Double Date || 6. Jealousy

Jun 03, 2011 18:28

Titolo: Double Date
Titolo del Capitolo: Jealousy
Fandom: Glee
Personaggi: Mercedes Jones, Kurt Hummel, Dave Karofsky
Genere: Introspettivo, Fluff
Rating: Verde
Avvertimenti: Het, Slash, What if? (E se…), Spoiler!
Conteggio Parole: 1304 (fiumidiparole )
Note: 1. All’amore della mia vita, al mio orsacchiottone coccoloso che amo tanto tanto<3
2. Più Merzimio! è_é THIS IS THE WAY!
3. Ecco il tanto atteso capitolo su Kurt<3 sono riuscita a mettere una scena che tanto aspettavoXD non è granché ovviamente<3
4. Non betata<3



{ Double Date ~
- 6. Jealousy -

La prima cosa che Mercedes fece al suo rientro a casa, dopo aver salutato i suoi genitori, fu chiamare Kurt.
Si sentiva esaltata e la calma che l'aveva accompagnata durante l'appuntamento pareva essere scomparsa per venire rimpiazzata dall'eccitazione: doveva assolutamente parlare con il suo migliore amico.
" Mercedes! Dimmi tutto!", rispose subito Kurt, evidentemente aveva letto il nome sul display del suo Blackbarry.
" Sono tornata ora a casa!"
" Ti ha riaccompagnata? Come è andata? Non ti ha portata al Burger King, vero?"
" Piano piano!", la ragazza cercò a sua volta di darsi una regolata. " Mi ha riportata a casa in macchina e piano stati da BreadstiX!"
" Ottima scelta, lo ammetto!", commentò Kurt.
Mercedes ridacchiò e si buttò sul letto, abbracciando un cuscino e tenendo il cellulare posato sul suo orecchio.
" È stato... bello. Un appuntamento piacevole! Non mi ha fatto i complimenti per come ero vestita, ma mi fissava eccome! Poi in macchina mi ha aperto lo sportello... è stato galante!", sospirò estasiata.
" Mercedes... ti stai prendendo una cotta per Azimio Adams?", domandò un istante dopo il ragazzo, piacevolmente stupito dal tono dell'amica e dal suo entusiasmo.
" Non lo so! Ma è stato bello passare il pranzo con lui, ha buoni gusti in fatto di musica e vuole essere serio con me! Domani pranziamo anche insieme in mensa!"
" Allora starò lontano. Non voglio essere il terzo incomodo.", commentò ridendo.
" Non te la sarai mica presa, spero?", domandò preoccupata. Il suo migliore amico infondo si era appena trasferito e dopo quello che aveva passato alla Dalton non voleva restare solo...
" Ma scherzi?! Sono felicissimo Mercedes! Ti meriti un ragazzo serio e da come sospiri, spero che Azimio sia quello giusto! Sono quasi invidioso, ecco!", aggiunse scherzando.
" Non pensavo che lui fosse il tuo tipo.", ribatté la ragazza ridendo.
" Assolutamente! Non ho fortuna con chi si interessa di football. Il mio ragazzo ideale dovrà odiare il football! Così non vedrò più quelle orribili ghette! Ma ora devi raccontarmi per filo e per segno tutto quello che è successo!"
Mercedes rise ancora.
" Certo!", e passarono l'ora successiva a spettegolare, fantasticando e ridacchiando come due ragazzine.

Per giorni aveva aspettato quel momento, e quando aveva visto Kurt solo davanti al suo armadietto, si era detto che doveva agire velocemente se non voleva essere visto dagli altri sfigati che gli giravano attorno.
Desiderava solo parlargli per qualche istante, sentire la sua voce ed assicurarsi che stesse bene - l'aveva visto pallido e magro al suo ritorno dalla scuola per finocchi -, magari anche dargli un sincero ben tornato. Sarebbe stato l’ideale per Dave avere una seconda opportunità, e non doveva sprecare quell’occasione… ma quando fu accanto a Kurt la paura e l'ansia presero il sopravvento.
Lo afferrò per la spalla e lo spinse contro l'armadietto, strappandogli un lamento.
" Bravo David. Veramente bravo...", si rimproverò mentalmente e cercò subito di recuperare terreno dopo quell'errore.
Guardò Hummel negli occhi e, per qualche istante, vi lesse il solito terrore: quello che era solito incontrare nelle iridi del ragazzo.
Kurt, ovviamente, si aspettava da un momento all'altro il ritorno degli spintoni - Karofsky era gay e quello era l'unico modo che il suo cervello da scimmia gli suggeriva per apparire etero gli occhi degli altri -, si era detto che avrebbe 'accolto' quei gesti con superficialità, perché ormai doveva essersi abituato, ma non poté fare a meno di sentirsi preoccupato nell'averlo così vicino.
A parole era tanto semplice dire di non avere paura, ma a conti fatti non era una passeggiata.
" Ben tornata, Fatina...", mormorò il giocatore di football con un'espressione che Kurt definì terrorizzante, ignorando totalmente che l'altro stesse cercando di mettere semplicemente a tacere il crescente imbarazzo.
" Potevo fare a meno del tuo benvenuto, Karofsky.", ribatté Hummel, facendosi forza. " Stando vicino a me rischi grosso, dovresti saperlo."
" Ah sì?"
" Se fai qualche stupidata verrai espulso. Inoltre, i tuoi amici potrebbero pensare che sei gay nel vederti così vicino a me.", spiegò, ritrovando lentamente la calma. Si ripeté ancora che, oltre gli spintoni, quella montagna non gli avrebbe torto un capello.
" Shh!", allarmato per quelle parole, Dave si guardò attorno. " Stiamo solo parlando, femminuccia!"
" Non voglio parlare con te, Karofsky! Mi sembra chiaro!"
" Perché sei tornato?", domandò subito Dave, ignorando le parole del più piccolo.
" Ti stupirà sapere che non sono affari tuoi!"
" Hai litigato con il tuo fidanzato?", insistette, senza nascondere un moto di gelosia che Kurt non colse, così come non riuscì ad essere neanche spaventato dall'espressione di Dave.
Stava superando lentamente la questione con Blaine, era a buon punto e già si sentiva meglio dopo la chiacchierata con Mercedes e Rachel, ma l'idea di dover dirlo a Karofsky non era contemplata tra i suoi propositi.
" Cosa non ti è chiaro del fatto che non voglio parlare con te?", la voce gli uscì bassa, meno decisa di quanto volesse.
Quel tono, accompagnato da un'ombra negli occhi chiari del ragazzo, non sfuggì a Dave. Ci mise poco a fare due semplici conti e a raggiungere la conclusione che Kurt era tornato a causa di quel damerino.
Li aveva visti insieme una sola volta - dopo il bacio che aveva dato al più piccolo - e, anche se non si ricordava il suo nome, si ricordava la voglia che aveva di spaccargli la faccia a suon di pugni. Parlava come se lo conoscesse e non gli piaceva il modo in cui Kurt lo guardava.
“ Cosa ti ha fatto?”, sbottò subito, lasciando che la rabbia - e la gelosia - prendessero il sopravvento… cosa che lasciò alquanto stupito Hummel.
“ C-come?”, il più piccolo sussultò quando entrambe le braccia di Karofsky lo afferrarono per le spalle, spingendolo ancora contro l’armadietto.
“ Quel nano! Che cazzo ti ha fatto Kurt?”, ringhiò, tenendo salda la presa. La sola idea che quel damerino l’avesse toccato - e l’avesse fatto soffrire - lo mandava in bestia.
Hummel boccheggiò a quella reazione, ma quando assimilò le parole del ragazzo il terrore per quella scenata scemò lasciandolo senza parole.
“ N-non deve importarti…”
C’era una parola che poteva definisce quella reazione ma gli sfuggiva… o meglio, la conosceva ma gli sembrava troppo assurda per essere vera.
“ Si che mi importa!”, esclamò Dave ringhiando. “ Ha… allungato le mani?”
Kurt sbatté gli occhi a quella domanda e quello che poco prima era stupore divenne divertimento - sempre misto alla sorpresa - che gli confermò i suoi precedenti dubbi.
“ Karofsky… non dirmi che… sei geloso?”
Come scottato il giocatore di football allontanò le mani, permettendo il più piccolo di allontanare la schiena dalla fredda superficie degli armadietti.
“ Ma che cazzo dici!?”, si guardò attorno preoccupato.
“ Mi hai appena chiesto se Blaine mi ha toccato. E stavi facendo una scenata di gelosia.”
Dave abbassò per qualche istante lo sguardo - cosa che Kurt ricollegò all’imbarazzo - poi, socchiudendo le labbra, puntò ancora gli occhi su quelli del più piccolo mettendo a nudo la sua vera preoccupazione.
“ L’ha fatto?”, mormorò.
“ Perché ti interessa tanto saperlo?”, indagò Hummel, tenendo d’occhio le reazioni dell’altro.
“ Voglio saperlo e basta.”, ringhiò ancora Karofsky.
“ Prima rispondi alle mie domande, poi dopo potrei rispondere alle tue.”, ribatté Kurt.
Non si sarebbe mai sognato di parlare in quel modo quasi civile con quello scimmione, si aspettava solo altri spintoni e forse delle granite - cercava di non mettere in elenco ‘altri baci’ perché sarebbe stato troppo sconvolgente -, ma sembrava che Karofsky fosse più interessato alla sua relazione con Blaine.
“ Non sei nella posizione per impuntarti in questo modo, femminuccia.”
“ Ah no?”
“ No!”
“ Vedremo…”, e spingendolo leggermente con la mano, Kurt si allontanò dal suo armadietto. “ Oggi il tuo amico pranza con la mia amica, evita di fare il terzo incomodo.”, lo avvertì, camminando verso la sua classe con passo fiero - un’uscita di gran classe -, iniziando ad elaborare un modo per trarre vantaggio dalla chiara gelosia di Karofsky… anche se il fatto che fosse diretta alla sua persona un po’ lo metteva a disagio.

pairing: merzimio, character: mercedes jones, rating: verde, !fanfiction, fandom: glee, pairing: kurtofsky, character: david karofsky, type: longfic, character: kurt hummel

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