[ASOIAF] And burn and burn and burn (SanSan)

Dec 23, 2011 23:32

Titolo: And burn and burn and burn
Fandom: ASOIAF
Personaggi/Pairing: Sandor Clegane(/Sansa Stark)
Rating: PG14
Conteggio Parole: 484 (fidipu)
Avvertimenti: het, angst, spoiler fino a A Storm of Swords (...credo #boh), linguaggio
Prompt: 9. Qualcosa di het @ Kyalendario (♥
el_defe)
Note: SANDORINO ILU ♥
Disclaimer: Non mi appartiene nulla; è tutta fantasia; nessuno mi paga un centesimo.

~ And burn and burn and burn.

Brucia. Brucia e se avessi un’oncia di forza in corpo rideresti, perché stai morendo e brucia, il tuo corpo maledetto, brucia. Di tante cose che avrebbe potuto fare ha deciso di mettersi a bruciare. Brucia la ferita slabbrata sul fianco, la pelle marcisce con un puzzo che è quasi di fumo, è come se avessi altofuoco a divorarti la carne.
Brucia, e tu non hai mai toccato un braciere da quando hai imparato a brandire una spada. Il freddo lo detesti, ma saresti morto piuttosto che dormire accanto ad un camino acceso, gli scoppiettii del legno come fantasmi della risata cattiva di tuo fratello, e adesso brucia tutto, ogni muscolo che hai, e la faccia più di ogni cosa, le cicatrici orrende le senti sobbollire e storcerti la bocca in un ghigno che è quello di Gregor.
Brucia. Brucia e daresti tutto l’oro che hai - la ragazzina non ha avuto il coraggio di strappartelo di dosso, prima di scappare; non ha avuto il coraggio neppure di regalarti la morte, razza di puttanella rabbiosa che non è altro e brucia, brucia, brucia l’odio come veleno, - per riuscire a morire, magari per una canzone che ti lavi via di dosso le fiamme, basterebbe anche un verso soltanto, due note, a distrarti dal dolore che brucia, dal caldo che brucia, dalla pelle che brucia.
Nessuno ha mai cantato per te - nessuno canta mai per i cani. Quella canzone che hai strappato all’uccellino del Nord, eri così ubriaco che neanche te la ricordi, e solo pensarci basta a farti ripiombare tra le Acque Nere, l’incendio a turbinarti attorno che diventa carbone ardente, nero e rosso e bianco per il troppo calore e vuoi morire, morire, morire perché brucia, brucia tutto e non hai una canzone ma solo la faccia pallida di Sansa Stark, terrorizzata dalla tua ombra scura, l’odore buono dei suoi capelli, in mezzo al puzzo di codardia e legna e ossa e carni annerite dal fuoco; non c’è niente, c’è il bosco, il fruscio lieve del vento in mezzo alle ultime foglie d’autunno e tu non lo senti, hai solo il fuoco che ti divora.
Brucia. Non ti rimane nulla. Brucia. La ragazzina è scappata e Sansa non è voluta scappare con te. Brucia. Il giocattolo di Gregor è pieno di schegge. Brucia. Joffrey Baratheon ride. Brucia. Stai morendo, e brucia. Brucia. Sansa Stark, brucia anche lei, e non ti rimane neanche la forza di ringhiare.
Brucia. Un cane. Uggiola, Mastino, e magari le fiamme smetteranno di morderti. Magari diventerai un uomo. Magari la paura ti darà la pace. Brucia. Non è successo. Brucia. Non succede. Brucia. Le ferite s’infettano, sempre, e ti rendono storpio, vile, crudele, ma non un uomo. Brucia. Non uno di quegli uomini che al tuo uccellino piaceva sognare. Brucia. I cavalieri non bruciano. Brucia. I cani bruciano.
Brucia.
Sansa Stark, brucia anche lei, e l’odore della morte è putrido e dolce tra i suoi capelli.

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