Titolo: Don't you remember?
Fandom: Attori - Downey Jr./Law
Avvertimenti: One-shot, slash, AU
Genere: Sentimentale, triste
Rating: Verde
Parole: 820
Note: C'ho tipo messo una vita a copiare questa fanfic XDDD #mipesailculo L'avevo inizialmente scritta sul BB e poi non mi è più venuta la voglia di ricopiarla e..bho, ho finito adesso XD Comunque partecipa alla challenge indetta da
rdjudefic_ita con il prompt 'Amnesia'. Vorrei farci una long, ma non so ancora se sarò in grado di portarla avanti e se mi verrà l'ispirazione, per questo non la pubblico su EFP. Comunque il prossimo capitolo sarà sempre per la challenge con il prompt 'Pupazzo', vedrò di darmi una mossa a scrivere e a copiare XD
Eeeeee...ed è tutto :3
Vi auguro buona lettura e BUONE FESTE! <3
A presto :D
But don't you remember?
Don't you remember?
The reason you loved me before...
Di soprassalto mi svegliai.
Mi misi a sedere prendendo respiri profondi per calmare il battito del cuore e il respiro irregolare. Ero in una stanza moderatamente grande, completamente bianca e con luci al neon che mi abbagliavano. Socchiusi gli occhi che ancora dovevano abituarsi a quella luminosità e continuai a guardarmi intorno. Non riconobbi il posto in cui mi trovai e mi sentii spaesato.
Dov'ero?
Perchè ero in quella che sembrava una stanza d'ospedale?
Sussultai quando qualcuno entrò, lo fissai mentre avanzava. Non riconoscevo neanche il suo volto, non mi era famigliare anche se il sorriso che mi rivolgeva era caldo e aveva probabilmente l'intenzione di rassicurarmi. Il suo sguardo era così felice, pieno d'amore, mentre mi guardava...
Sembrava stesse per piangere dalla gioia quando mi vide sveglio, vivo, ma si contenne sorridendo solo più ampiamente. Un sole, ecco cos'era. Illuminava tutto quello che aveva intorno solo sorridendo...
- Jude...- disse dolcemente a bassa voce.
Mi guardai intorno con un'espressione piuttosto stupida, chiedendomi chi fosse questo 'Jude', dato che nessun altro era nella stanza insieme a noi.
Adesso che ci pensavo non sapevo neanche chi fosse lui. Lo guardai un po' confuso e lui ripetè quel nome, però, questa volta, con tono interrogativo:
- Jude?-
- Chi è Jude?- gli chiesi con voce roca per il non utilizzo e un po' impastata dal sonno dal quale mi ero appena risvegliato.
Fu lui adesso a guardarmi confuso:
- Come chi è Jude?! Jude sei tu!- mi rispose aggrottando leggermente la fronte.
- Ah... sono io...- sussurrai.- Jude...-
Jude. Un bel nome... Il... il mio nome.
Era davvero il mio nome?
Perchè non lo ricordavo?
Cos'altro avevo dimenticato?
Per fare un po' di chiarezza continuai con le domande. Mi schiarii la gola, per poi chiedere con ingenuità:
- E tu chi sei?-
Il ragazzo moro davanti a me sgranò i suoi grandi occhi scuri, poi mi rispose:
- Io? Jude, io sono Robert...- esitò prima di aggiungere,- Il tuo ragazzo. Non ti ricordi di me?- mi chiese Robert.
- Scusami... Non mi ricordo di te.- risposi sussurrando, con tono neutro, forse un po' triste.
Potei sentire anch'io il suono di qualcosa che si infrangeva dentro di lui, e mi dispiacque, ma io non riuscivo proprio a ricordare.
Robert...
Lo vedevo vacillare, fragile dopo quella scoperta che aveva probabilmente sconvolto la sua vita. Capii dalla sua espressione che il nostro rapporto doveva essere molto importante. Probabilmente lo amavo, forse era anche l'uomo della mia vita, l'unica persona che sapeva tutti di me, l'uomo a cui avevo donato anima e corpo... dai suoi occhi vedevo che era così... e io l'avevo dimenticato.
Come avevo potuto rimuovere una parte così importante della mia vita? Come avrei potuto andare avanti senza sapere chi ero e chi erano le persone che mi stavano a cuore?
Per questo mi sforzai di ricordare almeno qualche particolare che portasse il suo nome, qualche ricordo in cui era presente il suo volto, qualunque cosa potesse essere collegata a lui. Appena ci provai una fitta alla testa mi colpì facendomi cadere indietro, sul cuscino, senza forze e facendomi chiudere forte gli occhi.
Insopportabile come mille aghi pungenti he trapassavano i miei pensieri, come fuoco bruciava, incendiava la mia mente stanza. Subito lo sentii vicino, sentii la sua voce che chiamava ansiosa il mio nome, sentii la sua mano calda sulla mia e mi sentii al sicuro.
- Jude, Jude!- continuava a chiamarmi.
Mi sforzai ancora e provai ad aprire gli occhi, ma riuscii solo a socchiuderli. Girai il volto verso di lui e lo guardai negli occhi, dopodiché un'altra fitta mi colpì e richiusi gli occhi dolorante. Ogni parte del corpo mi doleva, feci una smorfia quando sentii un'altra fitta violenta.
- Tranquillo, non ti sforzare. Adesso vado a chiamare un'infermiera.- mi rassicurò prima di allontanarsi.
Rimasi con gli occhi chiusi cercando di rilassarmi, aspettando e desiderando, senza un motivo apparente, che lui tornasse. Pochi minuti dopo entrò nella stanza un'infermiera, si avvicinò al letto e al sacchetto della flebo, dicendo:
- Signor Law, non si preoccupi. Adesso la faremo stare meglio.-
Mentre diceva queste parole, iniettava qualcosa, probabilmente un antidolorifico, nella flebo. Mi sentii subito intorpidito e un po' insonnolito, ma il dolore iniziava a placarsi. Mi sforzai di rimanere sveglio per chiedere a Robert che cos'era successo, perchè ero in quel posto, ma non ci riuscii. Sentii solo la sua voce, di nuovo. Di nuovo la sua voce era l'unica cosa che avevo nella mentre, che occupava i miei pensieri.
- Ehi, Jude, non ti preoccupare. Resterò io con te. Tu intanto riposati, dormi.- mi sussurrò con tono dolce e calmo.
L'ultima cosa che sentii furono le sue labbra sulla mia fronte e il sonno che allontanava ogni pensiero facendomi ricadere nell'oblio buio e pieno di sogno dalla quale mi ero risvegliato poco prima.