Titolo: Centro Reclami (ovvero: le buone idee vengono sempre alle altre)
Autrici:
cialy_girl,
namidayumeFandom: DC
Lovvoverse (e RPF? XD)
Personaggi:
Tanti, Simona/Namida , Linda/Cialy e sorpresa!
Rating: Pg13
Parole: 4.900 (word). Sì o_O lo so.
Note: Ehm.
- Che poi, davvero, non siamo così pazze.
- Comunque tutto ciò è nato dalle 23 fino alle due di notte... sì, ecco, dice tutto.
Disclaimer: Quello che è nostro è nostro quello che è di altri è di altri. Noi non ci guadagniamo, mai XD
- Non è stata una buona idea.
- Maddai?
- No, dico davvero. Qui rischiamo il linciaggio.
Le due donne parlano sottovoce, nascoste sotto la scrivania.
- Maddai?! Prima hai le idee e poi mi dici che non sono furbe! Lo so anch’io!
- E allora perché mi dai retta?
- Sono ascendete acquario.
Il brusio nella stanza aumenta d’intensità. Le due diminuiscono maggiormente il tono della voce.
- Che poi, tanto quelli con il super-udito ci trovano quando vogliono.
- Se finiscono di scannarsi tra di loro. - mormora Linda.
E infatti, finiscono di scannarsi appena un secondo dopo che ha terminato la frase.
La voce di Serenity è la prima a risuonare nella stanza. - Stupidi idioti, quando avete finito di dare aria alla bocca, potreste anche guardare sotto quella scrivania. - sibila e il rumore successivo è uno scrosciare di passi che si avvicinano.
- Siamo fottute. - dichiara Simona.
- Colei che ha sempre ragione... - annuisce Linda.
***
La stanza è circolare e troppo, troppo piccola per contenere tutta quella gente. Assomiglia un po’ ad un ufficio e le due donne si chiedono di chi debba essere, prima che un leggero schiarirsi di voce attiri la loro attenzione verso una scrivania nell’angolo. La faccia occhialuta di Jim Kuttler fa capolino da dietro lo schermo del PC. - Dunque dunque, - ghigna, spaventosamente divertito. - E’ arrivato il momento della resa dei conti.
Linda rabbrividisce. Simona scatta in piedi, ma basta la mano di Allan Wilson sulla spalla perché torni rapidamente seduta.
- Prima di tutto, lasciate che vi ringrazi a nome di tutti per questo Centro Reclami. - A parlare è Lena Luthor, che avanza indisturbata, mentre il resto del mondo si fa da parte per farle spazio.
- Aspetta! - sbotta Serenity: - Perché diavolo dovresti lamentarti tu per prima? C’è gente che ne ha passate di peggiori.
- Perché, privato di me, il lovvoverse sarebbe un luogo inutile e noioso. Tipo la famiglia Kent. - risponde senza darle troppa importanza: - E comunque, essendo quella che è stata sfruttata più di ogni altro personaggio, avrò ben il diritto di dire la mia?
- Tu?! TU?! - Leonor Wilson si fa spazio, con quattro occhi rossi che promettono sangue: - Tu, troia, sei solo l’essere peggiore che sia mai nato in questo e altri universi, non hai il benché minimo diritto!
- Visto? Si scannano tra loro. Siamo fortunate!
- Io punto sui Wilson.
- Dieci euro sui Luthor.
- Andata.
Lena la guarda male, sbuffa e si scosta una ciocca di capelli.
- Mi lusinghi, ma star qui ad insultarci è relativamente inutile, non trovi?
- Non se ti ammazzo adesso.
- Leonor, tutto questo non è canon. - l’avvisa Jim: - Non servirebbe a nulla.
E’ il turno di Leonor di sbuffare e incrociare le braccia. - Dovresti essere morta! - dice un’ultima volta, prima di tornare vicino a Slade Logan.
- Aspetta un secondo! - fa improvvisamente Linda, rivolta a Jim: - E tu come diavolo fai a sapere cosa è canon e cosa no?
Il ragazzo alza un sopracciglio: - Sono entrato nei vostri computer e nel vostro google docs. Sapete quei bug? Ecco. Comunque ho tutto qui. - E dà un leggero colpetto al portatile.
- ...
- Che un Dio pietoso ci incenerisca.
- Ah, proprio voi parlate di pietà? - riprende Lena, guardandole, al che le ragazze cercano di diventare un tutt’uno con le sedie. - Sentite, io ammiro molto il vostro lavoro, davvero, siete state bravissime a darmi questi inetti come nemici, ma c’è una cosa che proprio non vi è entrata in testa... - avanza e si china lievemente, avvicinandosi ai loro visi: - Io e Allan eravamo felici. Quindi, tutta quella merda del siero, delle litigate negli anni del matrimonio e della sua morte è meglio per voi se la togliete, e subito. Chiaro?
- Non ci piegheremo mai. - dice Linda, deglutendo.
- Sissignora. - risponde Simona.
- SIMO!
- MA E’ LENA LUTHOR!
- LO SO!
- Che cosa abbiamo fatto!
La rossa inarca un sopracciglio e porta le mani sopra i fianchi. - Mettetevi d’accordo, e in fretta.
- Senti, troia, ne ho abbastanza di te. - Serenity, alla velocità della luce, si fa trovare di fianco alla Luthor. - Non hai nessun diritto di intrometterti in queste faccende. La tua vita doveva finire prima, molto prima. - E poi si volta furente verso le Lovve: - Perché diavolo non me l’avete fatta ammazzare?
- No, perché non avete lasciato che IO uccidessi LEI. - replica Lena, spazientita: - Dico, è più inutile di suo padre.
- Ma è chiaro! - interviene rapidamente Jimbo, sempre dalla sua postazione dietro il computer. - Siete ognuna la nemesi dell’altra, sarebbe stato banalissimo che vi uccideste a vicenda. Invece, a mio avviso, l’episodio di Hope è uno dei momenti più...
- DACCI UN TAGLIO. - urla Leonor e Kuttler si zittisce all’istante. Poi la ragazza si volta verso le Lovve e, con gli occhi che ancora fiammeggiano e voce glaciale, comincia: - Il punto è. Avete ucciso mio fratello. E tu! - si interrompe, agitando una spada in direzione di Linda. - Mi shippi con quel coso verde!
- Ha ragione, - interviene Simona: - La shippi con quel coso verde.
- Ha ragione, - la rimbecca Linda: - Abbiamo ucciso suo fratello!
Simona ha un tremito. - Questo... questo... - inizia, ma non riesce a concludere la frase che si lancia a terra in ginocchio davanti ad Allan. - PERDONAMI! E’ stata colpa di Lena, del siero, di Ibn, io non c’entro! Non volevo!
Allan sorride e le dà alcuni colpetti sulla testa per farla calmare. - Ma non è nulla, guarda, per me fa lo stesso...
- Per me no! - lo interrompe Lena, avvicinandosi minacciosamente a Simona e scostandola dal mezzo demone di mala grazia. - E sta’ lontana da lui! Guarda che l’ho capito che sei mezza infatuata.
- Beh, in effetti... - concorda Linda, ma si interrompe nel vedere qualcun altro emergere dalla folla.
- Basta così, Lena, stai monopolizzando la situazione. - dichiara Mar’i, e le Lovve si sorprendono nel vederla apparire così calma e pacata.
- ...A proposito di gente che ha una cotta per Allan, - cantilena Lena, rivolgendole un sorriso forzato ma facendosi comunque da parte.
Mar’i la ignora totalmente, portando la propria attenzione unicamente sulle due, e adesso è evidente che non sia affato calma: - Voi. - sibila, gli occhi furenti: - Mi avete descritta come una troia!
- Finalmente qualcuno si complimenta per l’ICness! - sbotta Simona.
- Io non credo che Mar’i intenda quello...
- A no?
- NO! Statisticamente, sono il personaggio più odiato! IO! Io sono la nipote di Batman!
- Infatti! Hai perfettamente ragione. - fa Simona: - Non so perché la gente ti detesti.
- Ehm, forse dovresti cercare di farla calmare, piuttosto?
- No che non mi calmo, belle. Ho perso gli amici, ho perso l’amore della mia vita, e questo posso sopportarlo, ma avere anche la gente che pensa male di me!
- E’ che, ehm, la tua situazione era alquanto... ingarbugliata.
- Sì, appunto, magari la tua essenza non traspare...
- E di chi sarebbe la colpa?
- ... - replicano argutamente le Lovve.
- E poi.
- ... sì?
- Avete ucciso Bruce Wayne. Voi... siete... siete...
- Delle Morrison! - urla Helena Kyle. Mar’i si gira di scatto e lancia una sfera verde nella sua direzione: - TU TACI, TROIA INFAME! TI SEI SCOPATA IL MIO UOMO NELLA MIA CASA QUANDO TI HO OSPITATA! - Poi torna a rivolgersi verso le Lovve: - Ma nessuno odia Helena! EH?!
- Uhm...
- Ma per quel che vale noi ti adoriamo! E ti abbiamo dato una bella vita, no?
- Sì!!! Hai un figlio! E si chiama Bruce! Se vuoi gli facciamo ammazzare anche Helena Kyle, o Helena Bertinelli...
- Simona.
- Senti, quando una ha ragione...
Mar’i le guarda sospettosa: - Non sono felicissima di sapere il mio bimbo come assassino.
- Gli faccio ammazzare i figli di Ibn?
- SIMONA!
- Ok, questo era per me...
Mar’i scuote la testa: - Sì, dopo un po’ riesco a recuperare una stabilità, ma non senza passare le pene dell’Inferno.
- D’Inferno parli, Mar’i? - dice Allan, usando forse un po’ troppa dolcezza nel pronunciare il suo nome (Lena lo guarda male): - Io non ho avuto pace nemmeno da morto, mi hanno messo a fare il diavolo guardiano di mia nipote.
Simona scoppia a piangere, mentre Leonor urla un: - COSA?! - e questa volta servono tutti i Titans per fermarla.
- Io e Radley veniamo ammazzati da degli stronzi mafiosi! - sbotta Lucy.
- Ma cosa pretendi? Te ne sei sposata uno! - risponde Linda, mentre dà colpetti sulla schiena di Simona, nella speranza che si riprenda.
- Io e Cerdian restiamo intrappolati ad Atlantide.
- Ragazzi, a voi non capita niente di niente, ancora ancora le vostre schede erano solo un “scopano e adottano due bimbe”.
- Già, voi di schede stupende mai.
- ...certo, servono solo ad incasinarmi la vita. - borbotta Lian, sullo sfondo.
- Io vengo torturata! - fa Lisa Benni.
- Come tutti!
- Perdo l’uso delle gambe!
- E che Oracolo saresti sennò?!
Poi si fa avanti Conner.
Cala improvvisamente il silenzio.
- Oddio.
- Oddea.
Il ragazzo le guarda con occhi tristi, vergognandosi: - ... mi avete fatto incestare con mia madre.
- E’ colpa di Cassandra!
- Sì! Quella lì è malata! E si sentiva sola!
- E le mancava Conner!
- Le persone che amavo, tutte, mi hanno mentito su mio padre...
- Tim non poteva darti un dolore del genere!
- Ma nemmeno il resto della squadra!
- ... e mi avete ucciso a diciotto anni.
- ...
- Almeno un “Scusa” me lo merito, no?
- Guarda che poteva andarti peggio, Linda voleva farti violentare da Lena.
- Bugiarda!
- E comunque, poteva andare solo così!
- ...certo. - rispondono tre o quattro eroi in coro.
Cala (di nuovo) il silenzio, come se un’aura drammatica fosse appena scesa su tutti i presenti. I loro occhi sono fissi sulle lovve, che, al contrario, sembrano improvvisamente assorte in qualche profondo pensiero. “Staranno per scusarsi,” pensa Conner con un mezzo sorriso contento. “Oh, povere, le abbiamo fatte sentire troppo in colpa,” medita Diana, con un cipiglio preoccupato sul volto. “...quelle espressioni non mi piacciono,” salta in mente a Jim, mentre, con una gomitata a Lisa, richiama l’attenzione su alcuni punti particolarmente pericolosi della Timeline.
Dopo quello che è parso un lungo minuto di attesa, Linda e Simona sollevano la testa di scatto, fissando gli occhi su Mar’i.
Parlano praticamente in contemporanea: - Ma quando hai detto “l’amore della mia vita”... - poi si girano a guardarsi e le loro espressioni curiose mutano rapidamente in rabbia.
- E NO, che non ti venga nemmeno in mente! - comincia Linda, alzando la voce. - E’ chiaro e lampante che l’amore della sua vita non può essere Allan!
- Ma cosa dici! - ribatte Simona, altrettanto furiosa. - E’ chiaro che non può essere Ibn, semmai!
- Ma l’amore della vita di Mar’i è Ibn!
- Certo, e l’amore della vita di Leonor è Brion.
- COSA C’ENTRA! Sono due cose diverse!
- Ti brucia solo perché Allan scopa meglio di Ibn e non vuoi ammetterlo!
- Bugiarda! Lo sai benissimo che la Bat-family è--
- Ehm, scusate... - Una voce arriva dal fondo dello studio e, in un lampo, davanti agli altri compare Richard Tyler. - Non per dire, ma qui in mezzo quello che scopa meglio sono decisamente io. - Si interrompe, esaminando le due ragazze che lo fissano perplesse, e sorride provocante: - Posso darvene anche una prova, se volete.
- ... mi sa che avevi ragione tu quando dicevi che è figlio di Dick Grayson. - fa Simona.
- Jesse non ce la racconta giusta. - rincara la dose Linda, scuotendo la testa e guardando con rimprovero il ragazzo.
Poi Simona decide di far finta di nulla, batte le palpebre più volte e prende a guardarsi intorno, chiaramente alla ricerca di qualcuno. Si alzerebbe in piedi, se questo non significasse abbandonare il braccio di Allan che sta ancora stringendo. - Ma a proposito. Dov’è quel coglione di Ibn? - domanda allora.
Ha giusto il tempo di finire la frase prima che il Joker le porti Ibn, scaraventadolo sul pavimento.
- Toh! - fa James, pulendosi le mani: - E sappiate che sono un vostro grande fan! Anche se forse avreste dovuto uccidere più gente.
Ibn scatta in piedi in un nanosecondo, ma non osa combattere contro il Joker percependo così facilmente l’aura negativa dietro di lui. Si volta un po’ perplesso e preoccupato.
- Volevate parlarmi?
- Tu... essere inutile...
- Simona, ti ricordi quando mi dicevi di volergli bene? Sotto sotto? - tenta Linda, in un sussurro, ma l’altra la ignora.
- Hai fatto soffrire Mar’i, hai distrutto i Titans, hai ammazzato Allan, sei la vergogna di tuo padre, sei- feccia, porca miseria, sei al pari di qualsiasi altro schifoso Gulo!
Ad ogni parola che pronuncia, Linda si mostra sempre più indignata, fino a contorcersi sulla sedia per il bisogno di difendere il suo adorato personaggio. Poi chiude gli occhi, determinata a riaprirli solo quando la ragazza avrà terminato.
- Allan, che è il ragazzo migliore di tutto il lovvoverse, non potrà veder crescere i suoi figli, mentre tu, mostro indegno, che anche dopo aver avuto una seconda possibilità, dopo essere stato perdonato e perdonato, hai bruciato ogni chance di essere sereno, tu, TU, hai vissuto felice e contento per degli anni! Tu! Che non meritavi nulla di più dei Centri di Rieducazione, tu che hai osato denunciare Mar’i, abbandonare gli Infinity, tu che ti sei scopato la moglie di Allan, che non ci sei mai stato e che- ARGH, MUORI! - urla, alla fine, mentre il povero ragazzo si è fatto piccolo piccolo.
Poi però Ibn ribatte.
- Me l’avete lasciato fare.
E Simona scoppia a piangere (di nuovo).
- Non ne usciremo facilmente. - sospira Linda.
- E comunque... - inizia di nuovo Ibn, la voce un po’ più forte, come se avesse ritrovato parte del suo coraggio. - Io non sono un... ragazzo facile. Mi avete fatto andare a letto con metà dei personaggi! - Rivolge uno sguardo di rimprovero a Linda in particolare e riprende: - Voglio dire... dicevi che l’Ibn/Mar’i era il tuo OTP, ma c’è ancora gente con cui mi shippi senza avere il coraggio di dirlo in giro! - Lancia una rapida occhiata mezza disgustata verso Lena Luthor prima e Leonor Wilson poi.
- ...’sto bastardo, - sibila Linda tra sé, guardandosi intorno come se fosse stata scoperta. - E io che lo difendo anche, - continua rivolta a Simona.
- L’unico uomo etero che può lamentarsi di scopare con delle donne fighe è Ibn, - ribatte l’altra in risposta, scuotendo la testa sconsolata. Poi occhieggia verso Allan: - ...va beh, “etero”.
- Eh, “etero”, - le fa eco Linda, guardando invece verso Damian.
- ... - commenta Ibn, cercando un varco nella folla per sparire rapidamente, prima che le due decidano di rivolgergli imbarazzanti domande sulla sua sessualità.
- Scusate! - Richard attira nuovamente l’attenzione su di sé, sbracciandosi. - Guardate che io non avevo mica finito. Non sono qui solo per offrirmi di rallegrare le vostre tristi vite sessuali.
Simona si passa una mano sugli occhi, già intuendo cosa succederà. Linda fa spallucce, incrociando le braccia e mettendosi comoda: tanto, pensa, anche quello è colpa della sua collega.
- Nina. - riprende Richard e, nominandola, tira verso di sé la ragazza tenendola per mano. Nina stringe un bimbo urlante tra le braccia e, - Io. - gli fa eco.
- Ma... ma...! - comincia Simona, - Richard Junior cresce felice! Ha un padre che l’ama! Si fidanza con Hope! - snocciola rapidamente, resistendo alla tentazione di buttarsi nuovamente in ginocchio e mettersi a piangere.
- Si fidanza con Hope, sì, - la rimbecca Nina. - Che poi muore.
- DETTAGLI! - interviene Linda, saltando su dalla sedia. - Lo diceva anche Jimbo, è una delle parti più... -
- ...E comunque io sono davvero un buon padre, - interviene Anybody, che, per l’occasione, ha assunto l’aspetto di Richard Tyler.
- E io sono davvero una buona fidanzata, - si aggiunge anche Hope. Fa una pausa: - Che poi muore.
- Hope! - esclama Leonard, avanzando nella folla per affiancarsi alla ragazza. - Diglielo a queste due che ti hanno dato una vita del cazzo, diglielo!
- Eh, e chi è che l’ha sottoposta ad esperimenti da quando è stata creata? - ribatte Simona, fulminando lo scienziato con uno sguardo. Leonard indietreggia di qualche passo, incassandosi nelle spalle.
- Se se, e adesso sarebbe colpa sua? - Una ragazza bionda si fa avanti, spintonando gli altri personaggi che le ostruiscono il passaggio, Richard e Nina compresi. - Ricordate che ci siamo lasciati per colpa di quella lì, - continua, indicando Lena con un gesto stizzito del capo.
Simona e Linda si guardano per un momento, perplesse.
- Ma questa chi è? - chiede Linda.
- Mah, tu lo sai? Io no.
- Sono Emily Nigma, imbranate! - replica quella, mettendo le mani sui fianchi.
- Ahhh! - esclamano entrambe. - E che hai da lamentarti?
- Non lo so, a parte il fatto che vengono nominata ogni morte di Papa? Che metto su uno studio privato e basta?
- Mi spiace farglielo notare, signorina. - interviene un uomo con una maschera, avanzando: - Ma temo che sia una delle poche fortunate.
- Io gli salto addosso.
- Linda, stai buona. Abbiamo detto che li violentiamo dopo.
- Eh? - fa Allan.
L’uomo si avvicina alle due, mentre Emily lo lascia passare, un po’ incuriosita.
- Avrei un paio di reclami. Ad esempio, mi piacerebbe riavere indietro la mia faccia e la mia vita.
Linda scoppia a piangere.
- Senti, - la difende Simona: - Lo sapevi che essere amico di Lena comportava delle conseguenze. Delle pesanti conseguenze. E comunque, se non fosse stato per Linda, a quest’ora saresti ancora sotto terra!
- Se non fosse stato per Linda, a quest’ora avrei ancora la mia faccia...
- Ma tutti a noi i personaggi ingrati?! Dico, diventi il capo dell’Injustice...
- Dopo aver perso la mia migliore amica.
- ... ti abbiamo dato un bravo uomo con cui scopare felicemente per il resto della tua vita... - ringhia Simona.
- Che poi muore.
- MAI CONTENTI! MAI-CONTENTI! Basta, io ti ammazzo nel prossimo arc.
- Noooo! - geme Linda.
- Li ammazziamo tutti, facciamo esplodere un paio di bombe atomiche e bon.
- Per lo meno evitiamo le torture dei Centri!
- DOPO i Centri.
- E la seconda Crisi!
- DOPO la seconda Crisi.
- Ohi, mi sa che questo Centro Reclami è una fregatura!
- Però anch’io avrei qualcosa da dire. - parla Jim.
- ...scopi poco, Jimbo, lo so, - annuisce Linda comprensiva. - Ma ricordati di chi sei figlio.
- Non era esattamente questo che intendevo.
D’improvviso il soffito della stanza si riempie di nuvole e un tuono risuona forte nell’aria. - Voleva dire, - interviene Josh Mardon, - che non apprezziamo affatto ciò che avete combinato al nostro gruppo.
I suoi occhi brillano di piccoli fulmini e Linda e Simona si stringono sulle rispettive sedie.
- Era necessario per il plot! - tenta la prima.
- La vostra maturazione! Volete mettere? Eravate in una situazione di stallo e...
Un tuono più forte del precedente la interrompe di nuovo. - Ma io Helena l’amavo! - si lamenta Josh.
- E anche io l’amavo! - si aggiunge Jim.
Tutti si voltano verso Thomas: - Ehi, io non l’amavo.
Simona sospira. - Helena, di grazia, almeno tu... porta un po’ di sale in zucca a questa gente.
La ragazza scrolla le spalle e incrocia le braccia al petto. - No no, non cercate il mio appoggio, - ribatte. - Ero libera e felice, mentre poi per colpa vostra Mar’i mi dà della puttana!
- E avrei anche ragione! - si sente replicare.
Linda sospira. - Josh! - chiama, - Tu non avresti proprio niente di cui lamentarti. Gli Outsiders sono adorabili e metti su una bellissima famiglia.
- ...Ma non vedrò più Jim in vita mia, se non per augurargli morte e maledizione! - si lamenta quello, imbronciandosi più del dovuto. Jimbo, d’altro canto, mette su la medesima espressione.
Linda si illumina. - Ragazzi... - li fissa e sorride. - C’è per caso qualcosa che vorreste dirci?
Josh sgrana gli occhi, lancia uno sguardo all’altro ragazzo, arrossisce e scompare. Jim si affossa dietro lo schermo del computer.
Linda continua a sorridere.
- Sì, ma... - Una voce flebile si alza dalla marmaglia di gente, che si sposta per scoprire un ragazzo secco e triste. - Tutti voi avete poco da lamentarvi, almeno nel Lovvoverse ci avete vissuto. Io resto in giro per un paio d’anni e... quando compaio sono anche già morto.
A Simona basta sentire quelle parole per scoppiare a piangere (di nuovo e di nuovo, sì) e farsi piccola piccola sulla sedia. Linda si raddrizza; “qui si mette male,” pensa e, dando una gomitata all’amica per farla riprendere, sbotta: - Ma passi tutto il tempo a piangere?
- Sono del cancro! - ribatte lei, tra i singhiozzi.
- Il gruppo di Jim se la passa bene, in confronto a noi. - Ad avvicinarsi sono i Teen Titans, con Brian davanti a tutti.
- Lanterna Nera, eh?
- Tutti i team di Titans hanno avuto un traditore! - si difende Linda.
- Che poi muore. Ucciso dai propri compagni.
- Non avevano altra scelta!
- No, infatti. Voi non gliene avete data.
- Ma dico, siete stati felici nel periodo dei Teen Titans, sì?
- Certo. - afferma Lily, avanzando: - Per i primi anni. Poi dal 2020 vi siete accanite su di noi e ci avete fatto passare l’impossibile.
- Senti, Lily, tu hai ben poco di cui lamentarti, ti sei subito trovata l’uomo giusto e...
- UN CORNO! Ero felice nei Titans! Eravamo una famiglia! E voi li avete distrutti. - Fa passare un po’ di tempo, poi aggiunge: - E comunque, chi ve lo dice che non avrei preferito Stella?
- EHI! - urla Zachary.
- Per non parlare di mio padre. - Cambia improvvisamente argomento: - Tutta quella storia su Neron è tremenda.
- Nel canon è andato anche peggio! Siamo state buone e fluff, te lo abbiamo restituito dopo cinque anni!
- Dopo avermi tolto sia la madre che il padre.
- E non sei nemmeno l’unica. - fa Sylar: - Nonostante tu sia una delle favorite. Io invece sono schifato di default. Questo, - mostra il suo braccio meccanico: - E’ l’ultimo regalo della mammina cara. Per non parlare del fatto che mio padre voleva farmi diventare uno sportivo...
- Non c’è niente di male nel sognare per i propri figli... e comunque medico di corte a Markovia! Non è poi così orrendo!
- Considerando l’infanzia di merda...!
- Il mio migliore amico muore. - sbuffa Slade.
- Dovremo fondare un club: Bring Back Allan Wilson!
- E Brian Locke.
- E Conner Kent.
- ABBIAMO CAPITO!
- Ne dubito. - fa Brion.
- Sentite, niente di quello che abbiamo fatto è stato inutilmente crudele. Siete d’accordo su questo punto? - domanda Simona, speranzosa.
I personaggi confabulano per qualche minuto, poi si leva forte e chiara la risposta: - NO!
- Non se ne esce. - sospira Linda.
- E no che non se ne esce, mie care! - Iris West scarta rapidamente i Titans e, trascinandosi dietro Lian e Jai, si piazza davanti alle lovve. - Credevate che me ne sarei stata zitta?
Simona si preme una mano sugli occhi, Linda abbassa la testa. Iris continua imperterrita: - Questi mocciosi dei Titans non hanno fatto altro che lamentarsi, ma noi? Voglio dire, io passo per una sciacquetta superficialotta per gran parte della mia vita e, come se non bastasse, mi affibbiate Richard!
Linda rialza la testa di scatto: - Ma tu ami Richard! - replica, sconvolta.
- Sì, e Leonor ama Brion.
Le lovve la fissano senza capire, così la ragazza leva gli occhi al cielo e riprende: - Richard ama Nina. E voi lo sapete! - Occhieggia Simona in particolare. - Ma! Me l’avete affibbiato lo stesso. Cosa me ne faccio di un velocista sintetico innamorato di un’altra? Potevate darmi Max subito, no? E invece, il divorzio!
Simona e Linda continuano a guardarla sconvolte, incapaci di spiccicare parola. Iris leva di nuovo gli occhi al cielo e si gira si gira verso Lian, facendole cenno con la mano di parlare.
- Beh... - comincia lei, passandosi una mano tra i capelli. - Non è molto bello quello che mi avete fatto passare. Cioè, ho beccato Cerdian e Robert a fare sesso, mi sono scopata Ibn il ragazzo della mia migliore amica, ho litigato con Mar’i... Avrei davvero preferito qualcosa di meglio.
- Oh, ingrata! - sbotta Linda, guardandola male e puntandole un dito contro. - Scopare Ibn ti è piaciuto, ammettilo!
Lian fa per parlare, ma Jai interviene per primo: - Non è piaciuto a me, però! - Si interrompe e, dopo aver occhieggiato rapidamente verso l’altra ragazza aggiunge: - Sono abbastanza contento di come va a finire, comunque.
- Ecco, vedi... - comincia Simona, ma Jai parla ancora: - Lo sarei appena un po’ di più se qualche ora fa non aveste deciso che deve venirmi il cancro.
- ... - commenta Simona.
- No, frena un secondo, guarda che quella è stata una scelta obbligata! Dovevamo bilanciare tutto quel fluff melenso che è stata la tua vita negli ultimi anni.
- Ecco, sì, come dice Linda!
- Voi bilanciate con il cancro?
- Segna: questo lo ammazziamo nella seconda Crisi...
- YEAH! - fa Lena.
- E riguardo me? - Katy Chase, in prima fila, le fissa.
- O me. - le fa eco Ramsey. Dietro di loro, gli Outsiders.
- Ma questa cosa di ribellarsi in gruppo? Chi diavolo gliel’ha insegnata?
- Non guardare me...
- Faccio la puttana! - esclama Katy. - Io e mio cugino lavoriamo per strada!
- New York è un luogo difficile in cui vivere!
- E poi, - aggiungere Simona: - Siete dei luridi Chase, non dico peggio dei Guli, ma nella top ten ci siete.
Linda la osserva malissimo.
- Oh, senti, ma non c’è nessuno che ti stia un po’ antipatico?!
- No. Io sono la sorella buona.
- Tsk.
- Ma ci state ascoltando? - sbotta Ramsey, esasperato - Io sono stato sbattuto in prigione per un crimine che non ho commesso!
- Se non fossi finito in prigione, non ti saresti messo con Danielle. Né con Susan. O con Mark. - gli fa notare Linda.
- La prigione mi sta bene.
Stella si avvicina alle due: - Io non riesco a scoparmi Lily!
- Già, che tragedia.
- Infatti! - si sente Lily. - Oh, amore, lo sai che ti amo, ma che ci posso fare se tua sorella mi fa sesso?
- Sei proprio figlia di tua madre. - Si lamenta Zachary, ma gli passa appena Lily gli bacia la guancia.
- Guardate che in confronto a tutta la merda che abbiamo attraversato noi, - comincia Richard: - voi Outsiders non avete nulla di cui lamentarvi!
- Eccerto, siamo un gruppo nuovo! - replica Katy: - Sai quante se ne inventeranno nei prossimi mesi!
- Sono tutte calunnie, - dichiara Linda, agitando una mano in aria.
- Ma non dovete proprio preoccuparvi, non ci sarà nessun gruppo di Outsiders, vi ammazziamo tutti dopo la Seconda Crisi.
- YEAH! - replica Lena, mentre l’Injustice si riunisce per festeggiare.
Poi accade un miracolo. La porta si apre.
Ad aprirla è una ragazzina dai capelli neri e un cappello da strega. - Oh, scusate, ho sbagliato verse. - fa, mentre tutti la fissano.
E sebbene la stanza sia piena di super-eroi e super-villain, nessuno è super-disperato quanto il Duo di Picche, che si fionda letteralmente alla velocità di Mach4 verso la porta lasciata socchiusa. Dietro sentono delle urla e qualcuno cerca di afferrar loro le caviglie ma, miracolosamente, riescono a finire dall’altra parte.
Per terra, sfinite, Simona sbotta: - Il centro reclami è stato una stronzata! Linda, come ti è venuto in mente?!
Linda le lancia un’occhiata omicida: - Guarda che è stata un’idea tua. - Le due si rialzano, spolverandosi i vestiti, e solo quando alzano gli occhi si rendono conto di dove sono.
Elphie le guarda stranita, Levy e Kit sono sedute su due sedie poco distanti, con un Black Hole al guinzaglio che si sta mangiucchiando Superman, e gran parte dei personaggi DC e Marvel. L’atmosfera è festosa e allegra e una ragazza bionda che riconosco come Grace va loro incontro con dei biscotti su un vassoio.
- Ehi, guarda chi si vede! - le saluta Kit.
- ...
- ...
- Marveliane! Non hanno senso dell’angst! - sbotta Linda, prendendo uno dei biscotti e andando a mettersi comoda; Simona annuisce e la imita.
Note: Ma Jimbo che fa il nerd?! XDD
-
earth_618 appartiene a Levy e Kit, ovviamente, e lo abbiamo usato senza chiedere nulla!!! Se volete denunciarci sapete dove trovarci .__.
- I nostri personaggi non ci odiano così tanto! *_* Forse.
- Levy e Kit appartengono a noi a loro stesse ancora per poco