Titolo: When do you think it will all become clear?
Fandom: DC Comics
LovvoverseBeta:
cialy_girlPersonaggi:
Robert Long,
Cerdian,
Lian Harper (compaiono anche Mar'i, Jai e Iris)
Rating: PG16
Avvisi: Linguaggio colorito, slash, fluff
Parole: 959 (works)
Prompt: Cerdian/Robert «Tu e Jai siete amici. Io e te? Siamo qualcos’altro.» @ GdL
Note: Titolo da The Fear - Lily Allen
- L'ho scritta tre miliardi di anni fa ò_ò
Disclaimer: Non ci guadagno, non mi appartengono, mi diverto.
Quando Lian si dichiara, con un’espressione davvero adorabile e gli occhi luccicanti, Robert non sa cosa dirle. Avverte solo una strana sensazione di fastidio - come se i sentimenti della ragazza non avessero diritto di esistere, come se lei gli stesse facendo chissà quale torto - che si affretta a nascondere e a cercare di eliminare definitivamente. Sorride, la incoraggia, promette di sostenerla quando vorrà parlare con il diretto interessato - ovvero Cerdian. Ma quell’emozione resiste, incurante della parte razionale che pretende fedeltà all’amicizia con Lian, trasformando di giorno in giorno il carattere di Robert: da ragazzo definito dolce-tranquillo-sereno diventa irascibile e poco propenso alla comunicazione.
Cerdian lo fissa come se fosse un patetico coglione - glielo dice pure chiaramente: alla domanda di Robert, “Che hai da guardare?”, risponde: “Sei un patetico coglione.” -, il ragazzo, d’altra parte, è sempre stato molto famoso per la sua sincerità mista ad una buona dose di bastardaggine.
Forse più per la sua bastardaggine.
Comunque Robert non ha la minima voglia di psicoanalizzare l’amico cercando una motivazione a quell’insulto, quindi scrolla le spalle, mormora un “Fottiti.” e torna alla sua depressione. Cerdian aggrotta le sopracciglia, ma alla fine distoglie lo sguardo, concentrandosi sul racconto di Mary - che se la sta tirando per l’ennesimo caso risolto egregiamente dai pipistrelli, ricevendo un paio di insulti e prese in giro dal gruppo (se c’è una cosa che Lian, Iris e Jai amano fare, è proprio sputtanare Mary, anche perché lei sa come rispondere, e il tutto prende una piega scherzosa).
Quando i ragazzi si dividono per tornare a casa, è Cerdian ad avvicinarsi a lui e a ordinargli: “Andiamo al mare.”
Robert vorrebbe rispondere che è stanco e che vuole solo andare a dormire, ma non fa nulla di questo. Segue Cerdian, senza dire una parola.
Non ci sono andati, al mare. Si trovano in un motel che dà sul mare (“Dì ai tuoi che dormi da me, Rob.”) e la motivazione gli sfugge, fin quando non si ritrova con il corpo di Cerdian a cavalcioni sopra di lui, che gli toglie la maglietta con un gesto secco e comincia a slacciare la cintura.
«Cosa… Cerdian, cosa cazzo…»
«Secondo te?» è la tranquillissima replica di Tempest, detta con i visi troppo vicini e con le mani che scivolano nei posti sbagliati.
«Ma noi… siamo… siamo solo amici.» prova a dire Robert, cercando di riportare tutto alla normalità, alla realtà dei fatti. Probabilmente quello che sta vivendo è un semplice sogno erotico perché, davvero, i ragazzi eterosessuali - o con una minima dose di coscienza, considerando che la sua migliore amica è innamorata del tipo che sta cercando di violentarlo senza che lui opponga una benché minima resistenza - non fanno queste cose.
Cerdian ride, una breve e snervante risata, ripetendo le parole “Patetico coglione,” - così Robert scoprì che, in quanto a romanticismo, Tempest lascia molto a desiderare - e continuando con: «Tu e Jai siete amici. Io e te? Siamo qualcos’altro.»
Quel “qualcos’altro” detto da Cerdian, con quel tono e con quell’espressione, ha un che di erotico e di meraviglioso - sembra una promessa, un regalo, un’utopia realizzata. Se avesse pronunciato una parola diversa, forse Robert sarebbe riuscito a rifiutarlo, forse sarebbe riuscito ad evitare il disastro che tutto quello avrebbe sicuramente causato.
Ma c’è la tentazione di quel “qualcos’altro”, il voler scoprire cosa sia, cosa comporti e quanta felicità può ricavarne, ed è semplicemente troppo forte. Cerdian lo bacia e Robert ricambia immediatamente, cominciando a spogliarlo con foga.
Cerdian è bellissimo quando dorme. È una cosa che lo sconcerta davvero, non capisce da dove sbuchi fuori quella bellezza, né come sia possibile che esista qualcuno così. Non gli piace come cosa, e non gli piace avere di questi pensieri. Non è una questione di omofobia, ma è la consapevolezza di essere innamorato perso a spaventarlo.
Cerdian apre lentamente gli occhi, con un mugolio infastidito, sibilando qualcosa tipo “Maledetto sole.”
Appena nota lo sguardo di Robert si alza sui gomiti “Che c’è?” chiede. I capelli così scompigliati e il lenzuolo che gli scivola sulle anche lo rendono ancora più stupendo di quanto non gli sembrasse prima. Ma cazzo, quello è solo un ragazzo nudo come un verme, assonnato, e spettinato.
«Niente,» replica, veloce, la gola secca: «Perché?»
Cerdian lo guarda male per qualche secondo, poi lo eleva a “Patetico coglione imbecille” (fanno bene le donne a lamentarsi, il romanticismo è morto e defunto) e si sdraia di nuovo sul letto, dandogli le spalle. Si volta e torna a guardarlo male quando Roberto lo informa: «Lian ha una cotta per te.»
«Sei scemo?»
Non ha premeditato la cosa, lo ha semplicemente detto senza pensare, le sue labbra hanno fatto tutto da sole - come durante la notte appena passata.
«Me lo ha confessato una settimana fa…» dice, a mo’ di scusa: «E io non avrei dovuto dirtelo ma… uhm.»
«Quella ragazza mi tratta di merda.» gli ricorda, seccato e incredulo.
«È il suo modo di fare.»
«…razza di stupida.» e si sdraia nuovamente dall’altro lato del letto, mentre Robert si ribella sgridandolo e dicendogli di non offenderla così.
Dopo qualche attimo di silenzio, Robert ricomincia a parlare.
«Allora?»
«Allora cosa?»
«Lian.» gli si avvicina piano, intimorito. «A lei piaci.»
Con gli occhi chiusi, Cerdian sorride: «Geloso?»
«No!» ma lo dice con troppa fretta e troppa foga, e dopo un momento di pausa se ne esce con un: «Sì?»
«Uhm, mi dispiace per lei, ma sono impegnato. Se chiederà di più, risponderò che la persona in questione è un patetico coglione imbecille.»
La bellezza di Cerdian è innaturale, sì. Quasi quanto la sua bastardaggine. E il suo senso del romanticismo fa seriamente schifo.
Ma a dire il vero, a Robert, del romanticismo, non gliene frega niente.