Titolo: Quando vedi in bianco e nero, per forza finisci per perderti qualcosa.
Autrici:
ruka_nanjou &
izzieanneBeta: L’Oracolo {
vedova_nera} ♥
Fandom: Gorillaz.
Pairing: Sostanzialmente è una GEN su 2D. Ma c’è anche un buon sottotesto Murdoc/Noodle. E lei è sempre la stessa, quindi si può considerare una lei/tutti XD
Rating: PG13
Conteggio Parole: 3058 parole {3058 W}
Avvertenze: Leggermente ironica, abbastanza stupida. Qualche tocco paranormale {che verrà spiegato nelle note alla fine}… e penso sia basta. Oh, c’è anche il fatto che Murdoc è di diversi anni più grande di Noodle. xDD
Disclaimer: I personaggi sono di loro stessi e dei loro creatori, ovviamente non sono nostri. E non ci lucriamo sopra, ma l’abbiamo scritta come regalo.
Note: Scritta per
eowie. Per il suo compleanno, ecco <3 lei è una lovva, e volevamo assolutamente esaudire una sua richiesta.
Spero ti piaccia, lovv!
Purtroppo, per capire questa storia vi dovreste leggere prima
questa e dopo
questa. Sì, è una specie di saga, ma non prendetela a male xD
*
Una normale giornata, per 2D, inizia con lui che è già sveglio.
E' ormai noto, infatti, che soffre da un bel po' di tempo - e a causa di una certa persona - di ciò che viene comunemente chiamata insonnia.
Così, una normale giornata inizia con lui che è già sveglio.
E durante la notte è anche stato pestato - non importa da chi, ma avviene abbastanza spesso - e ha anche avuto un po’ di tempo per pensare, cosa che normalmente non succede.
Decisamente, una normale giornata, per 2D, inizia con una colazione ad un orario improponibile e l’aspettare Russel in cucina. O Murdoc, visto che recentemente ha preso l’abitudine a scorrazzare per gli studi Kong durante le ore notturne, per chissà quale ragione.
Ma questa non è una normale giornata.
Perché di solito il nostro eroe non pensa al resto del suo gruppo, mentre oggi sì.
Oggi ci ha pensato. E li sta aspettando tutti quanti - tanto avviene sempre un momento della giornata in cui sono insieme ed intenti a mangiare! - per comunicare loro ciò che è riuscito a capire.
*
“Sapete… oggi ho capito.”
Esordisce così durante la colazione - anche se in pochi lo stanno ad ascoltare, ben più presi da ciò che hanno di fronte che da lui - e tenta di dare un certo tono alle sue parole.
Ma la sua affermazione viene accolta dal totale silenzio. Anche un po’ pericoloso, forse.
Russel è l’unico che ha alzato la testa dal giornale, fingendo una qualche specie di interesse verso le sue parole. Gli altri due nemmeno sembrano essersi accorti, delle sue parole.
Ma la faccia triste di 2D - che riconoscono quasi per caso - li convince che c’era qualcosa che avevano ignorato.
“Cosa?” chiedono, sperando che lui non si accorga che del discorso fatto (ma dalla sua espressione sembra che abbia appena tenuto un’intera conferenza) non hanno sentito nulla.
“Ultimamente, c’è un clima strano. E io so perché!”
Stesso ed immobile silenzio di prima. Interrotto solo da un occhiataccia di Russel verso Murdoc e un’occhiata di quest’ultimo verso il cantante.
E una qualsiasi persona normale o quanto meno furba capirebbe che in quel caso, si dovrebbe stare zitti.
Ma 2D non è sicuramente normale. Né tanto meno furbo.
*
Non è stato voluto. Insomma, stava solo cercando di battere il suo record personale di ore di veglia - è nella sua natura cercare qualcosa di divertente anche nella malattia - e c'era anche quasi riuscito, quando aveva sentito i primi sintomi del dormiveglia imminente. Allora aveva cercato un qualcosa di diverso dal solito, una turbolenza nel ronzio dei motori della Kong sarebbe bastata, per distrarlo, e un rumore l'aveva attirato.
Passi.
Passi sopra di lui, pesanti, come quelli... di Murdoc.
"Impossibile", si era detto, lo sanno tutti - perfino i topi - che Murdoc sta nel parcheggio, di notte. Per lui questo fatto è abbastanza noioso perchè lo priva di una presenza familiare, ma spesso pensa che sarebbe comunque lo stesso, che probabilmente anche Murdoc, come Noodle e Russel, si rinchiuderebbe in una stupida stanza a dormire.
Aveva teso entrambe le orecchie (con due buchi neri al posto degli occhi bisogna arrangiarsi con quel che si ha, e lui si era abituato presto a vedere il mondo in bianco e nero - e a compensare, a tratti, con l'udito), aveva fissato il rettangolo grigino e vagamente luminoso che era il soffitto sopra di lui, creandosi una piccola mappa mentale della Kong e aggiungendo poco a poco delle bandierine sventolanti nei punti dove Murdoc passava. Chissà perchè Murdoc non ci aveva pensato prima, a camminare nella Kong di notte!
E poi, di colpo, aveva sentito altri passi! Si era tirato su di colpo dal letto sfatto, spalancando la bocca in un'esclamazione silenziosa. Passi più leggeri, certo, ma comunque perfettamente distinguibili, erano partiti - in tutta fretta - dalla camera di... Russel?
Ma Russel non si muoveva mai, di notte. Non si girava nemmeno nel suo letto, tanto era silenzioso - anzi, in proposito, 2D e Noodle avevano formulato una valida teoria: dato che non era colpa del grasso(sennò come avrebbe fatto a suonare la batteria?), Russel era certamente una specie di vampiro, come quelli di Jesus Christ Vampyr Hunter, solo che lui aveva paura del buio, e nella sua camera, magari sotto il letto, c'era sicuramente una specie di bara, per cui era impossibile che si muovesse. Dunque alla fine era ancora a causa del grasso.
Russel era andato verso Murdoc ed entrambi si erano fermati. 2D strinse i pugni e strizzò gli occhi mentre portava al massimo livello la sua concentrazione - in un videogioco sarebbe stato più facile, certo, ma meno soddisfacente - e tornò a sentire qualcosa. Un rumore ondeggiante, come se Murdoc, o Russel, stesse camminando sul posto.
Russel sapeva fare la statua meglio di chiunque altro, lo sapevano tutti: quindi decise (per esclusione) che, per quanto assurdo fosse, Murdoc temporeggiava.
Era proprio un peccato non sapere esattamente cosa succedeva - perché 2D immaginava stessero parlando di qualcosa di davvero interessante, per farlo di notte e in corridoio; ma uscire e raggiungerli sarebbe stata una pessima idea - nessuno meglio di lui conosceva la violenta ira di Niccals e l'opprimente silenzio di Russel, quando ci si impicciava di argomenti proibiti.
Certo, avrebbe potuto sgattaiolare di sopra in tutta segretezza (sempre che la porta, i muri, i pochi ma infidi mobili, i tremendi tappeti e qualunque cosa Murdoc o Noodle avessero seminato sul pavimento il giorno prima non lo tradissero) e origliare la conversazione segreta; ma non era sicuro di saper resistere in silenzio e tranquillo per tutto quel tempo, soprattutto a pochi metri dai suoi amici.
Scosse la testa e si rimise a sedere.
Finalmente un cambiamento lo ricompensò della sua decisione: Russel aveva fatto un passo indietro - un passo corto e stizzito - e Murdoc aveva ripreso a camminare, anzi: quasi a correre, verso la camera di Noodle.
Ecco, lo sapeva, lei aveva dato una festa senza invitarlo! Eppure era a conoscenza di quanto si annoiava, lui, di notte!
Offesissimo, aveva distolto lo sguardo al soffitto e si era lascito cadere sul letto, facendo il broncio al suo cuscino, ma poi non aveva resistito e si era rimesso ad ascoltare. Anche Russel, poverino, non era stato invitato.
Arricciò il naso pensando ai recenti comportamenti strani di Noodle e Murdoc - soprattutto Murdoc, che si perdeva sempre a fissare un qualche oggetto nel vuoto, mentre Noodle ballava. All'inizio aveva pensato che vedesse un fantasma, ma quando gliel'aveva domandato - gentilmente, per di più! - il bassista si era voltato verso di lui e l'aveva colpito (sulla testa e non scherzosamente), per poi girarsi di nuovo verso la ragazza e il fantasma.
Anche Noodle non giocava più con lui, come prima. E chissà quando era successo, ma di colpo aveva iniziato a ballare da sola; si divertiva, anche, e non lo invitava mai. Era buffa, a ballare così, muovendosi tutta, anche quando la musica finiva, ridendo da sola per cose che nessuno sapeva. L'aveva chiesto a Russel e lui aveva scosso la testa con un sorrisino nostalgico: "sta crescendo", aveva detto. Bell'aiuto, l'aveva visto anche lui che Noodle era diventata più alta.
Delle volte si chiedeva se alle sue spalle non succedesse qualcosa. E quella sera ne aveva avuta la prova: Noodle aveva fatto una festa in camera sua - addirittura! Proprio là, dove non voleva invitare mai nessuno! - e soltanto una persona del gruppo era andata.
E lui era lì, nel buio, tutto solo ad annoiarsi mentre sentiva i rumori della festa.
E poi, continuavano a rimbeccarsi, lei e Murdoc. Invece lui lo trattavano come un bambino - o un cane a cui si dice "a cuccia", come se non riuscisse capire quello che si dicevano, ma lui aveva capito, eccome.
Ci aveva impiegato un po', certo - del resto non è mica facile fare l'investigatore tutto da solo (lo sanno tutti che i grandi detective funzionano bene perché hanno una spalla fidata) -, ed era servita quella notte insonne insolitamente agitata per capire davvero.
*
"E' colpa tua" dice puntando il dito verso il bassista.
Questi si limita ad alzare gli occhi e a mormorare uno scocciato "Eh?".
“Beh, ecco. Vi ho sentiti!” agita un po’ la mano - non più puntata verso Niccals - e si muove un po’ per dare enfasi alle parole che sta per dire e che sa colpiranno.
Anche se lui non è mai stato così bravo nell’esprimersi.
“Cosa hai sentito?!”
“So che… ecco…” le parole lo abbandonano proprio in questo momento, quando è ad un passo dal dire ciò che sa. Probabilmente, è colpa dello sguardo - mai stato così cattivo - dell’altro.
O forse perché è emozionato… fatto sta, che le parole non tornano e che è costretto ad arrampicarsi sugli specchi.
“Le hai fatto la festa, lo so!” sbotta alla fine, così velocemente da fargli assumere un tono stranamente isterico.
E le reazioni sono molteplici: chi rimane zitto - occhi spalancati e labbra cucite, chi si alza in piedi nel tentativo di trovare un oggetto contundente e chi si arrabbia e basta - ma per ragioni che non nascono da 2D.
Fortunatamente il suo istinto gli ordina di abbassarsi giusto in tempo per schivare - di un soffio, che si sente ancora sulla guancia - la forchetta lanciata da Noodle; non ha tempo di felicitarsene, perchè la giapponese ha già afferrato un'altro oggetto - ma 2D non perde tempo a capire cos’è, perché sa che farà male nel caso lo raggiungesse -, quindi scivola giù dalla sedia e scappa via.
Non riesce a distinguere l'espressione di Noodle, ma immagina che non stia sorridendo, e ben presto si ritrova a correre su e giù per la Kong, sotto una pioggia di oggetti angolosi.
Sì è quasi spaventato, all'inizio, perché i lanci della ragazza non erano affatto scherzosi, ma dopo qualche minuto la chitarrista ha modificato i suoi tiri, e 2D ha riconosciuto, nell'inseguimento, uno dei loro giochi preferiti.
Corre verso il divano, che da sempre è una buona barricata.
Ma non ha calcolato che Murdoc è una persona molto più scaltra di lui. Il bassista, infatti, dopo aver superato gli iniziali secondi di smarrimento ha capito che doveva seguire l’esempio del cantante e nascondersi anche lui in qualche luogo - perché se Noodle tira oggetti, Russel è sicuramente più pericoloso.
Detto fatto, Niccals ha approfittato della confusione fatta dal ragazzo dai capelli blu e si è mosso molto lentamente, scivolando dietro il divano e rimanendo lì perfettamente immobile, lasciandosi giusto sfuggire, ogni tanto, qualche sogghigno compiaciuto e infine un gemito, quando - nell'ennesimo salto per evitare una padella sporca - 2D inciampa nelle pieghe del copridivano e atterra dritto sul bassista.
Non appena il cantante si rende conto che non si è rotto l'osso del collo - e soprattutto che, grazie a quest'incidente, Noodle lo ha momentaneamente perso di vista - rivolge a Murdoc un sorriso esitante.
Niccals ricambia con un'espressione improvvisamente gelida - 2D non la distingue perfettamente, ma riesce ad avvertire il sguardo trafiggerlo come una lama d'acciaio - e se lo scrolla di dosso, facendolo definitivamente cadere sul pavimento: "smamma", ringhia.
“Non c’è scritto mica il tuo nome, sopra!”
“Ma il mio diabolico piano comprende questo posto!”
Sì. La sua voce è troppo alta. Sì, i due pericolosi individui - quelli che fino a tre secondi prima urlavano e lanciavano oggetti in giro, senza accorgersi però del loro nascondiglio - si sono accorti di dove sono. E, come se non bastasse, si stanno ora avvicinando.
Murdoc spalanca gli occhi - quei suoi occhi di due colori differenti che una persona in particolare si diverte ad osservare - e tenta di andare di nuovo via, senza riuscirci.
Il nero oramai incombe su di lui.
Ed è più spaventoso del solito, con l'enorme t-shirt rossa... o forse è il suo sguardo a renderlo così terrificante. Il che è ingiusto, Noodle impugna un attizzatoio rovente, va bene, ma mica lo guarda così male, 2D!
“Che cosa le hai fatto?” la sua voce è stranamente tranquilla, il suo tono è così sereno che mette i brividi.
Murdoc distoglie lo sguardo come alla ricerca di una via di fuga, quando sa benissimo che scappare è praticamente impossibile - a meno che il divano sprofondi in una voragine e se lo porti dietro - quindi fissa un punto imprecisato di quell'enorme maglia rossa e fa per aprir bocca.
“Niente!!! Non abbiamo fatto niente!!!” strepita a quel punto la ragazza, agitando verso il batterista l’attizzatoio, le sue guance hanno oramai lo stesso colore della maglia dell’amico.
Il ché porta il cantante a rendersi conto di un’altra verità: “Ma era un segreto? Non dovevo dirlo?”
*
E' di nuovo notte e lui è di nuovo steso sul letto - con un paio di lividi in più del solito, però.
2D scruta il soffitto con occhi vagamente sorpresi, mentre ancora si chiede esattamente cosa ci sia stato, di così terribilmente segreto, in quello che lui ha osato svelare, per far reagire in quel modo Russel. Magari dopo la festa Noodle e Murdoc hanno lasciato il corridoio coperto di coriandoli e lui si è arrabbiato, oppure hanno fatto abbastanza rumore da svegliare il batterista? Si gratta il bernoccolo sulla fronte sospirando di frustrazione, e senza davvero volerlo tende le orecchie.
Nulla.
Beh, piuttosto normale, in effetti: nessuno sarebbe stato tanto stupido da sfidare per due volte nel giro di un giorno scarso le ire di Russel. Però è sicuro che Noodle ne sarebbe capace, e Murdoc ripete sempre che "il rischio è eccitante".
Quindi magari... magari daranno una festa anche stasera. O la stanno già dando.
Ma non si sente nulla! Forse però hanno deciso di cambiare posto. E se la facessero al piano più alto? Magari Murdoc è già salito, senza farsi vedere da nessuno, e i passi di Noodle sono troppo leggeri per essere seguiti.
Forse anche lui potrebbe partecipare, perché basta una "prova di coraggio" come nei film dell'orrore. Forse basterebbe che lui si alzasse e li cercasse...
Si alza, infila i pantaloni senza perder tempo a guardarli - del resto si veste sempre così, e non ha mai sentito il bisogno di uno specchio -, si cala in testa un cappellino trovato chissà dove e si avvicina alla porta. L'abat-jour accesa sul suo comodino proietta un fascio luminoso sul corridoio, dalla porta fino a quasi le scale, sul quale si staglia la sua ombra.
Percorre il corridoio illuminato fino al primo scalino, e si rende conto di non avere nulla: né una torcia, né un cellulare, neppure uno stupidissimo accendino, ma non ha voglia di tornare indietro; appoggia la mano destra al muro e sale, un gradino alla volta, facendo attenzione. Arrivato al piano terra, si ferma in un attimo di indecisione. Questo è un luogo pericoloso, pieno di mille insidie che già 2D fatica a distinguere - figurarsi ad evitare - alla luce del giorno.
Azzarda un passo, tastando col piede il terreno attorno a sé come farebbe un cieco col suo bastone, poi un altro ed un altro ancora, fino al divano. Sorride, fiero di se stesso, e accarezza il mobile con affetto, in un muto ringraziamento. E sente uno scricchiolio.
Si accuccia nella stessa posizione di Murdoc la mattina a colazione - beh, dopo colazione, visto che a seguito del suo annuncio nessuno l'ha mai finita - e attende nel buio.
E la vede. È chiaramente lei, non può essere nessun altro.
Del resto, può anche non vederci bene, può anche essere buio, ma non si può confondere Noodle con Russel o Murdoc. E lui sa che è lei.
L’ha capito dai passi leggeri, dalla figura piccola e dall'andatura.
Un tempo era più rilassato… un’altra cosa che è cambiata e che 2D nota un po’ troppo tardi - forse. Ma effettivamente, la Noodle di un tempo si sarebbe anche accorta della sua presenza (quella di un tempo non si fidava molto e stava sempre sulla difensiva. Non era distratta da feste o da Murdoc. E sicuramente non minacciava nessuno con degli attizzatoi…) mentre la nuova non lo fa.
Continua a camminare ed esce, per arrivare alle scale e - probabilmente - scenderle.
Che questa sera i festeggiamenti si tengano nel parcheggio?
A questo punto, si rende conto che c’è qualcosa che non torna. Una festa nel parcheggio?! Nel camper di Murdoc?! E lei stava andando senza di lui?! Da quando aveva iniziato ad assumere atteggiamenti buffi, non era mai più scesa nel garage.
Diceva cose strane, cose da ragazza, cose che lui non riusciva a capire: parlava poco - in realtà - e quelle poche cose che diceva, 2D non riusciva più a capirle.
O, molto più probabilmente, non le interpretava alla giusta maniera.
Rimane un po’ fermo, a pensare a che cosa fare. Opta per seguirla, perché non ha fatto tutte queste fatiche per niente… se non altro, vuole la prova che lo stiano evitando. Vuole la prova che lei non è più la Noodle di un tempo e che sta cambiando qualsiasi rapporto che abbia con i membri del gruppo.
È abbastanza furbo da aspettare un po’ - ha imparato come comportarsi dai suoi amati videogiochi e qualche volta, tempo prima, lui e la chitarrista avevano parlato di strategie da mettere in atto in caso di un attacco da parte degli zombie - prima di scendere l’ultima rampa di scale e ritrovarsi nel freddo garage.
Fa qualche passo impacciato - non è mai stato un tipo agile - e si aspetta che uno qualsiasi dei due apra la porta dell’abitazione e ne esca fuori per lanciargli addosso un oggetto.
Ma non succede. Non succede nulla di tutto questo, nessuno si accorge della sua presenza.
L'ultima illuminazione viene, per 2D, quando unisce i pezzi del puzzle e capisce che non è la festa, ad essere importante. E' una questione di persone.
Capisce che Noodle si vergogna un po’ del fatto che trovi, in questo periodo, Murdoc più interessante di tutti gli altri. Capisce che Murdoc non riesce ad ammettere agli altri di aver trovato qualcuno a cui voler davvero bene (non ha mai visto il bassista picchiare Noodle; mentre lui di pugni ne ha presi davvero tanti). E quanto a Russel… beh, è sempre stato protettivo e geloso.
I pezzi combaciano e si rende conto - ma sempre nella sua innocente maniera - che non c’è spazio per lui, nella festa.
E che deve trovarsi un altro ruolo se vuole partecipare al cambiamento comune.
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Note finali - davvero doverose: dunque, essendo questa una fanfiction strana, ci sono ALCUNE cose che dobbiamo specificare.
1. Sì, 2D esce dal telefilm Heroes e ha l’udito pazzesco. Esigenza di copione, noi eravamo convinte che il piano dove si trovasse lui fosse quello SOTTO Noodle e Russel.
Quando abbiamo scoperto che, in realtà, è DUE PIANI SOTTO ci siamo rimaste un po’ di stucco, ma oramai era stato già fatto tutto. xDDD
2. I film che citiamo in questa fanfiction sono tutti esistenti. Sono un po’ troppi per specificare le fonti, ma vi basterà cercare su Google - o su Yahoo. Io preferisco Yahoo, ecco *_* - quei nomi e troverete l’oro.
Per la maggiorparte, sono trash poco conosciuti.
3. AUGURI EOWIEEEEEEEEEEEE! Visto? Mi avevi chiesto una GEN su 2D e io te l’ho scritta!!! ♥
Ti lovvo!!!
4. Perdonateci per il titolo. Davvero .___.