Fandom: We Need to Talk about Kevin
Titolo: “Hilarious”
Conto parole: 215
Rating: arancione
Personaggi: Eva e Kevin Katchadourian
Genere: generale, cinico
Avvertimenti: uno dei personaggi è un minorenne pluriomicida chiaramente soddisfatto del proprio massacro, credo che la cosa possa urtare la sensibilità di qualcuno.
Prompt: squadra 3 - Why so serious? (dal film “The dark knight”)
Disclaimer: Eva e Kevin appartengono a Lionel Shriver.
Note autore: Sospetto che la drabble possa anche essere letta come originale. Ma non ne sono proprio certa.
Un tag per questo fandom non esiste, perciò temo di doverlo richiedere, libro: we need to talk about kevin
Hilarious
Kevin le si siede di fronte, affogato nella tuta arancione che lo fa sembrare ancora più pallido. Più pallido, certo, ma mai quanto lo è Eva.
Kevin allunga le gambe sotto il tavolo, distende le spalle e sorride. A lei.
Le labbra si tirano come un elastico, gli zigomi si alzano. Gli occhi brillano, sottili e azzurrissimi.
Una maschera grottesca appiccicata ad un volto ancora troppo infantile.
Perché sei così seria? Chiede. Non hai visto la tv, ieri?
Eva l’ha vista la tv ieri, ed è per questo che è così seria. Ma non gli risponde.
Come ti sono sembrato? Un’intervista che rimarrà nella storia… Ora sarà difficile per quegli idioti di Columbine* rubarmi ancora la scena.
Eva stringe i pugni, e tace. Lascia che sia “Kevin Ketchup”* a parlare.
Paragonarmi a quei cerebrolesi è un sacrilegio… Io sono decisamente su un’altro piano. Continua, mentre il pavimento sotto i piedi di Eva sembra liquefarsi. E dalla bocca di suo figlio, inizia a colare sangue. È di quel rosso abbagliante e irreale, che si vede nei film di Tarantino. Gli scivola tra i denti e poi giù, lungo il mento, fino a colare sul tavolo. Una fontana di sangue.
Ma Kevin non sembra accorgersi di niente e continua a sorridere. O forse, pensa Eva, è proprio perché se n’è accorto che sorride.
Note finali:
*Columbine: Poco dopo il massacro ordito da Kevin, avviene quello di Columbine. Kevin, così come nel libro, mostra disprezzo per chi, compiendo il suo stesso gesto seppur con scopi e ragioni differenti (da lui giudicati stupidi), ha finito col mitigare da un punto di vista mediatico, il clamore della sua strage.
*Kevin Ketchup: I mass media, dopo il massacro, inizano a storpiare il suo cognome "Katchadourian" (particolarmente difficile da pronunciare) in "Ketchup", giocando su un chiaro collegamento tra il sangue e il colore della salsa.