[Heroes] Nothing matters (as long as you stay) ~ Nathan/Niki

Apr 06, 2009 14:50

Titolo: Nothing matters (as long as you stay)
Fandom: Heroes
Beta: iosonosara
Postata il: 09/12/2007
Personaggi: Nathan Petrelli, Niki Sanders
Pairing: Nathan/Niki
Rating: Pg
Conteggio Parole: 536 (W)
Disclaimer: I personaggi della storia non mi appartengono e vengono da me utilizzati non a scopo di lucro, ma semplicemente per divertimento.
Note: Ambientata in seguito alla puntata 2x07.
Dedicata a iosonosara, ovviamente. È stata lei a mettermi la pulce nell’orecchio che mi ha portata a scrivere ciò. Non che mi sia dispiaciuto, alla fine *_*
E lei mi ha anche aiutata con il titolo, quindi grazie, mia lovvata ♥


Nothing matters (as long as you stay)

Dopo che Suresh ha lasciato il laboratorio per discutere con Bob nel suo ufficio, Nathan decide di entrare per accertarsi delle condizioni di Niki.
Matt è ancora in stanza con la bambina, così immagina di avere tempo, prima di dover lasciare quel posto. Fare due chiacchiere con la donna, soprattutto considerando ciò che le è appena successo, gli sembra un ottimo modo per ingannare l’attesa.

Così, lentamente, apre la porta del laboratorio e vi entra, chiamando il suo nome.
A prima vista, la stanza gli sembra deserta, tanto che comincia a chiedersi se non ha per caso sbagliato porta. Poi, un rumore - un singhiozzo, suppone - lo raggiunge, insieme alla voce spezzata di Niki, “Sono qui.”
Nathan avanza e, finalmente, la vede: è seduta sul pavimento, la schiena appoggiata alla base di un bancone da lavoro e le ginocchia strette al petto. Sembra essere scossa dai singhiozzi e, appena l’uomo fa per avvicinarsi, volta il viso dalla parte opposta.

“Non dovrei farmi vedere così,” mormora.
Nathan leva gli occhi al cielo e le si accovaccia accanto, appoggiandole una mano sulla spalla.
“Non dire sciocchezze, hai tutto il diritto di sentirti uno schifo.”
Niki incrocia il suo sguardo. Ha gli occhi rossi, cerchiati, bagnati di lacrime, ed è così diversa dalla donna con cui Nathan è andato a letto, tempo prima. Sembra passata un’eternità, da quel viaggio a Las Vegas, considerando tutte le cose che sono successe.

“Ero venuta qui per farmi curare,” comincia lei, tornando a rivolgere lo sguardo di fronte a sé. “Pensavo che… sai, che, dopo, avrei potuto finalmente avere una vita normale. Senza Linderman… senza omicidi… senza Jessica, o Gina, o chiunque. Solo io e Micah.”
I singhiozzi si fanno più violenti; smette di parlare e appoggia il viso sulle ginocchia, nascondendolo alla vista.
“Niki,” sussurra Nathan, facendole scivolare il braccio intorno alle spalle e stringendola a sé.
“Ora devo tornare da lui e dirgli che potrei morire, capisci? Che perderà anche me, non solo suo padre,” riprende la donna, soffocando il pianto sulla sua camicia bianca - che, un tempo, sarebbe stata perfettamente stirata, ma adesso sembra davvero aver passato tempi migliori.

Niki si lascia abbracciare come se fosse tornata bambina; ha bisogno di un appiglio, in questo momento, sta disperatamente cercando una certezza che sia tale, anche se piccola.
“Non morirai,” le dice Nathan. La sua voce è bassa, calda, sicura. “Vedrai Suresh troverà una cura e tu tornerai a vivere con tuo figlio. Avrai la tua felice vita normale, Niki, credimi.”
La stringe ancora più forte e le accarezza i capelli, baciandole delicatamente la testa. “Credimi,” ripete.

Niki riesce finalmente a placare il pianto. Per un attimo, riflette, le è parso di essere nuovamente tra le braccia di DL, ha ritrovato la fiducia e il conforto che solo lui sapeva darle, ogni volta che l’abbracciava. Le è sembrato di poter afferrare la sicurezza nella voce di Nathan e poterla insinuare dentro di sé, riacquistando subito le forze necessarie a reagire.
“Hai ragione,” sospira, gli occhi ormai asciutti. “Grazie.”
“E di cosa,” risponde Nathan, accennando un sorriso e continuando ad accarezzarle i capelli.

Anche se ora si è calmata, pensa che terrà stretta Niki ancora per un po’. Fino a quando lei vorrà.

[2007], heroes: nathan petrelli, heroes, heroes: niki sanders

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