[Originale] Void- Prologo: Soul 0

Jun 09, 2009 20:29

Titolo: Void
Titolo del Capitolo: Prologo- Soul 0
Fandom: Originale
Personaggi: Toga, Goni, vari personaggi secondari
Pairing: Nessuno per ora
Parte: 1/?
Rating: NC-17
Rating del Capitolo: R
Conteggio Parole: 463
Riassunto: "Un rumore cupo e pesante di passi sconosciuti sulle scale.
Una porta si aprì e l’urlo disperato di sua madre lo raggiunse come un pugno in faccia."
Disclaimer: Tutto ciò appartiene alla sottoscritta e alla mia mente perversa. Grazie.
Avvertenze: La pubblicazione di questo racconto in altra sede, senza il consenso dell'autrice, è assolutamente vietata.
Note:
1. Prologo della mia prima fiction originale. Spero vi incuriosisca abbastanza da continuare a leggere xD.
2. Il titolo è ancora provvisorio, non mi convince a 100%, ma per ora è il meglio che ho xD.
3. Sono presenti situazioni violente che potrebbero disturbare qualcuno. Nulla di tremendo, ma meglio avvertire prima, no?
4. I Commenti Sono Sempre Amore. Quindi, per favore, perdeteci 5 secondi se leggete xD.



Un rumore cupo e pesante di passi sconosciuti sulle scale.
Una porta si aprì e l’urlo disperato di sua madre lo raggiunse come un pugno in faccia.
Toga era sul letto, intento a studiare un capitolo di storia che, però, non avrebbe mai finito.
Si alzò dal letto, ma il rumore dei passi si avvicinava e lui rimase paralizzato dal terrore, in piedi accanto alla porta; sentì i passi superare la porta della sua stanza ed entrare nello studio di suo padre, voci concitate che non afferrò.
Aprì la porta.
Sua madre era riversa sul pavimento del corridoio e si teneva la pancia, una macchia di sangue scuro che si allargava sotto di lei.
Alzò il viso e lo guardò, gli occhi pieni di lacrime.
- Toga, scappa! Vai via presto!-
Tossì ed un rivolo rosso le sporcò le labbra che tante volte lo avevano consolato.
- Fa presto Toga!-
Corse verso le scale, la porta era davanti a lui, sempre più vicina ad ogni gradino.
Al piano di sopra, sua madre urlò di nuovo, più forte, con più disperazione.
Toga si fermò per un attimo, poi sua madre smise di gridare.
Le avevano tagliato la gola.
Guardò di nuovo verso la porta, così vicina che gli sembrò di poterla toccare, e il respiro gli morì in gola: suo padre era sdraiato davanti all’uscio, la gola tagliata.
Seppe che non avrebbe dovuto fermarsi quando due mani lo afferrarono con forza da dietro, bloccandolo.
Sentì la lama del coltello lacerargli la pancia una, due volte prima che l’uomo lo lasciasse cadere sulle scale.
Sentì il sangue, bagnato e caldo, imbrattare i vestiti e le scale sotto di lui.
Stava morendo?
Probabilmente si.
Trovò il pensiero confortante, almeno non sarebbe rimasto solo.
- Andiamocene, sento già le sirene della polizia. -
Due uomini lo superarono, calmi e tranquilli come se non avessero appena massacrato un’intera famiglia.
Toga cercò di stamparsi bene nella memoria i loro visi, ma la conoscenza fluiva via insieme al sangue e faceva fatica a tenere gli occhi aperti.
- Chiama il signor Watanabe e digli che abbiamo finito. -
Uscirono com’erano entrati.
Il dolore era così forte che desiderò che la morte arrivasse in fretta, subito, senza ulteriori sofferenze.
Voleva rivedere la sua mamma.
Perse conoscenza quando la polizia fece irruzione in casa.
L’ultima cosa che vide fu un viso gentile chinarsi su di lui.
- Il ragazzo è ancora vivo! Tieni duro figliolo, non mollare. -
Gli sembrò che qualcuno stesse ridendo, intravide un’ombra scura dietro l’agente, un’ombra che sembrò guardare proprio lui e poi svanì com’era apparsa…

Toga Shiraishi si svegliò di scatto e l’unica cosa che vide fu il soffitto bianco della sua stanza.

fandom: void, italiano, originale

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