[INCEPTION\MERLIN] This is what I'm - Pink dream
TITOLO: This is what I’m
FANDOM: Merlin
PERSONAGGI: Arthur Pendragon
BETA: nike158
PROMPT: Re a it100 per la challenge: special #8
RATING: PG
WORDS: 112 W
DISCLAIMER: Arthur non è mio, ma della BBC e niente di quanto segue è scritto a scopo di lucro.
SIGNIFICATO: monarca, sovrano di uno Stato retto a monarchia/persona che eccelle in qualche attività.
NOTE: è spoiler per la 3.02 di Merlin. Credo XD
Sei nato e sei stato cresciuto appositamente in virtù di questo momento ed ora, mentre ti siedi al posto che è sempre stato di tuo padre, il momento è arrivato.
Adesso, sei tu il Re.
Sai esattamente come agire, hai già preso la tua decisione e sei pronto ad affrontarne le conseguenze. Farai tutto il necessario per salvare Camelot ed i tuoi sudditi perché questo è il tuo compito, è una tua responsabilità. Quindi, mentre comunichi i tuoi ordini alla Corte, tieni lo sguardo fisso davanti a te e non mostri incertezze, anche se quella sedia sembra il posto più scomodo dove ti sia mai seduto.
E’ così che fa un Re.
TITOLO: Pink dream
FANDOM: Inception
PERSONAGGI: Arthur, Eames
BETA: nike158 e l’adorabile sacchan90 l’ha preletta **
PROMPT: rosa a it100 per la challenge: special #8
RATING: PG13
WORDS: 360
SIGNIFICATO: che è color rosa
DISCLAIMER: Arthur ed Eames non mi appartengono ç______ç Viene tutto dalla mente di Nolan. Nessuno mi paga per una singola parola.
NOTE: è la prima fic su Inception. Mi fa abbastanza schifo, diciamo XD Però volevo proprio tanto scrivere qualcosa su loro due. Ah, giusto per dirlo, ho trasferito ad Arthur il mio odio per il rosa XDD
E’ la cosa più brutta che Arthur abbia mai visto.
Non è esattamente ciò a cui dovrebbe pensare in questo momento. Decisamente no, dato che il proprio subconscio ha deciso di scegliere quella particolare situazione da fargli sognare. Non è collegato al PASIV sta volta, si è semplicemente addormentato e si è ritrovato lì. E davvero Arthur dovrebbe farsi qualche domanda sul perché sia in una stanza d’hotel, l’hotel che hanno prenotato a Parigi, in cui c’è anche Eames. Un Eames che lo sta fissando con uno sguardo che non promette niente di buono e che avanza verso di lui con il suo solito sorrisetto ironico sulle labbra. Sì, Arthur dovrebbe davvero fermarsi a considerare cosa il proprio inconscio stia cercando di dirgli, ma tutto quello che riesce a fare è fissare schifato l’orrenda camicia rosa che Eames indossa. Arthur non sapeva nemmeno che una tale tonalità di rosa esistesse e sarebbe restato molto felicemente nella propria ignoranza. E’ qualcosa che le parole non possono descrivere, una sfumatura così accesa da essere disturbante e fare allegramente a botte con la giacca marrone e i pantaloni di un avana che tende al giallo. Neanche ora che sta sognando può impedirsi di storcere la bocca, raccapricciato. Potrebbe dare la colpa al proprio subconscio, se non fosse che il suo subconscio e preciso tanto quanto lui ed Arthur l’ha visto indossare anche di peggio.
Le riflessioni di Arthur sul probabile daltonismo di Eames vengono interrotte nel momento in cui si rende conto che il falsario è, oramai, di fronte a lui e che ha la schiena premuta contro il muro.
Arthur sa cosa sta per succedere, perché la sua mente l’ha immaginato decine di volte. Quando le labbra di Eames premono sulle proprie, Arthur si irrigidisce per un istante. Poi si ricorda che è un sogno, il suo sogno. Qui non deve per forza reprimere quello che prova, controllare ogni dettaglio; qui può assecondare il proprio istinto e rispondere al bacio di Eames.
Qui può strappargli di dosso quell’obbrobrio rosa, come desidera di fare con praticamente ognuna delle sue camice, e ridurlo ad un mucchietto di stoffa dimenticato, mentre lo spinge verso il letto.
FANDOM: Merlin
PERSONAGGI: Arthur Pendragon
BETA: nike158
PROMPT: Re a it100 per la challenge: special #8
RATING: PG
WORDS: 112 W
DISCLAIMER: Arthur non è mio, ma della BBC e niente di quanto segue è scritto a scopo di lucro.
SIGNIFICATO: monarca, sovrano di uno Stato retto a monarchia/persona che eccelle in qualche attività.
NOTE: è spoiler per la 3.02 di Merlin. Credo XD
Sei nato e sei stato cresciuto appositamente in virtù di questo momento ed ora, mentre ti siedi al posto che è sempre stato di tuo padre, il momento è arrivato.
Adesso, sei tu il Re.
Sai esattamente come agire, hai già preso la tua decisione e sei pronto ad affrontarne le conseguenze. Farai tutto il necessario per salvare Camelot ed i tuoi sudditi perché questo è il tuo compito, è una tua responsabilità. Quindi, mentre comunichi i tuoi ordini alla Corte, tieni lo sguardo fisso davanti a te e non mostri incertezze, anche se quella sedia sembra il posto più scomodo dove ti sia mai seduto.
E’ così che fa un Re.
TITOLO: Pink dream
FANDOM: Inception
PERSONAGGI: Arthur, Eames
BETA: nike158 e l’adorabile sacchan90 l’ha preletta **
PROMPT: rosa a it100 per la challenge: special #8
RATING: PG13
WORDS: 360
SIGNIFICATO: che è color rosa
DISCLAIMER: Arthur ed Eames non mi appartengono ç______ç Viene tutto dalla mente di Nolan. Nessuno mi paga per una singola parola.
NOTE: è la prima fic su Inception. Mi fa abbastanza schifo, diciamo XD Però volevo proprio tanto scrivere qualcosa su loro due. Ah, giusto per dirlo, ho trasferito ad Arthur il mio odio per il rosa XDD
E’ la cosa più brutta che Arthur abbia mai visto.
Non è esattamente ciò a cui dovrebbe pensare in questo momento. Decisamente no, dato che il proprio subconscio ha deciso di scegliere quella particolare situazione da fargli sognare. Non è collegato al PASIV sta volta, si è semplicemente addormentato e si è ritrovato lì. E davvero Arthur dovrebbe farsi qualche domanda sul perché sia in una stanza d’hotel, l’hotel che hanno prenotato a Parigi, in cui c’è anche Eames. Un Eames che lo sta fissando con uno sguardo che non promette niente di buono e che avanza verso di lui con il suo solito sorrisetto ironico sulle labbra. Sì, Arthur dovrebbe davvero fermarsi a considerare cosa il proprio inconscio stia cercando di dirgli, ma tutto quello che riesce a fare è fissare schifato l’orrenda camicia rosa che Eames indossa. Arthur non sapeva nemmeno che una tale tonalità di rosa esistesse e sarebbe restato molto felicemente nella propria ignoranza. E’ qualcosa che le parole non possono descrivere, una sfumatura così accesa da essere disturbante e fare allegramente a botte con la giacca marrone e i pantaloni di un avana che tende al giallo. Neanche ora che sta sognando può impedirsi di storcere la bocca, raccapricciato. Potrebbe dare la colpa al proprio subconscio, se non fosse che il suo subconscio e preciso tanto quanto lui ed Arthur l’ha visto indossare anche di peggio.
Le riflessioni di Arthur sul probabile daltonismo di Eames vengono interrotte nel momento in cui si rende conto che il falsario è, oramai, di fronte a lui e che ha la schiena premuta contro il muro.
Arthur sa cosa sta per succedere, perché la sua mente l’ha immaginato decine di volte. Quando le labbra di Eames premono sulle proprie, Arthur si irrigidisce per un istante. Poi si ricorda che è un sogno, il suo sogno. Qui non deve per forza reprimere quello che prova, controllare ogni dettaglio; qui può assecondare il proprio istinto e rispondere al bacio di Eames.
Qui può strappargli di dosso quell’obbrobrio rosa, come desidera di fare con praticamente ognuna delle sue camice, e ridurlo ad un mucchietto di stoffa dimenticato, mentre lo spinge verso il letto.