Roma era il suo grande amore: non la Roma dei Cesari ma la Roma dei Papi; non la Roma degli Archi, delle Terme, dei Fòri, ma la Roma delle Ville, delle Fontane, delle Chiese. Egli avrebbe dato tutto il Colosseo per la Villa Medici, il Campo Vaccino per la Piazza di Spagna, l'Arco di Tito per la Fontanella delle Tartarughe. La magnificenza
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la mia risposta alla sua domanda è forse scontata...cosa vorrei essere ? semplicemente me stesso, spero in questo modo di non peccare di immodestia, ma pur ammirando molte altre persone, non vorrei privarmi del mio "esprit" per calarmi in quello altrui. Ma se supponiamo che oggi il titolo di principe romano sia sufficiente per avere una dimora come palazzo Farnese, una collezione d’arte come quella dei Borghese o una giardino come quello di Villa Pamphilj...allora sì, come scrisse Andrea Sperelli Fieschi d’Ugenta, alla domanda “Che vorreste voi essere?” risponderei senza indugio “Principe romano!”.
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