Titolo: It used to be a childish war game
Fandom: Green Arrow
Beta-Reader:
levyrasputinPersonaggi: Mia Dearden, Roy Harper, Lian Harper
Rating: PG
Avvertimenti: accenni vaghissimi alla prostituziione) sfruttamento del lavoro da parte di Roy XD
Conteggio parole: 634 (FDP)
Riassunto:
« Le fai vedere un po’ di cartoni animati, un gioco di società e poi la metti a letto, insomma, una passeggiata. »
Challenge:
Divano!Challenge @
faechan Note:
* pubblico dopo una vita, ma l'ho scritta almeno due settimane fa ^^' ed è una reaction!fic in piena regola XD
* hint per il titolo suggerito dal marito <3 Levy
Mia gira intorno al tavolo, come un animale intento a studiare la propria preda, afferra un pezzo di pane e lo addenta, dubbiosa.
« Dammi anche solo un buon motivo per farlo. » Roy la scruta a sua volta, cerca di capire le sue vere intenzioni, come in un duello.
« Perché Lian è un adorabile piccolo mostro. » Ma la sua risposta non sembra affatto convincere Mia e Roy si affretta a precisare. « E perché sono disposto a pagarti cinque dollari l’ora per dare un occhio a tua nipote. »
Lian intanto fa capolino dalla testiera del divano, li guarda, evidentemente divertita dalla prospettiva di passare una serata con la zia piuttosto che con una qualsiasi delle sue babysitter.
« Cinque dollari?!? » Esclama Mia, interdetta dalla proposta del fratellastro. « Accidenti Roy, guadagnavo di più con le sveltine nei vicoli e facevo sicuramente meno fatica! »
« Sette! » Rilancia prontamente l’altro. « Ed è la mia ultima offerta. Le fai vedere un po’ di cartoni animati, un gioco di società e poi la metti a letto, insomma, una passeggiata. » Mia arriccia il naso, guarda la testolina bruna di Lian che li spia, pretendendo di non essere vista, da dietro al divano e pensa che, dopotutto, una bambina non può essere così ingestibile.
« Venduta. » Afferma. « Ma ricordati che mi devi un favore. » Roy la raggiunge sull’altro lato del tavolo e le schiocca un bacio rumoroso sulla guancia.
« Lo sai che sei la mia preferita. » Mia in tutta risposta gli assesta un’allegra pacca sul fondoschiena prima che Roy si defili, velocissimo, per prevenire qualsiasi tipo di ripensamento della ragazza.
« Quando fa comodo a te Harper, solo quando fa comodo a te. »
Mia gira lo sguardo verso il divano dal quale Lian sorvegliava la situazione da bravo vigilante con i denti da latte e dietro al quale è ancora strategicamente nascosta.
« Tana per Lian dietro al divano. » Lei, sentendosi scoperta, tira fuori la testolina scura ridendo, sapeva di non aver scelto un nascondiglio molto sicuro, dopotutto. « Allora mostriciattolo, vuoi guardare i cartoni animati o facciamo qualche gioco di società? »
Lian la osserva scettica, quella è la tipica frase con la quale ognuna delle sue babysitter comincia la serata di lavoro, la frase alla quale - suo padre glielo ha spiegato più di una volta - deve rispondere in modo sensato, come farebbe una bambina della sua età, scegliendo tra una partita a Uno, Monopoli o qualche cartone animato trasmesso fuori dalla fascia protetta, ma fortunatamente per Lian, Mia non è affatto una normale babysitter e lei ha tutte le migliori intenzioni di approfittarsi della situazione.
« Giochiamo! » Dichiara con enfasi saltando in piedi sui cuscini del divano e facendo già presagire a Mia quanto quella notte sarà lunga. Sospira, indecisa se domandarglielo o meno, ma Lian è bravissima a mettere i suoi babysitter con le spalle al muro.
« A cosa giochiamo? » La bambina non aspettava, chiaramente, altro e comincia a saltare entusiasta tra i cuscini del divano sopra il quale si era arrampicata afferrandone un paio e cominciando a sbatterli l’uno contro l’altro, impaziente di cominciare il suo gioco.
« Facciamo che io sono i Titans e tu sei il cattivo. » Mia alza gli occhi al cielo, ma prima che riesca a formulare un qualsiasi pensiero si ritrova un guanciale celeste appiccicato sulla faccia. « Dai Mia, che cattivo sei? Che cattivo sei? »
Sicuramente non può bluffare perché senza ombra di dubbio Lian li conosce tutti a memoria i nemici dei Titans e, altrettanto sicuramente, deve prepararsi ad una micidiale e massacrante guerra sul divano.
« …mi pagavano meglio e mi stancavo sicuramente meno. » Mormora tra se e se afferrando il cuscino che Lian le ha appena lanciato, apprestandosi a calarsi nella parte di uno qualsiasi degli avversari dei Titans.
Insomma, una passeggiata.