[Supernatural] L'albero di Natale

Jan 27, 2012 22:49


Titolo: Rudolph
Fandom: Supernatural
Pairing/Personaggi: Dean/Castiel (destiel ♥)
Rating: Pg
Words: 144 (fiumidiparole)
Genere: comico
Warning: slash accennato
Summary: Dean vuole far entrare Castiel nello spirito natalizio
Note: scritta per l’ Albero di Natale di destiel_italiasul prompt “Rudolph”.

DISCLAIMER: Non mi appartengono, non ci guadagno nulla.


Castiel inclinò la testa, aggrottando le sopracciglia in quell'espressione di tipica confusione che lui aveva imparato a conoscere e apprezzare - era divertente vederlo interrogarsi sulle cose più semplici, non poteva farci niente.

Dean ridacchiò osservando l'angelo studiare con attenzione l'affare tra le sue mani, rigirarselo, annusarlo e poi, alla fine, alzare gli occhi su di lui in una richiesta di aiuto.

-Vieni qua, moccioso.- disse, divertito, sfilandogli l'oggetto dalle mani e sistemandoglielo in testa. Fece un passo indietro e annuì soddisfatto con le mani sui fianchi. -Ecco, adesso sei pronto per Babbo Natale, Rudolph!- annunciò, sghignazzando.

Castiel, che stava toccando il finto palco di corna sulla sua testa, si corrucciò e lo guardò confuso.

Il sogghigno di Dean si allargò, mentre allungava una mano e tirava l'altro verso di sé per baciarlo.

-Ma prima testiamo la tua resistenza.- mormorò, mordicchiandogliele, mentre lo tirava verso il letto.

Fine.

Titolo: Il Grinch 
Fandom: Supernatural
Pairing/Personaggi: Dean/Castiel (destiel <3) Joel
Rating: R Words: 441 (fiumidiparole)
Genere: erotico
Warning: slash, smanacciamenti descrittivi, spin-off del ‘verse di Love is blind
Summary: Danno il Grinch alla tv, ma Dean è troppo distratto per lamentarsene.
Note: scritta per l’ Albero di Natale di destiel_italiasul prompt “Grinch”.

DISCLAIMER: Non mi appartengono, non ci guadagno nulla.


Se Dean avesse dovuto nominare un film che lo eccitava, non sarebbe certo stato il Grinch - e come poteva un film su un tipo verde e rompipalle come una vecchia che non aveva mai scopato in vita sua e una bambina altrettanto rompipalle e stucchevole?

Quindi, ecco, no, decisamente il Grinch non era uno di quei film che poteva predisporlo a un po’ di sano sesso, eppure... eppure Dean era sicuro che, da quel momento in poi, nulla glielo avrebbe fatto venire duro come quel film. E la colpa era di Castiel, ovviamente.

Perché se lo baciava in quel modo, se si strusciava contro di lui creando quella deliziosa frizione tra i loro bacini... beh, che diavolo! Come poteva non eccitarsi?

E dire che non si erano stesi sul letto con quell’intento. Ma okay, non poteva certo lamentarsi, no?

-Dean...- lo richiamò l’angelo, accarezzandogli la mascella con la punta delle dita, mentre le labbra contornavano la sua bocca. Il cacciatore sorrise e scivolò con le mani tra i capelli, attirandoselo ancora più vicino.

Dalla televisione Cindy Lou disse qualcosa sull’amore o la famiglia o la bellezza del Natale - no, non stava ascoltando, come poteva? - e lui strinse le dita attorno all’erezione di Castiel, ricominciando a muovere la mano. L’angelo sussultò e gli morse l’orecchio quando con il pollice gli stuzzicò il taglio sul glande, e il cacciatore ansimò rapito, prima di scattare con gli occhi verso l’altro letto.

Trasse un respiro sollevato quando si rese conto che l’altro non si era svegliato. Poi la mano di Castiel tornò sulla sua guancia e richiamò i suoi occhi nei propri.

-Guarda me.- gli disse, riprendendo a baciarlo, le dita che scivolarono agevolmente fino ai suoi jeans slacciati. Dean sorrise divertito.

-Geloso di un pulcino?- lo prese in giro. L’altro non rispose e pensò invece di ricominciare a masturbarlo con sicurezza - una sicurezza nata dalla continua pratica. Oh, Dean poteva essere orgoglioso del suo verginello, davvero.

Si morse le labbra e si tese, serrando la presa sull’altro, mentre la mano dell’angelo gli accendeva un piacevole calore nel bassoventre - oh sì, così, bravo bambino.

Rilasciò l’ennesimo sospiro carico di piacere e catturò le labbra del compagno tra i denti, aumentando il ritmo della propria mano, portandolo all’orgasmo con rapidità, prima di annegarci lui stesso.

Chiuse gli occhi e respirò profondamente, ascoltando il proprio cuore riconquistare un battito regolare. Erano mesi che non facevano un po’ di sesso tradizionale, che riuscivano a concedersi solo delle fugaci sveltine di mano e bocca, ma non riusciva davvero a lamentarsene, non quando, voltando appena il viso, intravedeva il profilo rilassato di suo figlio dormire circondato dai cuscini, sul letto di Sam.

Fine.

Titolo: L’Omino di marzapane
Fandom: Supernatural
Pairing/Personaggi: Dean, Balthazar (destiel implicito)
Rating: Pg
Words: 426 (fiumidiparole)
Genere: fluff Warning: pre-slash, past!fic
Summary: L’odore di cannella riempiva l’aria, stuzzicandogli le narici e aprendogli lo stomaco.
Note: scritta per l’ Albero di Natale di destiel_italiasul prompt “Omino di marzapane”.

DISCLAIMER: Non mi appartengono, non ci guadagno nulla.


L’odore di cannella riempiva l’aria, stuzzicandogli le narici e aprendogli lo stomaco.

Dean, quattro anni e un metro e venti centimetri scarsi di altezza, premette ancora di più il visino contro le mani chiuse a coppa contro la vetrina. Sentiva il gelo infilarsi nei suoi guanti attraverso il vetro e il nasino colargli - probabilmente gli sarebbe venuto il raffreddore entro sera - ma non gli importava, non mentre osservava gli Omini di marzapane sorridergli dal cestino della Pasticceria, non mentre gli tornava in mente la sua mamma che canticchiava mentre gliene porgeva uno ancora tiepido.

Una fitta di nostalgia acuta gli trapassò il petto e sentì gli occhi riempirglisi di lacrime, ma le trattenne, raddrizzando la schiena e lasciando ricadere le braccia lungo i fianchi, perché aveva promesso al suo papà che sarebbe stato coraggioso e che si sarebbe preso cura di Sammy - e se lui piangeva anche il suo fratellino l’avrebbe fatto.

-Oh, eccoti qua, Dean!- esclamò una voce allegra, facendolo voltare. Un uomo alto e magro come uno spaventapasseri, capelli biondi, occhi azzurri e niente cappotto, gli sorrise cordiale. Lui tentennò, incerto se urlare e scappare da suo padre o restare. L’uomo sembrò capirlo, perché ridacchiò e si fermò a debita distanza. Guardò la vetrina e poi lui, prima di sorridere.

-Ne vuoi uno?- chiese, tirando poi da chissà dove un Omino di marzapane e porgendoglielo. Dean guardò il biscotto con golosità, non sapendo se prenderlo o meno - la mamma gli aveva sempre detto di non accettare niente dagli sconosciuti - ma ancora una volta quell’uomo sembrò leggergli nella mente. -Sai, questo qui è un angelo. Il tuo angelo, Dean.- spiegò, accucciandosi davanti a lui, e il bambino sgranò gli occhi, sorpreso.

-Davvero?- chiese, facendo un passo in avanti.

-Altroché!- esclamò quello, rivolgendo il palmo della mano verso l’alto, cosicché lui potesse prendersi il dolcetto. -Beh, ne è una riproduzione accurata, per lo meno.- aggiunse poi, mentre Dean si rigirava tra le mani l’Omino in trench.

-Non sembra un angelo.- si corrucciò e l’adulto ridacchiò.

-Lo so, ma fidati, lo è. E pure uno dei migliori!- gli disse, alzandosi poi in piedi. -E sai cosa? Ti proteggerà anche a costo della vita.- concluse.

Quando Dean rialzò gli occhi per dirgli che, ehi, gli angeli non muoiono mica, sono angeli!, di quel tipo non c’era più traccia.

Con il passare degli anni il ricordo era sbiadito, insieme al viso appuntito dell’uomo e alla particolarità di quell’Omino di marzapane, ma la sensazione di protezione e amore che gli trasmettevano quei dolcetti no, quella non era mai sparita.

Fine.

Titolo: Il Fantasma del Natale Presente
Fandom: Supernatural
Pairing/Personaggi: Dean, nominate Lisa e Ben, Castiel
Rating: Pg Words: 256 (fiumidiparole)
Genere: fluff, angst Warning: pre-slash
Summary: Il Natale a casa Braeden.
Note: scritta per l’ Albero di Natale di destiel_italiasul prompt “Fantasma del Natale Presente”.

DISCLAIMER: Non mi appartengono, non ci guadagno nulla.


La neve, quell’anno, era arrivata prima del previsto, ricoprendo di soffice manto tutto il paesaggio. Ben e Lisa avevano passato ore fuori nel giardino, a giocare a battaglia di palle di neve - come lui aveva fatto da bambino con Sammy - e a fare angeli di neve con il proprio corpo.

Dean era rimasto sulla veranda a guardali e sorridere, sentendosi diviso a metà dall’affetto per quella sua famiglia e i sensi di colpa verso l’altra, quella che aveva perso.

Quando il sole era calato oltre l’orizzonte, Lisa e Ben erano rientrati in casa per un bagno caldo e una tazza fumante di cioccolata, ma lui, invece, era rimasto lì fermo a guardare la figura abbozzata di un angelo - o almeno, di uno tradizionale - nella neve. Non sapeva quanto tempo fosse passato - né gli importava, a dire la verità - ma quando si alzò, sentì i muscoli protestare per il freddo e l’inattività e una spolverata di puntini luminosi capeggiava insieme alla luna crescente.

Scese i pochi scalini e affondò con gli scarponi nella neve, raggiungendo il centro esatto del giardino, lì dove la neve era smossa ma priva di angeli. Si stese e, lentamente, formò il suo angelo di neve, aprendo e chiudendo gambe e braccia più e più volte, gli occhi sempre fissi al cielo notturno.

-Buon Natale, Cas.- sussurrò tra sé, raccogliendo le mani sullo stomaco e chiudendo poi gli occhi.

Non vide, quindi, l’angelo comparire ai limiti del giardino, le mani in tasca e la nostalgia dipinta sul viso.

Fine.

verse: love is blind, pairing: dean/castiel, fanfiction, world: supernatural, slash

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