quello femminile era la capacita’ di memoria, enorme in quello maschile, molto piccola in quello femminile.Sebbene il download fosse comunque possibile e di identificabile paternita’, altrettanto non si poteva dire dell’upload. Se perdevi una ricarica, potevi dire addio a mesi di gloriose prestazioni (o perdere comunque quella credibilita’ oramai necessaria).
Cio’ porto’ un’ennesima rivoluzione: non piu’ il tam tam delle persone e i pettegolezzi piu’ o meno velati, ma dati veri e confutabili, condivisibili ed ovviamente ostentabili.
Il mercato della prostituzione subi’ un drastico ridimensionamento. Semplicemente era cambiato tutto, e cio’ che era vecchio o riferito al passato, non piaceva piu’.
Tutti comprarono un chip. Era semplicemente necessario se volevi avere una vita sessuale di qualunque tipo.
Una sottobranchia della neoveritas cerco’ pure di diffondere il chip femminile modificato per essere utilizzato dai maschi presso gli estremisti religiosi, adducendone incomparabili qualita’ per il controllo della masturbazione, riuscendo a guadagnare una fetta di mercato, fino a quando fu scoperto che la ditta era di fatto di propieta’ della neoveritas. Non cambio’ nulla e continuarono a vendere. Naquero in brevissimo tempo party in cui piu’ che guardare la faccia del partner si rilevava la sua storia sessuale. Non si poteva barare e tutto era alla luce del sole, O stavi al gioco o non giocavi. Molte persone si trovarono imemdiatamente dall’altra parte della barricata, essendo saltati i vecchi schemi di scelta delle donne, e si trovarono nella posizione di essere desiderati, mentre altri subirono la sorte opposta, entrando in crisi che spesso richiedeva l’aiuto di un psicologo e di cure farmacologiche.
La dottoressa sun lee in due anni era diventata la donna piu’ potente del pianeta.
Il fenomeno che naque dopo soprese ancora di piu’ un’umanita’ che aveva raggiunto in pericoloso impasse evoluzionistico: avere fra le mani uno strumento in grado di cambiare i rapporti sociali e non essere in grado di gestirlo porto’ alla logica conseguenza dell’estremizzazioni comportamentali, e si vennero a creare gruppi di individui che estremizzavano ora una ora l’altra caratterizzazioni diverse. Il primo gruppo a venire fuori fu quello piu’ prevedibile dei virtuosi, indiviui con resoconti dettagliati e documentati di passate esperienze, con valori sopra una certa media relativa. Stilarono una classifica interna, aggiornata continuamente e disponibile su internet, riuscendo a coinvolgere piu’ di centomila iscritti. Dalla parte opposta c’erano le donne insoddisfabili, patologicamente incapaci di raggiungere l’orgasmo che accesero le fantasie e le voglie di una schiera enorme di ammiratori. Piu’ il numero di rapporti era alto e piu’ basso era il piacere provato, piu’ alto era il desiderio del prossimo fortunato di essere lui quello che poteva entrare nella storia. In mezzo c’erano quelli che si rifiutavano di utilizzare il chip, sottocasta oramai ridotta al lumicino, derisa dagli utilizzatori e continuamente tentata di avvalersi delle possibilita’ dell’altra vita.
Nel frattempo, alcune societa’ di privati avevano comprato uno stock di un milione di chip che immisero gratuitamente nel mercato praticamente vergine dell’africa. Firmarono un’accordo con la neoveritas per l’esclusiva dello sfruttamento commerciale di tutto il continente africano per cinque anni, dopodiche’ tutte le infrastrutture costruite a carico dei privati e i successivi introiti sarebbero passate alla neoveritas. Indiscrezioni valutarono l’accordo in dieci miliardi di dollari. In seguito misero in vendita ricariche a prezzi dieci volte piu’ bassi rispetto al resto dell’europa, e incominciarono a recuperare i soldi spesi. Dopo i primi sei mesi, il gruppo si dichiaro’ soddisfatto dei ricavi; alcune societa’ umanitarie notarono un lieve cambiamento delle dinamiche fra uomo e donna a favore dell’emancipazione della donna, ma dissero che era troppo presto per confermare qualsiasi teoria, promossa da una fascia di estremisti entusiasti della neoverits, che il chip avesse un’effetto emancipante in qualunque cultura.
In mezzo a tutta questa confusione, la neoveritas fece l’annuncio che in un anno sarebbe stata rilasciata la terza versione del suo chip.
Un grande orologio fu installato nella sede americana della neoveritas in times square,il cui numero di visitatori aveva negli ultimi sei mesi superato quelli della della statua della liberta’, che contava il numero di minuti che mancavano al lancio della terza versione. Le caratteristiche del nuovo chip (ovviamente il nuovo modello andava a sostituire completamente quello vecchio, non era prevista la possibilita’ dell’upgrade) furono annunciate durante svariate eventi selezionatissimi, con accesso a pagamento e costosissimo, ai cui partecipanti veniva fatto firmare un contratto di confidenzialita’ che li obbligava a non diffondere i contenuti degli eventi.
Ciononostante, ci fu una fuga di notizie che individuava, correttamente, nella connettivita’ il maggiore cambiamento del nuovo chip. Il giorno in cui venne rilasciato il primo comunicato commerciale che parlava di alcune caratteristiche, la neoveritas acquisto’ l’ultima pagina di tutti i quotidiani in cui era presente commercialmente, e sotto il proprio logo c’era una sola parola: trovami.
La connettivita’ aveva in effetti tutte le carte in regola per bissare il successo della precedente versione. Innanzitutto il chip era piu’ potente,nel senso che consumava di piu’, ma offriva una maggiore precisione nella rilevazione, aggiungendo tre parametri ai sette gia’ esistenti. Il vero pezzo d’arte, stavolta, era il rilevatore, compatibile col nuovo chip ma non col vecchio: includeva un piccolo trasmittente wifi che trasmetteva il proprio profilo sessuale entro un raggio di trenta metri.
Grazie alla rilevazione dei nuovi parametri che il chip sottocutaneo offriva, la neoveritas aveva sviluppato degli algoritmi che garantivano una compatibilita’ a livello sessuale del 95%, e tramite il trasmittente, potenziali coppie venivano avvisate della propria vicinanza. Si poteva quindi trasmettersi il proprio profilo sessuale e, se daccordo, presentarsi, avendo la certezza che ne sarebbe scaturita un’esperienza straordinaria. La neoveritas aveva sviluppato il nuovo chip grazie ad una sperimentazione su centomila individui , che avevano goduto di un anno di ricariche gratuite e la promessa che avrebbero avuto il nuovo chip in omaggio una volta uscito sul mercato. L’accordo si rilevo’ estremamente fruttifero per queste cavie, infatti la neoveritas decise di vendere il nuovo chip ad un prezzo dieci volte superiore a quello precedente; ugualmente aumentarono il prezzo delle ricariche.
Oramai il business era cosi’ alto e la richiesta cosi’ elevata che poteva permettersi di fissare i prezzi che voleva.
La neoveritas ha anche protetto i nuovi chip dei rivelatori in una maniera innovativa, rendendo impossibile il cracking e il download dei dati relativi alle nuove rilevazioni; in piu’ l’algoritmo e’ comunque un segreto ben custodito e anche riuscendo a downloadare i dati rilevati, e stato stimato che sia praticamente impossible decodificare i dati per poter pubblicare il proprio profilo e fare una ricerca in rete del proprio partner virtuale. Il dispositivo funziona solamente entro un raggio di trenta metri e quella e’ l’unica distanza entro la quale bisogna trovarsi vicino alla persona speciale per accorgersene. Ovviamente e’ una precisa scelta commerciale. Le ricariche dei dispositivi, infatti, sono molto piu’ economiche.
Manvaca ancora un mese al lancio del nuovo chip, quando mi accampai fuori dal negozio che avrebbe ricevuto per primo il chip. Davanti a me una linea di centomila persone mi precedeva. Ad un giorno dal lancio, in una zona pattugliata da cinquantamila agenti di polizia, la coda ha raggiunto il milione di individui. Entro tre giorni dovrei riuscire ad avere il nuovo chip. Vi faro’ sapere se ne valeva la pena.