Bacio negato

Feb 10, 2013 08:58

Titolo: Bacio negato
Rating: Rosso
Genere: Erotico, Introspettivo, Sentimentale
Personaggi: Ludwig (Germania)
Wordcount: 667 (fiumidiparole)
Prompt: "Ti prego, solo un bacio!" per il p0rn fest #6 @ fanfic_italia + Self per la Missione 2 della terza settimana del COW-T 3 @ maridichallenge
Note: Lemon, Self!love, Yaoi
«Ti prego, solo un bacio!».
Germania si sentiva un vero idiota. Aveva accettato di uscire con Italia - una specie di appuntamento romantico - e, alla fine, quando stavano per salutarsi e l'italiano gli aveva chiesto un bacio, lui si era rifiutato.

«Ti prego, solo un bacio!».
Germania si sentiva un vero idiota. Aveva accettato di uscire con Italia - una specie di appuntamento romantico - e, alla fine, quando stavano per salutarsi e l'italiano gli aveva chiesto un bacio, lui si era rifiutato.
L'espressione delusa di Feliciano continuava a balenargli alla memoria, facendolo sentire ancor più idiota di quanto già non si sentisse. Gli aveva negato quel bacio semplicemente perché si vergognava di darglielo in un luogo pubblico - per quanto il Vargas si fosse impegnato a trovare un posto appartato dove nessuno potesse dir niente vedendo due maschi baciarsi.
Al tedesco dispiaceva moltissimo quel rifiuto, dato che adesso che era a casa lo voleva anche lui quel bacio.
Sdraiato supino sul letto con la camicia bianca sfilata dai pantaloni e i capelli spettinati come se si fosse appena svegliato, Ludwig si stava consumando nel rimorso per quel che non aveva fatto: voleva Veneziano lì con lui in quel momento per dimostrargli che non gli aveva detto di no perché non lo amava più. Avrebbe voluto mostrargli tutto l'affetto che provava nei suoi confronti e lì, al sicuro tra le mura di casa, dove occhi indiscreti non avrebbero potuto veder niente, avrebbe potuto farlo con comodo e nel modo che riteneva più opportuno.
Il tedesco chiuse gli occhi e respirò profondamente. Non riusciva a smettere di pensare all'italiano, per quanto intensamente ci stesse provando. Era la prima volta che gli succedeva una cosa del genere e non sapeva quanto ciò fosse negativo o positivo.
Con mano tremante scese ai propri pantaloni, li aprì e s'intrufolò in essi. Si vedeva palesemente dai suoi movimenti che stava esitando, nonostante quella fosse la sua zona erogena e non quella di un'altra persona.
Si toccò il pene incerto, poi lo afferrò con un po' più di decisione. Non era avvezzo a masturbarsi. Non lo faceva praticamente mai. Solitamente andava dritto al sodo quando faceva l'amore con Italia, non si fermava molto sui preliminari - e, quelle poche volte che lo faceva, lasciava che fosse il suo partner a divertirsi con la sua erezione.
Adesso, a quanto pareva, era arrivato il momento di fare un po' di pratica per conto proprio. Forse sarebbe stato utile per fargli dimenticare i suoi sensi di colpa.
Germania iniziò a muovere la mano e inizialmente il piacere fu veramente poco, oltre al fatto che, con ogni probabilità, aveva sbagliato presa, poiché saltuariamente si dava dei pizzicotti alla pelle.
Modificò la posizione della mano e stavolta funzionò: lentamente ma con progredire costante il piacere cominciò ad aumentare.
Il suo viso era paonazzo in parte a causa dell'imbarazzo che provava per quello che stava facendo, in parte perché stava godendo per quel che si stava facendo.
Il suo pene si indurì abbastanza in fretta tra le sue dita. Tese le gambe, allargando le cosce per potersi muovere con più agio.
Il ritmo si fece più intenso. Ludwig stava sudando e si mordeva il labbro inferiore con forza per impedirsi di gemere.
Desiderava Italia in quel momento, il suo corpo caldo a contatto con il proprio e le sue carezze sulla pelle bollente. Tutto ciò non faceva altro che acuire la sua eccitazione.
Iniziò a sbuffare dopo qualche minuto, gli occhi chiusi e le guance rosse come fuochi. Non si lasciò sfuggire nemmeno un gridolino finché non giunse in prossimità dell'orgasmo. A quel punto non riuscì a reprimere più gli ansiti ed iniziò a chiamare a mezza voce Italia.
Quando venne inarcò all'indietro la schiena e puntò i piedi sul materasso piegando le gambe, gemendo con voce roca, beato.
Si sporcò abbondantemente di sperma sia la mano sia le mutande. Il bagnato lo avvertì distintamente.
Si rilassò di colpo con un sospiro, rimanendo disteso supino sul materasso con gli occhi chiusi.
Adesso si sentiva molto più rilassato, nonostante volesse ancora avere lì con sé Italia.
«Non avrei dovuto dirgli di no...» borbottò a mezza voce, profondamente pentito.
Si mise seduto sorreggendosi con le braccia, spostandosi verso il margine del letto: doveva farsi una doccia fresca. Non poteva andare a dormire sporco di sperma.
E poi, forse, avrebbe fatto una telefonata ad Italia.

fandom: axis powers hetalia, rating: nsfw, pairing: germania/nord italia

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