... che potremmo anche appellare "La Gente Non Ha Un Cazzo Da Fare Se Non Ascoltare Melodrammi Quando Le Spostano Appelli" o "Postumi Della Tachipirina", ma limitiamoci a dire che mi sono tragicamente fissata con Bella da Nôtre-Dame de Paris NO, NON AVETE IL DIRITTO DI DIRMI NIENTE PERCHE' SIETE QUI A LEGGERE IL POST, ERGO SILENZIO. Dato che tutto
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Quando lui si ricorda che lei esiste è il paradiso: raramente lui si ricorda della sua esistenza ed ancora più raramente le permette di uscire da quell’orrido armadio a muro in cui, praticamente, vive… eppure quelle poche volte in cui le è permesso vedere la luce del sole è gioia, le è permesso di affondare le affusolate dita tra i biondi capelli di lui e custodisce con cura tutti quelli che gli cadono, l’amore che prova per lui quasi un’ossessione, una malattia.
“Generale, si sta facendo veramente tardi.”
Alex Luis Armstrong posa la spazzola, richiude l’armadietto e se ne va.
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Per Seth l’entrare nella stanza del faraone dopo il calar del sole passando dalla finestra era ormai parte della routine: qualunque fosse l’umore del piccolo Dio Sole solitamente era abbastanza buono da permettergli di dimenticare per almeno un quarto d’ora le sue tediose mansioni quotidiane e godersi un po’ di piacevole relax.
Sì, entrare nelle grazie del faraone in 'quel' senso gli aveva offerto un ottimo modo di trascorrere le serate senza dover temere di ingravidare nessuno.
[Continua sul LJ]
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La pelle dei propri polpastrelli, a contatto con quella sottile di quel cuoio capelluto, le era sempre sembrata fin troppo ruvida.
I capelli di Sokka le si annodavano ogni volta sotto le unghie; le dita tozze le si incastravano costantemente nel disordinato intrico che si creava su quella testa. Immancabilmente, le mani di Toph rimanevano intrappolate.
Provava ogni volta a richiuderle, meccanicamente; e sempre captava quel brivido che gli scuoteva la testa partendo dalle spalle, e la vibrazione di quella piacevole risata soffocata in gola.
E sorridendo, la pelle del viso tirata in una smorfia felice, lui le afferrava i polsi per bloccarla, e poi la baciava a labbra serrate.
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L'argomento del suo lavoro era insolito anche per uno studente dell'Università Intermondo. Non che i laureandi non trattassero di spiriti e divinità di altri mondi. Anzi, era un tipo di studio molto amato e diffuso. Ma Jamil aveva scelto come soggetto principale una creatura diversa alle altre. Apparteneva al folklore, ma più ancora ai culti segreti, alle religioni sincretiche che accatastavano dei e altari, e offrivano una fiammella o una lanterna anche per lei, Rejan, la Madre dei Passaggi, lo Spirito delle Soglie."
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