Ok, prima dello scadere dei tre mesi (ho claimato il set a Ottobre e non volevo dare forfait) ho finalmente terminato anche questo set (me ne mancavano tipo una trentina che sono riuscita a scrivere in due ore e dire che mi ci sono messa svariate svolte per tirarne fuori qualcosa di buono infatti non è venuto qualcosa di buono).
Poi mi prenderò una piccola pausa, prima di claimare l'ultimo set che mi manca. Magari, onde evitare spiacevoli inconvenienti causa ispirazione lenta come stavolta, prima mi studio la tabella e poi richiederò anche l'ultima. Voglio il mio banner e il banner avrò!
Avvertimenti: troppo zucchero, troppe cose sdolcinate inframmezzate da angst random. Insomma a tratti mi sdubbiavo da sola. Ma amo l'Ohmiya e ho fatto ciò che ho potuto! Via!
Disclaimer: La storia non ha alcuno scopo di lucro.
Gli Arashi appartengono a se stessi, Ohno a Nino, Nino a Ohno e con loro non ho nulla da spartire. Quanto di seguito descritto è frutto della mia fantasia e quanto vi apprestate a leggere non è realmente accaduto non che io sappia almeno, ma se così fosse sarebbe tutto molto bello.
Questo è il quarto set di prompt da me richiesto per la community
1frase Warning: Slash
Rating: fluff, romantico, malinconico, nc17, angst.
Alpha, Beta, Gamma, Delta, Epsilon... Ohmiya <3
#1 Angelo
Non era credente, ma a volte Nino si sorprendeva a pensare che, se quegli esseri alati fossero esistiti davvero, Ohno Satoshi sarebbe stato l’angelo mandato per camminare al suo fianco.
#2 Sorriso
Molti lo consideravano sfrontato, alcuni dicevano essere antipatico quel ghigno saccente, ma Ohono trovava il sorriso di Ninomiya irresistibile.
#3 Felicità
Si sentiva uno stupido a sorridere da solo, ma non ci poteva fare niente, che gli altri gli dessero pure del matto, ma se ripensava alle parole di Ohno quando gli aveva confessato di ricambiare i suoi sentimenti, Kazunari sentiva il cuore riempirsi di felicità.
#4 Pericolo
Quel ragazzino non gli piaceva per niente, continuava a scherzare con Ohno, a sorridere e riempirlo di complimenti, diceva di essere un suo grande fan e di ammirarlo, ma per Ninomiya, Chinen Yuri rappresentava una cosa sola: pericolo.
#5 Confusione
Ohno non amava le feste, anche se era per lavoro, per promuovere il nuovo album, la confusione che regnava sovrana lo innervosiva; lasciò vagare lo sguardo tra la marea di gente presente e incontrò gli occhi di Nino, trovando immediatamente pace.
#6 Mondo
Rispondere a quella domanda era semplice: quello che Nino aveva costruito con il suo Riida era davvero un ‘Bellissimo Mondo’
#7 Finestra
Ninomiya mise in pausa il gioco e sospirò; si avvicinò alla finestra e, guardando oltre il vetro, vide Satoshi che era ancora lì che lo aspettava.
#8 Spazio
Con i suoi silenzi e il suo carattere semplice, Satoshi era riuscito a ritagliarsi, con una facilità disarmante, un piccolo spazio nel cuore di Ninomiya.
#9 Vista
Osservando l’effetto che aveva avuto su Nino vedergli indossare gli occhiali da vista, Ohno credeva che dopotutto, non era poi così male aver perso qualche grado.
#10 Pace
Litigavano spesso per questioni stupidissime e il motivo era molto semplice: non accadeva perché stavano male insieme, ma perché poi fare la pace aveva un sapore dolcissimo.
#11 Sbaglio
’Mi dispiace, è stato uno sbaglio’ se le aspettava quelle parole, ma Ohno non avrebbe mai pensato che sentire la voce di Nino pronunciarle realmente avrebbe fatto così male.
#12 Occhio
Ninomiya era bellissimo, impossibile definirlo con qualche aggettivo minore, ma la mattina, quando, con i capelli scomposti si stropicciava un occhio con la mano, Ohno pensava che fosse tremendamente carino.
#13 Mare
Kazunari, terrorizzato, non riusciva a staccare gli occhi dallo schermo: mentre l’ansia saliva e il suo senso d’impotenza cresceva a dismisura nell’osservare quel mare in tempesta, pregò con tutte le sue forze che Ohno stesse bene.
#14 Folla
La folla che chiamava i loro nomi a fine concerto faceva provare a Nino un’emozione grandissima e, con la mano intrecciata a quella del suo Riida, sentiva di poter dare sempre di più.
#15 Gabbiano
Il grido di un gabbiano, il suono del mare, il dondolio leggero delle onde e Nino che giocava accanto a lui sulla barca: Ohno non poteva desiderare di meglio.
#16 Sogno
Ninomiya aprì gli occhi e allungò una mano sul letto, trovandolo vuoto, il lenzuolo era freddo, da tempo ormai il corpo di Ohno non lo riscaldava più e, purtroppo per lui, da quel sogno triste non si sarebbe mai risvegliato.
#17 Libertà
Ninomiya non avrebbe mai messo la propria libertà al servizio di qualcun altro, questo aveva sempre pensato, ma le parole di Ohno avevano risvegliato in lui una nuova consapevolezza quando gli aveva chiesto: “Ti va di unire la tua libertà alla mia?”.
#18 Gelato
“Ho comprato del gelato, sto passando”, lineare pensare che Nino volesse fare merenda insieme, Ohno di certo non aveva immaginato che il gelato sarebbe stato usato per ben altri scopi.
#19 Controllo
Avrebbe dovuto capire di amare Satoshi nel momento in cui si era reso conto di essere sul punto di perdere il controllo ogni volta che lo vedeva parlare con qualcuno, ma Nino era troppo testardo per ammetterlo anche solo con se stesso.
#20 Pesce
Quando Ohno l’aveva chiamato eccitato, dicendogli che aveva urgente bisogno di vederlo, Nino non immaginava davvero di passare la serata ad entusiasmarsi per lo stupido pesce che il più grande era riuscito a prendere.
#21 Sole
Nino l’aveva avvertito, eppure le sue mani sulla schiena che massaggiavano la parte scottata dal sole, valevano quella piccola tortura.
#22 Brezza
La brezza del vento lo fece rabbrividire quando un abbraccio silenzioso gli aveva portato riparo e il sussurro caldo di Ninomiya era giunto al suo orecchio: “Perdonami, Satoshi”.
#23 Costa
Ninomiya osservava l’orizzonte, intravedendo la costa: erano tornati a casa, ma quella splendida settimana trascorsa con il Riida lontano da tutti l’avrebbe ricordata per sempre.
#24 Città
Per una volta era bello fuggire dal caos caotico della città e rifugiarsi nel silenzio della natura dove non erano più due idol famosi, ma solo Satoshi e Kazunari.
#25 Casa
Non importava dove alloggiassero, quante svariate tappe del Tour in giro per l’Asia facessero, dovunque fosse andato, con Satoshi Nino si sentiva a casa.
#26 Bugia
Ohno sapeva che mentiva, anche se Ninomiya diceva di non amarlo, sapeva che quella era una bugia.
#27 Telefono
Il telefono squillò, nel cuore della notte, strappando Ohno al riposo: “Gomen ne, Riida, volevo solo sentire la tua voce” si scusò Kazunari, prima di mettere giù.
#28 Orizzonte
La spiaggia ormai scompariva fondendosi con l’orizzonte donandogli una sensazione di immensa tranquillità, così Nino guardò Ohno, iniziando a comprendere come mai al più grande piacesse tanto uscire per mare.
#29 Stile
Potevano avere uno stile di vita piuttosto frenetico e stressante, ma quei piccoli momenti che riuscivano a trascorrere insieme, lontani dalle telecamere, facevano dimenticare loro di essere gli Arashi e tornare a essere solo Ohno e Nino.
#30 Malinconia
Nino non capiva come mai, nel vedere il ritratto che Ohno gli aveva appena fatto, vi scorgeva una soffusa malinconia.
#31 Bacio
‘Un bacio è semplicemente un contatto fra due labbra, non succede nulla se baci qualcuno’ sarebbe dovuto essere così anche per lui, era lavoro in fondo, ma ogni volta che doveva fingere di baciare Ohno sul palco, Nino sentiva il cuore esplodergli nel petto.
#32 Mano
Fin dal primo momento in cui si erano presentati, Ohno aveva inconsciamente sperato che quella piccola mano che stringeva nella propria, non lo lasciasse più.
#33 Caduta
La caduta dalla pedana mobile doveva essere stata veramente brutta se Ohno continuava a guardarli senza sapere chi fossero e quando aveva posato gli occhi su di lui, vuoti e senza emozione, Nino si era sentito morire.
#34 Volo
“Ci hai fatto preoccupare da morire, Samii” l’aveva rimproverato Nino dandogli un pugno sulla spalla; Ohno si era limitato a scusarsi ancora per quello stupido scherzo che aveva voluto fare loro, ma qualsiasi volo da qualsiasi altezza non sarebbe riuscito a portargli via i ricordi che aveva di lui.
#35 Felino
Quando si risvegliò, Satoshi era già vigile e lo osservava: Nino si strusciò su di lui con i movimenti suadenti di un felino e il Riida non riuscì a trattenersi, rotolando su di lui per baciarlo.
#36 Gravità
Ohno si ostinava a non capire la gravità della situazione e quel suo atteggiamento lo mandava ai matti: dopo tutti gli anni che si conoscevano, ancora non aveva capito che i videogiochi andavano ordinati secondo una precisa logica alfabetica.
#37 Fantasma
C’era stato un periodo in cui Nino non gli apparteneva, ma nonostante questo, Ohno non si sarebbe lasciato influenzare dal fantasma di quel passato, perché sapeva che nel presente niente poteva dividerli.
#38 Lotta
Era stata una dura lotta con se stesso, ammettere di amare un altro uomo non era stato facile, ma se quell’uomo era Ohno Satoshi, per una volta Kazunari avrebbe accettato di buon grado la sconfitta.
#39 Motore
Il motore era partito, l’auto li aveva lasciati a piedi, dispersi in mezzo al nulla, e non sarebbero mai arrivati in tempo alla festa; Nino guardò Ohno, interdetto quanto lui, e ghignò maliziosamente, forse aveva trovato un modo per non annoiarsi in attesa dei soccorsi.
#40 Tornado
Loro erano gli Arashi, ma se Satoshi avesse dovuto descrivere la sua relazione con Kazunari, l’avrebbe paragonata alla forza distruttiva di un tornado che, travolgendolo, aveva fatto sì che si innamorasse irrimediabilmente di lui.
#41 Vecchiaia
Ninomiya non aveva avuto esattamente un modello familiare felice, per cui si era imposto di non innamorarsi mai, ma da quando stava insieme a Satoshi, sebbene fossero solamente pochi mesi, si riscopriva a pensare al proprio futuro e, nella vecchiaia, sapeva che avrebbe voluto essere ancora con lui.
#42 Domani
Avrebbero dovuto fermarsi, avrebbero dovuto chiarire prima che fosse troppo tardi, avrebbero… “Domani, Riida, domani parleremo, adesso non fermarti” sussurrò Ninomiya.
#43 Sangue
Ninomiya si guardò le mani con orrore: l’amava così tanto che era arrivato a ucciderlo perché fosse per sempre suo e per quante volte le lavasse, il sangue di Ohno non sarebbe mai andato via.
#44 Paradiso
Quando faceva sesso con Ohno, quando il Riida lo possedeva facendolo gridare, Nino era convintissimo di raggiungere ogni volta il paradiso.
#45 Volontà
La volontà di Ninomiya di voler essere solo amici era stata simpaticamente mandata a quel paese quando Ohno si era presentato con il fiatone sulla soglia di casa sua bagnato dalla testa ai piedi a causa della pioggia.
#46 Reale
A volte gli capitava di svegliarsi nel bel mezzo della notte e allungare una mano a sfiorargli la pelle chiara e calda per rendersi conto che è reale.
#47 Rosa
Anche se era brutto da pensare, sapeva che Nino si sarebbe dimenticato del loro primo anniversario, non era un tipo romantico in fondo, per quello, quando lo vide presentarsi da lui con una rosa in mano, non poté fare a meno di scoppiare a ridere.
#48 Voce
A volte, prima di addormentarsi, Ninomiya infilava gli auricolari e la voce di Ohno cullava i suoi sogni.
#49 Solitudine
Anche quando la giornata non va come dovrebbe e la solitudine ti avvolge, ti basta tornare a casa e sentire la sua voce che ti accoglie: “Bentornato, Kazu!” per ricordarti che non la affronterai da solo.
#50 Cecità
Era un gioco stupido, non gli piaceva la sensazione che provava nell’essere in completa balia dei giochi erotici di Nino, ma nonostante quella cecità forzata, sotto i propri palmi Ohno riusciva a percepire ogni sua più piccola emozione.
Note:
#6 Mondo: L’ultimo Album degli Arashi si intitola appunto ‘Beautiful World’ e una domanda che viene posta loro è: ‘cosa significa per te ‘Beautiful World?’. Ho pensato che usarla per il prompt fosse una cosa carina. Schifosamente romantica, lo ammetto, ma carina.
#31 Bacio: La citazione iniziale è presa dalla prima puntata del drama con Ryo Nishikido (Kanjani8) ‘Zenkai Girl’
Forse è abbastanza chiaro, ma #33 Caduta e #34 Volo sono collegate tra loro ^^
#40 Tornado: Arashi significa ‘tempesta’ da qui questo piccolo gioco di parole.