Titolo: Di un weekend particolare
Fandom: Supernatural
Personaggi: Charlie Bradbury, Dean Winchester
Rating: SAFE
Parole: 588
Prompt: Per la
terza settimana del COW-T e il 61 della
Maritombola 6 di
maridichallengeAvvertimenti: Slice of Life, AU!Scolastica
Note: Che lo dico a fare che non ho fantasia per i titoli? Comunque boh, esperimenti.
Riassunto: Charlie cerca di convincere Dean a provare il LARPG..
Disclaimer: Non mi appartengono e non ci guadagno nulla.
« Dai, ti prego! Esci con me! »
« No. »
« Ma- Dean! »
Dean rotea gli occhi e non riesce a trattenere un sospiro. Raccoglie i fogli sparsi sul suo banco e sembra molto concentrato mentre li sistema nello zaino.
« Te l'ho già detto. Non verrò con te da nessuna parte. Figuriamoci ad uno stupido raduno per bambini troppo cresciuti. »
« Non- » Charlie indietreggia di un osso indignata. « Non è uno stupido raduno per bambini troppo cresciuti. » Incrocia le braccia al petto, offesa. « È una cosa seria. »
« Certo. Per quanto possa essere serio un evento in cui ci si traveste. » Dean si alza e si sistema lo zaino sulle spalle.
« Mi fidavo di te. » sbuffa le mentre lo osserva dirigersi verso la porta dell'aula. « Ero sicura che almeno tu avresti capito- »
Le ultime parole di Charlie di quella mattina gli rimbombano in testa senza lasciargli un attimo di tregua. In realtà non è che lui non capisca, è che non può permettersi di farlo. A forza di vedere Sam e i suoi giochi di ruolo online ha capito come funzionano e la dinamica del tutto, ma mascherarsi e diventare un proprio alter ego per un weekend è indubbiamente una cosa da sfigati. E lui non è uno sfigato.
Neanche Charlie, se è per questo. Gli ripete, ogni volta che formula tale pensiero, una vocina nella sua testa.
Il problema è che questa vocina ha perfettamente ragione. Non è quindi come se Dean passasse l'intero pomeriggio sdraiato a letto a valutare tutti i pro e i contro di un fine settimana passato a fare gioco di ruolo dal vivo. Quanto potrà mai andare male? Charlie lo ha assicurato che sarebbe comunque solo una prova e che se non avesse intenzione di continuare non ci sarebbero problemi. Potrebbe anche ritirarsi nel pieno del gioco, se non dovesse proprio fare per lui.
Cerca di ripeterselo ancora ed ancora. Non che speri di auto convincersi a partecipare, perché sarebbe come ammettere che in realtà è un qualcosa che vuole fare.
Alla fine si allunga e recupera dal comodino il telefono cellulare. È solo per far felice Charlie, si dice mentre digita il numero della ragazza. Solo e soltanto per questo.
Preparare lo zaino si è rivelata un'impresa più complicata del previsto. Fortunatamente ha un'amica iperattiva che già il venerdì mattina, tra i corridoi - perché il venerdì non hanno classi insieme e questo fa schifo -, gli ha passato una lista di oggetti da portare e oggetti da lasciare assolutamente a casa.
La totale assenza di strumenti tecnologici non sarebbe stato un vero problema se non fosse stato bandito anche il suo mangiacassette. Ti divertirai comunque gli ha detto Charlie dopo aver notato la sua espressione arrivato a quel punto della lista.
Stringe i pugni e spera vivamente che lei abbia ragione.
« Guarda, se vuoi diventare regina di Moondoor stai completamente sbagliando strategia. »
« Ah sì? » Charlie si sistema meglio lo zaino sulla spalla.
« Certo! Fai troppo affidamento sulle informazioni di quella spia! E se stesse facendo il doppio gioco? No, io credo che dovresti... »
E Charlie sorride mentre ascolta Dean parlare, perché sa che lui ha capito e sa che il prossimo mese saranno ancora lì, questa volta a mettere in atto quelle stesse strategie che stanno organizzando, e non con uno zaino in spalla ad aspettare che l'autobus per Lawrence passi a prenderli, per tornare indietro nella monotonia della vita reale.