Titolo: It's so hard to find you
Fandom: DC Comics
Beta:
Izzie, mia mogliera
Personaggi: Roy Harper (nominati: Dick Grayson, Donna Troy, Wally West, Garth, Lian Harper, Ollie Queen).
Rating: PG14
Parole: 434 (W)
Prompt:
Roy Harper -
Comics Tabs04.
Friendship -
dcu_freeforall.
Note: Titolo da Losing my mind dei Maroon 5
- Perdonere e truama. Sono stati due errori presenti nella fanfic. Capite perchè santifico le mie beta?
Disclaimer: Non mi appartengono, non ci guadagno, mi diverto.
A Roy non piacciono i cambiamenti improvvisi; per quanto possa sembrare strano è una persona abitudinaria che ama vedere ogni cosa al suo posto, senza intoppi. Non gli piace nemmeno mollare la presa: una volta che si lega, fa fatica a lasciare qualunque situazione. Essere abbandonato all’improvviso risulta quasi un trauma, per lui - particolarmente difficile da superare, tra l’altro.
Ci è passato a causa di Ollie, ma perdonare gli altri è abbastanza semplice, perdonare se stesso non gli è mai riuscito davvero.
Ha sempre imputato a queste sue attitudini - l’essere abitudinario, il perdono facile - i motivi principali per cui si trascina ancora dietro amici come Dick, Wally o Garth - non sempre una birra basta per giustificare quei rapporti -, mentre con Donna è una cosa leggermente diversa - con lei si tratta sempre di una cosa leggermente diversa.
Non sono esattamente gente che si è scelto: se li è ritrovati sul proprio cammino, mentre pensava solo alla destinazione e a come arrivarci il più in fretta possibile. Poi li ha incontrati e le cose hanno preso una piega diversa.
Non è mai stata causa loro se ha cambiato più e più volte direzione o obbiettivi, eppure sono sempre riusciti ad essere lì quando più serviva, per dare una pacca sulla spalla o un consiglio, per ricordargli quanto sia fortunato a camminare ancora su questa terra e ad avere una splendida figlia, circondato da persone che si ostinano a volergli ancora bene.
La cosa triste è quando sono loro ad avere bisogno, il fatto di non riuscire mai a ricambiare quell’affetto che i quattro riescono a mostrargli, sentirsi inadeguato davanti al loro dolore, incapace di alleviarlo.
Gli capita di pensare, nelle brutte serate (gli capitava ancora più spesso nel brutto periodo), che forse sono loro ad essere troppo abitudinari, che sono incapaci di scrollarsi di dosso i loro fantasmi e i loro demoni.
(Ma si è ripromesso che, anche stando con le mani in mano, si sarebbe fatto avanti ad ogni costo, pur di non abbandonarli, pur di dimostrare di meritarli almeno un po’).