[RPF] ~ Like these autumn leaves I don't have nothing to hold.
Titolo: Like these autumn leaves I don't have nothing to hold.
Autore: janetmourfaaill. (lachesilie)
Capitoli: 4.
Fandom: RPF - AC Milan.
Personaggi/Pairing: Mathieu Flamini.
Rating: PG.
Warning: Generale.
Word Count: 933.
Challenge: #7.
Disclaimer: Orev. Il contrario di “vero”. Quindi falso. Quante ne so.
Note: Partecipante alla Challenge #7 su it100. Credits per il titolo ad “Autumn” di Paolo Nutini. Per miss_hale perché se Dio vuole ci saranno altre stagioni per il nostro francese, e perché ci mancava. Anche se non è niente di che - e dico davvero.
Titolo: Mornin'.
Capitolo: 1-2/4.
Word Count: 523.
Prompt: Grave ~ Leggero.
~ Grave.
Non sa perché ma la Primavera è forse l'unica parte dell'anno in grado di deprimerlo un po'. Di rattristarlo. Però davvero non saprebbe spiegarselo, è una di quelle cose che succede e basta, come quando da piccolo non piace l'insalata o si guarda un film che di per sé non ha nulla di spaventoso ma che rimane impresso nella mente a vita. Una scena qualunque, una battuta stupida.
Per Mathieu la Primavera è sempre stato un film un po' datato che fa comunque il suo effetto, si ripete ogni anno e ogni anno lo fa sospirare, gli toglie un po' la voglia di uscire, lo fa anche un po' spazientire. E dire che gli piacciono i fiori, gli piacciono i profumi, il bel tempo, il sole, quel venticello calmo che entra dalla finestra e lo fa sentire fresco e pulito, messo a nuovo.
Però al contempo respira un'aria un po' strana, perché la Primavera gli ricorda sempre periodi sospesi, momenti della sua vita che non giungono a una vera e propria fine, rimangono lì, un po' scomodi, da intralcio a tutto il resto. Eppure non sono tanti, quei momenti, e non sono nemmeno importanti. Ma lo fanno pensare, lo appesantiscono un po'.
Per esempio, capita sempre che verso i primi di Aprile per un motivo o per un altro litighi con sua madre. Per idiozie, sostanzialmente, però è capace di rimanere attaccato al telefono per ore. E niente, davvero è una cosa che non gli piace.
~ Velocità.
Quando ci si abitua a vedere passare i giorni uno dopo l'altro come fari della luce in un lungo tragitto in macchina, si finisce per perdersi innumerevoli particolari per strada, sottigliezze che nel loro piccolo tolgono progressivamente senso a molte cose. Troppe. Ecco perché a Mathieu non piace troppo l'estate. O meglio, gli piace, ma a volte si sente come se gli rubasse le ore e ridesse di lui facendogli credere di avere ancora tempo, mentre l'intensità di quel caldo e di quel sole non fanno che stordirlo con crescente intensità.
L'estate gli piace quando gli dà modo di tornare a casa. Quando pensa a Marsiglia pensa all'estate, anche se non sa bene il perché. Forse perché casa sua è così bianca, il giardino è così verde, sua madre è sempre un po' sudaticcia, suo padre quando fa caldo si mette fuori a fumare, accarezzando pigramente il gatto e leggendo Le Monde, sempre un po' stizzito. Sono tutti momenti che lo riportano al caldo, alle giornate lunghe e soleggiate. Sono luoghi o battute, visioni che ricorda e basta, superfici che diventano un po' luoghi dell'anima, per motivi del tutto personali.
Ma passa sempre tutto così in fretta, quando torna a Marsiglia è sempre per poco tempo ed è sempre diverso da come vorrebbe - da com'era un tempo: così finisce per storcere un po' il naso perché sua madre sta ridipingendo casa per l'ennesima volta, il giardino è sempre meno verde e sempre più giallognolo, suo padre rimane chiuso in casa perché quel sole un giorno o l'altro lo ucciderà, sostiene. Al gatto, dal canto suo, poco importa se stare dentro o fuori.
Titolo: Breakin'away.
Capitolo: 3-4/4.
Word Count: 410.
Prompt: Velocità ~ Lentezza.
~ Lentezza.
Le giornate per Mathieu passano molto più lentamente, quando si avvicina l'Inverno, e questo nonostante ci sia molta meno luce e decisamente poco tempo da perdere. Non saprebbe dire il perché ma questi mesi autunnali lo calmano e lo tranquillizzano, facendolo sentire un po' più protetto di quanto generalmente non si senta, soprattutto in una città grande e frenetica come Milano.
Gli piace fare le cose con calma.
Anche quando non ha che qualche minuto per fare colazione gli piace fare tutto a modo suo; usa sempre un preciso tipo di burro, mentre lo spalma su un pezzo di pane tostato canticchia sempre la stessa canzone, si lecca distrattamente il dito un po' unto sempre nello stesso modo. Adora la marmellata di arance ed usa sempre quella, addenta distrattamente il pane e continua a canticchiare, sovrappensiero.
Gli capita di guardare fuori dalla finestra e di ripensare a Marsiglia, a volte invece guarda Milano e basta, pensa a Milano e basta.
~ Leggero.
In realtà il freddo non è che lo aiuti ad essere più attivo né più laborioso, semplicemente è lì, c'è, e il suo modo di affrontarlo è miracolosamente efficace. Mathieu è sempre stato molto pigro, ma stranamente sin dai primi di Gennaio esce fuori un lato di lui che va in letargo per tutto il resto dell'anno - ma fa già timidamente capolino verso Settembre, tra una cosa e l'altra.
Si sveglia prima, vaga un po' per casa prima di mettere su Al Jarreau - l'Inverno è il periodo di Al per eccellenza - e poi si fa una doccia, si prepara un caffè o un tè, a seconda di come si prospetta la mattinata. Guarda fuori dalla finestra che non si premura mai di chiudere del tutto, e inclina un po' il capo, guardando passare le macchine. Gli piace osservare la città dall'alto, in Inverno. Sembra più vecchia e allo stesso tempo più pulita. Ride un po' e poi solitamente riprende a sorseggiare il suo tè, sospirando. In questo periodo gli capita di dimagrire, paradossalmente. Dorme molto meno ma non si sente mai assonnato, anzi.
Tra una cosa e l'altra le giornate passano, una dopo l'altra, e a volte a Mathieu sembra di essere un uomo molto più vecchio di quanto non sia in realtà - ma sono pensieri un po' distratti fatti poco prima di addormentarsi, quando Al Jarreau ha appena finito di cantare "Breakin' away", e, beh, dopo una canzone del genere tutto è più o meno lecito.
Autore: janetmourfaaill. (lachesilie)
Capitoli: 4.
Fandom: RPF - AC Milan.
Personaggi/Pairing: Mathieu Flamini.
Rating: PG.
Warning: Generale.
Word Count: 933.
Challenge: #7.
Disclaimer: Orev. Il contrario di “vero”. Quindi falso. Quante ne so.
Note: Partecipante alla Challenge #7 su it100. Credits per il titolo ad “Autumn” di Paolo Nutini. Per miss_hale perché se Dio vuole ci saranno altre stagioni per il nostro francese, e perché ci mancava. Anche se non è niente di che - e dico davvero.
Titolo: Mornin'.
Capitolo: 1-2/4.
Word Count: 523.
Prompt: Grave ~ Leggero.
~ Grave.
Non sa perché ma la Primavera è forse l'unica parte dell'anno in grado di deprimerlo un po'. Di rattristarlo. Però davvero non saprebbe spiegarselo, è una di quelle cose che succede e basta, come quando da piccolo non piace l'insalata o si guarda un film che di per sé non ha nulla di spaventoso ma che rimane impresso nella mente a vita. Una scena qualunque, una battuta stupida.
Per Mathieu la Primavera è sempre stato un film un po' datato che fa comunque il suo effetto, si ripete ogni anno e ogni anno lo fa sospirare, gli toglie un po' la voglia di uscire, lo fa anche un po' spazientire. E dire che gli piacciono i fiori, gli piacciono i profumi, il bel tempo, il sole, quel venticello calmo che entra dalla finestra e lo fa sentire fresco e pulito, messo a nuovo.
Però al contempo respira un'aria un po' strana, perché la Primavera gli ricorda sempre periodi sospesi, momenti della sua vita che non giungono a una vera e propria fine, rimangono lì, un po' scomodi, da intralcio a tutto il resto. Eppure non sono tanti, quei momenti, e non sono nemmeno importanti. Ma lo fanno pensare, lo appesantiscono un po'.
Per esempio, capita sempre che verso i primi di Aprile per un motivo o per un altro litighi con sua madre. Per idiozie, sostanzialmente, però è capace di rimanere attaccato al telefono per ore. E niente, davvero è una cosa che non gli piace.
~ Velocità.
Quando ci si abitua a vedere passare i giorni uno dopo l'altro come fari della luce in un lungo tragitto in macchina, si finisce per perdersi innumerevoli particolari per strada, sottigliezze che nel loro piccolo tolgono progressivamente senso a molte cose. Troppe. Ecco perché a Mathieu non piace troppo l'estate. O meglio, gli piace, ma a volte si sente come se gli rubasse le ore e ridesse di lui facendogli credere di avere ancora tempo, mentre l'intensità di quel caldo e di quel sole non fanno che stordirlo con crescente intensità.
L'estate gli piace quando gli dà modo di tornare a casa. Quando pensa a Marsiglia pensa all'estate, anche se non sa bene il perché. Forse perché casa sua è così bianca, il giardino è così verde, sua madre è sempre un po' sudaticcia, suo padre quando fa caldo si mette fuori a fumare, accarezzando pigramente il gatto e leggendo Le Monde, sempre un po' stizzito. Sono tutti momenti che lo riportano al caldo, alle giornate lunghe e soleggiate. Sono luoghi o battute, visioni che ricorda e basta, superfici che diventano un po' luoghi dell'anima, per motivi del tutto personali.
Ma passa sempre tutto così in fretta, quando torna a Marsiglia è sempre per poco tempo ed è sempre diverso da come vorrebbe - da com'era un tempo: così finisce per storcere un po' il naso perché sua madre sta ridipingendo casa per l'ennesima volta, il giardino è sempre meno verde e sempre più giallognolo, suo padre rimane chiuso in casa perché quel sole un giorno o l'altro lo ucciderà, sostiene. Al gatto, dal canto suo, poco importa se stare dentro o fuori.
Titolo: Breakin'away.
Capitolo: 3-4/4.
Word Count: 410.
Prompt: Velocità ~ Lentezza.
~ Lentezza.
Le giornate per Mathieu passano molto più lentamente, quando si avvicina l'Inverno, e questo nonostante ci sia molta meno luce e decisamente poco tempo da perdere. Non saprebbe dire il perché ma questi mesi autunnali lo calmano e lo tranquillizzano, facendolo sentire un po' più protetto di quanto generalmente non si senta, soprattutto in una città grande e frenetica come Milano.
Gli piace fare le cose con calma.
Anche quando non ha che qualche minuto per fare colazione gli piace fare tutto a modo suo; usa sempre un preciso tipo di burro, mentre lo spalma su un pezzo di pane tostato canticchia sempre la stessa canzone, si lecca distrattamente il dito un po' unto sempre nello stesso modo. Adora la marmellata di arance ed usa sempre quella, addenta distrattamente il pane e continua a canticchiare, sovrappensiero.
Gli capita di guardare fuori dalla finestra e di ripensare a Marsiglia, a volte invece guarda Milano e basta, pensa a Milano e basta.
~ Leggero.
In realtà il freddo non è che lo aiuti ad essere più attivo né più laborioso, semplicemente è lì, c'è, e il suo modo di affrontarlo è miracolosamente efficace. Mathieu è sempre stato molto pigro, ma stranamente sin dai primi di Gennaio esce fuori un lato di lui che va in letargo per tutto il resto dell'anno - ma fa già timidamente capolino verso Settembre, tra una cosa e l'altra.
Si sveglia prima, vaga un po' per casa prima di mettere su Al Jarreau - l'Inverno è il periodo di Al per eccellenza - e poi si fa una doccia, si prepara un caffè o un tè, a seconda di come si prospetta la mattinata. Guarda fuori dalla finestra che non si premura mai di chiudere del tutto, e inclina un po' il capo, guardando passare le macchine. Gli piace osservare la città dall'alto, in Inverno. Sembra più vecchia e allo stesso tempo più pulita. Ride un po' e poi solitamente riprende a sorseggiare il suo tè, sospirando. In questo periodo gli capita di dimagrire, paradossalmente. Dorme molto meno ma non si sente mai assonnato, anzi.
Tra una cosa e l'altra le giornate passano, una dopo l'altra, e a volte a Mathieu sembra di essere un uomo molto più vecchio di quanto non sia in realtà - ma sono pensieri un po' distratti fatti poco prima di addormentarsi, quando Al Jarreau ha appena finito di cantare "Breakin' away", e, beh, dopo una canzone del genere tutto è più o meno lecito.