[Takachii] Lo spirito del Natale

Feb 21, 2013 22:44

Titolo: Lo spirito del Natale
Fandom: RPF - Hey! Say! JUMP
Personaggio: Takaki Yuya, Chinen Yuri
Pairing: Takachii
Rating: PG
Genere: fluff, romantico
Warning: slash
Wordcount: 2.126 fiumidiparole
Note: la storia è scritta per la community diecielode per la tabella Phase Liquid con il prompt “Vino” e per la 500themes_ita con il prompt “luci spente”.
Disclaimer: I protagonisti di questa storia non mi appartengono, non li conoscono personalmente e i fatti di seguito descritti non hanno fondamento di verità. La storia non è scritta a scopo di lucro.
Tabella: Phase Liquid
Tabella: 500themes

“Yuri sono tornato, sono a casa!”
Yuya si annunciò, chiudendo la porta con i piedi e sollevando meglio lo scatolone che aveva tra le braccia.
“Yuuyan, cos’è quella cosa che… cosa stai facendo?”
Chinen lo raggiunse all’ingresso, vedendolo in evidente difficoltà a mantenere l’equilibrio.
“Mi aiuti, per favore?” chiese il più grande e Yuri sostenne con lui la grande scatola.
“Ma che c’è dentro?” chiese ancora, indietreggiando verso il salotto, poggiando il peso per terra e pulendosi le mani battendole tra loro.
“Buongiorno, piccolo” lo salutò Yuya, eludendo le sue domande, sfiorandogli le labbra con un bacio, inginocchiandosi per terra davanti a lui.
“Non mi hai ancora risposto!” gli fece notare Yuri, avvicinandosi e poggiandogli le mani sulle spalle, restando in piedi dietro di lui e sbirciando dentro la scatola che Yuya stava aprendo: “Mi sono svegliato stamattina e ho trovato questo albero e… stai scherzando?” si interruppe, vedendo Yuya poggiare in terra accanto a sé delle scatole trasparenti che contenevano delle palline colorate rosse seguite da una busta con delle stelle filanti di colore dorato.
“Eddai, Yu, tra poco sarà Natale e mi è venuta voglia di fare l’albero. È da quando ho iniziato a lavorare che non ne festeggio uno come si deve e questo sarebbe il primo che passiamo insieme come coppia, qui a casa. Avevo anche pensato che potessimo fare una piccola cena con gli amici più cari e…”
“Cos’è tutto questo spirito Natalizio improvviso? Ti ricordo che noi non lo festeggiamo!”
“Oh, ma perché? È così bello! L’atmosfera natalizia, le canzoncine, le decorazioni. Immagina, Yuri” gli disse, abbassando il tono di voce, prendendolo per la vita e facendolo sedere tra le proprie gambe, gli posò il mento sulla spalla, sorridendo, intrecciando le dita della mano con le sue, continuando a parlare. “Tu e io, seduti sul tappeto, vicini al caminetto, le luci spente a osservare le lucine intermittenti dell’albero, chiusi in casa mentre fuori di sera nevica. È lo scenario perfetto!” gli fece presente, facendo scivolare senza malizia la mano libera al di sotto della maglia del suo pigiama, accarezzando la sua pelle lentamente, sporgendosi per baciarlo sulle labbra.
Yuri, invece, tirò indietro la testa, guardandolo scettico: “Noi non abbiamo un caminetto, Yuuyan e ci vogliono ancora due settimane a Natale. E tu senti l’atmosfera Natalizia anche ad Agosto se vogliamo essere precisi” lo prese in giro, vedendo il più grande sbuffare.
“Come sei antipatico, se non ti va di aiutarmi basta dirlo. Ti sei svegliato male, per caso?”
“Mh, sì” ammise Yuri. “Mi sono svegliato e non c’eri, almeno quando non abbiamo impegni di lavoro vorrei trovarti al mio fianco” lo rimproverò.
“Scusami, sono andato in cantina a prendere la scatola, pensavo fosse un’idea carina.”
“Non lasciarmi più da solo” chiese Yuri, poggiando la fronte contro la sua.
“Scusa” sorrise Yuya, riuscendo a sfiorargli le labbra, sentendo Chinen schiudere le proprie e posargli una mano sulla guancia.
“Ci tieni così tanto alla faccenda dell’albero?” domandò il più piccolo.
“Tantissimo” mormorò Yuya, sorridendo, stringendolo.
“Va bene allora, ma a una condizione!” specificò Yuri, puntandogli un dito davanti al volto. “I colori dell’albero li scelgo io!”
“Cosa? Perché? Cosa hanno questi che non va?”
“Non mi piacciono, lo faremo blu e argento!”
“Ma Yu, l’oro e il rosso sono i colori del Natale!” gli fece notare, ma Yuri era stato irremovibile.
“O così o niente!” diede il suo aut-aut al quale Yuya dovette cedere.
“Ok… ma non ho niente di quel colore!” disse, frugando con il braccio libero dentro la scatola.
“Non importa, andremo a comprarle nel negozio qui sotto!” spazzò via qualunque problema Yuri, sollevandosi da sopra le gambe di Yuya, andando in camera a cambiarsi.
“Per le luci possiamo usare queste almeno?” gli chiese, indicando un groviglio di fili.
“Ok, per quello ti lascio carta bianca!” concesse, sorridendo e sparendo nel bagno.

*

Quando rientrarono in casa Yuya posò le due buste cariche di decorazioni all’ingresso, levandosi le scarpe e osservando i loro acquisti.
“E meno male che non ti interessava del Natale, se fosse stato il contrario avresti svaligiato il negozio?” chiese ironico al fidanzato, seguendolo nel salone, iniziando a togliere le confezioni dalle buste: avevano comprato decorazioni, tra palline, nastri, stelle filanti e addobbi, in abbondanza.
“Se devo fare una cosa preferisco farla bene, no? Se così non fosse non ci spenderei neanche tempo” gli disse pratico e Yuya scosse il capo, andandogli dietro e stringendolo, vedendo che scrutava assorto il grande abete al centro del salone.
“Ti amo anche per questo” confessò, baciandogli il collo.
“Mh… bando alle ciance, Yuuyan, innanzitutto questo non va bene qui. Spostiamolo lì!” indicò l’angolo accanto alla finestra.
“Spostiamolo?” ripeté Yuya e Chinen scosse la mano.
“Tu, ovviamente, tu” precisò con un sorriso.
“Ah, ecco, mi sembrava strano” rise Yuya, sollevandosi le maniche della felpa, arrotolandole fino al gomito e spingendo il grande albero di Natale nel punto indicatogli dal più piccolo. “Qui, va bene?” chiese conferma, passandosi una mano sulla fronte, non era certamente facile da spostare, sebbene l’avesse mosso solo di pochi passi.
“Sì, può andare!”
“Così tutti vedranno il nostro albero!” notò Yuya, guardando fuori dalla finestra e Chinen distolse lo sguardo imbarazzato, forse anche lui, dopotutto, in fondo, iniziava a sentire lo spirito del Natale.
Yuri iniziò a frugare tra le loro scatole di acquisti, infilando le palline argentate e azzurre negli agganci per poterle appendere, aiutato da Yuya che le sistemava nei rami più alti e lui si occupava di quelli più facilmente raggiungibili in basso.
“Ah!”
“Che c’è?”
Avevano iniziato a decorare l’albero solo da pochi minuti quando Yuya si era ricordato di una cosa e si era allontanato, tornando poi in sala con lo stereo: lo accese, sotto lo sguardo curioso di Chinen e infilò un cd di musiche natalizie lasciando che le note risuonassero nell’aria.
“Per creare atmosfera!” aveva risposto semplicemente allo sguardo del più piccolo, avvicinandosi a lui e scoccandogli un bacio sulla guancia prima di riprendere a lavorare.
“Sono felice” aveva detto solo, spiegando quel suo modo di agire e Yuri non aveva avuto da ridire, in fondo anche lui era felice di passare a quel modo quella giornata con Yuya, faceva tanto il sostenuto, ma alla fine anche lui sentiva il proprio cuore scaldarsi e, sì, era felice a sua volta.
Terminò di sistemare le palline colorate, prendendo poi le stelle filanti, cercando di sistemarle da sé anche dove non arrivava, tendendosi sulle punte dei piedi, aiutato poi da Yuya.
“Faccio io” gli disse dolcemente, sfilandogli le collane argentate e sistemandole sui rami, attento a non coprire le altre decorazioni.
Yuri si allontanò per osservare in modo critico l’albero, trovandolo quasi perfetto, rovistando tra le buste dei loro acquisti per trovare il pezzo mancante, ma accorgendosi che aveva dimenticato di comprarlo.
“Oh” mormorò deluso, non trovandolo.
“Che c’è Yuri?” chiese Yuya.
Il più piccolo si volse verso di lui e scosse il capo: “Nulla…” lasciò perdere, non riuscendo a mascherare un po’ di delusione, in fondo, quando era piccolo e in casa sua era comunque tradizione fare l’albero, il padre gli permetteva sempre di mettere quel tocco finale che completava il tutto, ma adesso era grande e non essendosi dimostrato subito accondiscende a quell’idea non voleva che Yuya lo scoprisse e lo considerasse un bambino.
“Metto a posto qui, tu puoi sistemare le luci se vuoi” gli disse per distrarlo.
“Va bene, prima controllo se funzionano però!” decise, iniziando a sbrogliare la matassa di lucine, infilando la presa alla corrente per vedere se tutto funzionava; Yuri, che era sparito un istante in cucina, quando tornò nel salotto rimase molto perplesso.
“Cosa stai facendo?” chiese, a metà tra lo sconvolto e il divertito, cercando comunque di apparire serio.
“Non so come sia successo!” si lamentò Yuya che cercava di districarsi dai fili luminosi, vedendo poi Yuri scoppiare a ridere.
“Adesso gli alberi di Natale sono due!” lo prese in giro, vedendo Yuya muovere le braccia per riuscire a liberare le mani dal groviglio elettrico.
“Aiutami!” lo chiamò il più grande e Yuri gli si avvicinò, staccando la spina dalla corrente, per precauzione, e riuscendo a liberare il ragazzo.
“Grazie!” sospirò Yuya, passandosi una mano tra i capelli scompigliati. “Volevo dividerle, ma mi ci sono ritrovato in mezzo!” spiegò.
Yuri scosse il capo, abbozzando un sorriso e prendendogli le mani tra le sue, dondolando piano insieme a lui.
“Mh?” domandò Takaki e Chinen scosse il capo.
“Nulla” sviò, voltandosi a guardare di nuovo l’abete addobbato. “Mi piace!”
“Vero! Siamo stati bravi, adesso metto le luci, vai pure a riposarti un po’ se vuoi, ti chiamo quando è tutto pronto, voglio farti una sorpresa!” gli disse.
Yuri annuì, sedendosi sul divano, dando le spalle a Yuya e prendendo a guardare distrattamente le pagine di una rivista a tema natalizio, rilassandosi con il sottofondo musicale e il rumore di Yuya che si muoveva per casa.
Quando riaprì gli occhi si guardò attorno confuso, vedendo Yuya sorridergli, inginocchiato davanti a lui.
“Mi sono addormentato” realizzò, mettendosi a sedere e sentendo le mani del più grande tra i capelli.
“Stavo per chiamarti, ma dormivi così bene che non sapevo come fare. Eri così carino!” gli disse, poggiandogli le labbra sulla fronte e prendendolo per mano.
“Hai finito?” chiese Yuri, guardandosi attorno e notando come l’altro avesse sistemato le luci nella stanza.
“Sì, adesso le dobbiamo solo provare. Ne ho messa qualcuna anche sull’albero, ma non molte” assicurò, perché sapeva quanto Yuri ci tenesse. “Aspetta qui!” gli disse, prendendo dal tavolo due calici che aveva preparato precedentemente e tendendone uno a Yuri.
“Brindiamo al successo di questi addobbi!” propose Yuya, prima di ridacchiare, vedendo che Yuri annusava confuso la bevanda. “È champagne. È un vino dolce, l’ho preso apposta, dovrebbe piacerti!” assicurò, facendo scontrare i calici e prendendone un sorso.
“Buonissimo!” lo gustò, osservando Yuri bagnarsi le labbra e poi passarvi la lingua cauto, prima di prenderne un vero e proprio sorso.
“Buono, Yuuyan!” concordò con lui.
Guardò poi il proprio calice e quello di Yuya poi il ragazzo.
“Che c’è, Yuri?” domandò divertito Takaki che aveva compreso che stesse pensando a qualcosa, ma non sapesse come esprimersi.
“Posso provare una cosa?” gli disse Chinen e dopo che Yuya annuì lo tirò verso di sé per un braccio, incastrandolo con il proprio, quello con cui reggeva il bicchiere, avvicinandosi il calice alle labbra. Yuya sorrise, intenerito da quel gesto e lo imitò.
“Kanpai” mormorò, avvicinando le labbra al bicchiere e bevendo ancora, guardando Yuri negli occhi.
Si allontanò poi da lui, prendendo i calici e posandoli sul tavolo.
“Le proviamo?” chiese e quando Yuri gli diede conferma con un cenno del capo, spense le luci, abbassando un po’ gli scuri delle finestre e tornando accanto al più piccolo lo abbracciò da dietro, attirandolo contro di sé tendendogli il telecomando.
“A te l’onore” mormorò contro il suo orecchio, lasciando le labbra posate contro la sua pelle e Yuri premette il pulsante di accensione, osservando poi la stanza illuminarsi piano di tanti colori, provando le varie modalità, scegliendo quella un po’ più intima di luci che a intermittenza si accendevano e spegnevano piano, modificando d’intensità.
“È bellissimo…” mormorò, voltandosi verso Yuya, posando le mani sulle sue, intrecciate sul suo petto.
“Mh, ma manca ancora qualcosa!” appuntò l’altro, scostandosi da lui e andando a prendere qualcosa dalla vecchia scatola di decorazioni.
Tornò vicino a Yuri e gli porse una stella di Natale argentata; Chinen la guardò sorpreso, posando poi lo sguardo su Yuya.
“Era questa che cercavi prima, vero? Ci siamo dimenticati di comprarla, ma ricordavo di averla. Non è nuovissima, ma è argentata, la possiamo usare se vuoi” propose, prendendolo per mano e avvicinandosi con lui all’albero.
Yuri osservò il ramo più alto pensando a come poterci arrivare, quando si sentì prendere in braccio dal più grande e sollevare in modo che arrivasse a posarla lui stesso. Lo guardò leggermente imbarazzato e sorrise, allungando un braccio infilando la stella sulla punta, vedendo come le luci che Takaki aveva posizionato sulla parte alta dell’abete si riflettessero in tanti brillii decorando il soffitto.
Sorrise ancora, mentre Yuya allentava l’abbraccio sulle sue gambe e le faceva scivolare verso l’alto, sul corpo del fidanzato.
Yuri gli mise le mani sulle spalle, circondandogli il collo e prendendogli il viso tra i palmi baciandolo piano sulle labbra.
Yuya lo strinse maggiormente, tenendolo ancora sollevato da terra e quando si separarono lo guardò dolcemente: “Che c’è?” gli chiese, muovendo appena le dita sulla sua schiena.
“Niente…” rispose Yuri, accarezzandogli i capelli. “Solo pensavo che alla fine non è stata male come idea la tua. Abbiamo passato una giornata diversa e abbiamo fatto qualcosa insieme come farebbe una famiglia” spiegò.
Yuya gli fece posare di nuovo i piedi per terra e gli prese le mani nelle sue, stringendole.
“Certo, perché noi lo siamo. Perché tu sei la mia famiglia, Yuri” confessò, chinandosi a baciargli le labbra.

comm: 500themes_ita, genere: oneshot, genere: romantico, pairing: takachii, comm: diecielode, hey! say! jump: takaki yuya, tabella: phase liquid, genere: fluff, tabella: 500themes, rpf, hey! say! jump: chinen yuri, warning: slash

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