Titolo: Languidi brividi come il ghiaccio bruciano quando sto con te.
Autrice:
innocence8Fandom: ... RPF Club Dogo/RPF Calcio.
Personaggi/Pairing: Guè Pequeno/Marco Borriello, che Guè mi fulmini. Nominata
waferkya *giggles*
Wordcount: 498 (MDF), 498 (FDP)
Rating: R.
Warnings: Slash, fangirling, la puttanaggine palese di chiunque, Guè mi perdoni, crack assoluto.
Disclaimers: MA MAI NELLA VITA. Guè è roba mia e Sborri di chi lo vuole, non è accaduto niente e niente mai accadrà.
Note: MDF, sfida 2, prompt-cliché numero 1: "Bloccati in ascensore con un personaggio famoso". Grazie a Tera ho avuto una proroga - durante gli esami non sono riuscita a scrivere niente e tuttora devo carburare - e niente, a
waferkya e
brahurricane, perché questa è la nostra ship (anche se io lo nego) :')
Gli ossimori in corsivo. :)
Marco ha iniziato a temere Kya nell'esatto momento in cui si sono conosciuti, poi alla paura si è unita l'adorazione sconfinata, col culmine nell'istante in cui Kya gli ha promesso di accompagnarlo alla FNAC. Sembrerebbe quasi una cosa carina e senza alcun risvolto tragicomico, ma siccome sono implicati sia Kya che Marco Borriello, non canterei vittoria troppo presto.
Marco inizia ad agitarsi solo scorgendo la folla davanti alle porte, ma Kya lo rassicura con la sua espressione diabolicamente angelica e lo spinge in avanti. Marco prova a balbettare qualcosa di senso compiuto, ma tutto ciò che gli viene fuori sono mugugnii come “Guè, non voglio, FNAC, Kya, Guè, Guè, oro, Guè” e Kya non ha per niente voglia di mettere ordine tra le parole sparse di Borriello - voglio dire, avete presente Borriello? È l'unico esemplare di uomo da cui discendono le scimmie - quindi fa ancora finta di niente, e continua a dargli spintoni, non trattenendo delle grosse palpate al culo del suddetto Marco.
Marco nota ancora qualcosa di strano nello sguardo di Kya, quando lo invita a prendere l'ascensore senza di lei. Le ha visto quello sguardo solo quando l'ha tartassato di domande su Marchisio e su quanto se lo farebbe, ecco. In ogni modo, riesce ancora una volta a convincerlo a fare cose di cui non era propriamente sicuro, e lo infila nel primo ascensore rivolgendogli un grosso sorriso.
Kya ridacchia, mentre si chiudono le porte e va via soddisfatta: lo sa che il suo protetto si comporterà bene.
Nel frattempo, Marco ha avuto modo di realizzare che non è da solo nell'ascensore, anzi. Chi si trova accanto a lui in quel momento ha dei grossi occhiali da sole sul viso ma è assolutamente riconoscibile: poco ci manca che Marco si metta a saltellare qui e lì e a strapparsi i capelli, che sarebbe anche una cosa buona e giusta.
“Tu sei Guè! Oddio, sei Guè Pequeno! Oddio, mi fai un autografo sul cu-- sul braccio? Posso fare una foto con te?”
Guè abbassa gli occhiali da sole e annuisce laconicamente, mentre Marco ha uno sguardo veramente da pazzo e, fulmineamente, preme il bottoncino di stop dell'ascensore.
Senza alcun preambolo e senza nessuna parola, cerca di saltargli addosso e slacciargli i jeans, ma Guè gli tira un cazzotto e urla un “Che cosa cazzo vuoi? Fottiti, no homo! No homo!” che, viste le sue scarse capacità intellettive, Borriello travisa e continua a provarci con lui.
“Sei il mio idolo, Guè, amo le tue canzoni e sei bellissimo, sei figo!”
Prova a baciarlo ma Guè, giustamente, si scansa; certo è che, però, Marco ha una bella faccia da culo, quindi non demorde e blocca Guè contro la parete, prima di infilargli una mano nelle mutande e iniziare a masturbarlo.
Guè, nonostante i suoi 'no homo' e gli strilli, è pur sempre un maschio e non è che può governare certe sensazioni, quindi adesso si ritrova bloccato in ascensore insieme a Borriello che gli fa una sega. E sta perfino godendo, prigioniero del suo inferno paradisiaco.