[DCU - Lovvoverse] The finish line ~ Josh/Helena

Apr 21, 2010 10:14

Titolo: The finish line
Fandom: DC Comics - Lovvoverse
Beta: namidayume
Prompt: egoismo @ comics_tabs [ tab!]
Personaggi: Helena Kyle, Josh Mardon; nominati Jim Kuttler, Thomas Blake Jr., Lena Luthor e Selina Kyle.
Pairing: Josh/Helena
Rating: Pg13
Conteggio Parole: 1.463 (FDP)
Avvertimenti: Linguaggio colorito? Angst a manetta.
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Note:
• AUGURI (con un po’ di ritardo), danssslemetro! ♥♥♥
Avrei davvero voluto scrivere qualcosa di più tuo, ma Ispirazione è piuttosto difficile da domare, in questi giorni. é_è Spero che il Josh/Helena vada bene, lovva, visto che sei pur sempre tu l’inventore del pairing. XD
Ti lovvo! *_*
• Ambientata nel lovvoverse, subito dopo l’ingresso di Jim nell’Injustice League.
• Titolo dall’omonima canzone degli Snow Patrol.


The finish line

L’elemento nuovo che salta subito agli occhi è il silenzio di cui l’appartamento si riempie. L’aria appare privata del ronzio dei computer di Jim, delle risate di Helena, delle battute di Josh e, così vuota, si rivela quasi soffocante.

Helena e Josh siedono nel salotto senza osare pronunciare una parola. La lettera che Jim ha lasciato loro è appoggiata sul tavolino davanti al divano, ormai inutile; lo scoppio d’ira iniziale è stato seguito dalla tristezza, forse anche dalla rassegnazione - lo sanno entrambi che, se Jim ha deciso, niente e nessuno lo riporterà indietro.

Restano lì immobili per ore - che potrebbero essere benissimo giorni - e, questa volta, non ci sono piani da organizzare com’è accaduto per Thomas, non ci sono tentativi per risanare la ferita. Pazientemente, la lasciano sanguinare in attesa che, da sola, si rimargini.

*

«Ho bisogno d’aria,» è la prima cosa che a Josh viene in mente di dire. Si alza, le chiede rapidamente se vuole andare con lui e, al diniego di Helena, esce di casa. Lei rimane seduta; raccoglie di nuovo la lettera, la rilegge, cercando di convincersi che è tutto vero, che non si tratta di un piano ben congegnato di Lena Luthor. Non lo è, e in fondo al cuore ne è perfettamente cosciente, ma si sa che la speranza è l’ultima a morire.

Infine, si mette in piedi, solo per fare un giro della casa esaminando ogni angolo. Nota tutte le assenze degli oggetti di Jim, tutti i dettagli mancanti: sembra che, semplicemente, lui non abbia mai vissuto lì, che sia stato solo un sogno e che, adesso, lei e Josh si siano appena svegliati da una lunga notte di sonno.

Nella propria stanza, appoggiata sul cuscino, scopre una seconda busta di carta con scritto sopra il proprio nome. Dentro c’è un CD e nient’altro, e Helena impiega qualche tempo a trovare finalmente il coraggio di guardarlo.

Nel filmato, la voce metallica di Jim non chiede scusa, non fornisce spiegazioni, non li invita a seguirlo o a lasciarlo in pace; le racconta una storia, invece: quella di Selina Kyle e del modo, del perché, del quando l’ha abbandonata.

«Io ho capito chi sono, Helena,» conclude quello che una volta era il suo migliore amico, «forse è ora che lo faccia anche tu.»

Lei tira fuori il CD dal lettore e, sperando che si frantumi in mille pezzi, lo scaraventa contro la parete, in uno scatto d’ira. Dispettoso, quello si limita a rimbalzare e ad adagiarsi, intero, sul pavimento.

*

Al suo ritorno, Josh la trova già a letto, immersa nel buio più completo. La ragazza nota che il suo alito sa d’alcool più del necessario, mentre le si sdraia accanto; le fa poi scivolare un braccio attorno alla vita per stringerla a sé, sapendo che è sveglia senza nemmeno domandarglielo.

«Possiamo andare avanti lo stesso come abbiamo fatto finora,» comincia Josh, «io e te da soli. Siamo in grado di cavarcela, no?»
Helena annuisce, perché nell’oscurità è facile aggrapparsi alle sue spalle e lasciare che il suo amore la scaldi, che cancelli i pensieri e le dia ossigeno da respirare. Nell’oscurità, è facile fingere di non sapere che non sarà mai più come prima.

*

Al mattino, raccoglie il CD dall’esatto punto in cui lo aveva abbandonato la sera precedente e gli mostra il filmato. Josh osserva con attenzione ogni fotogramma, ogni prova raccolta da Jim, e non dice una parola fino a che lo schermo non torna buio.

«Quel figlio di puttana,» è il suo commento, allora, tanto rabbioso e improvviso che Helena, accanto a lui, sobbalza. Il ragazzo scatta in piedi e, il viso alterato dall'ira, «Hai capito cosa sta cercando di fare?» comincia. «Ci sta separando. Dopo averci fatto perdere Thomas, dopo essersene andato, adesso vuole anche separarci!»

Helena gli permette di sfogarsi, fissando un punto indistinto della parete di fronte; non riesce nemmeno a piangere - non ci riesce più da molto - così tutto ciò che fa è attendere. Infine Josh si calma e, inginocchiandosi di fronte a lei, le prende le mani tra le proprie. «Avevi detto che non t’importava di lei, che non l’avresti mai cercata.» La fissa negli occhi e la speranza - o la paura - è troppo evidente per essere ignorata. «È ancora così, vero?»

Helena non risponde; gli getta le braccia al collo e si lascia stringere. «Ti amo,» è tutto ciò che riesce a sussurrare, con il senso di colpa che le annoda la gola.

*

Bastano un paio di giorni perché la verità appaia chiara: da soli, sono come privi di centro, inevitabilmente persi, e andare avanti e cavarsela come hanno sempre fatto non è per niente facile.

Helena è certa dei propri sentimenti, così come di quelli di Josh; avverte persino quanto questi si siano acuiti, negli ultimi tempi, quanto siano diventati ostinati. Eppure, non c’è modo di scrollarsi di dosso la sensazione che, semplicemente, amarsi non sia abbastanza. Josh la bacia quasi ne andasse della loro vita, quasi stesse per perderla da un momento all’altro, e lei ricambia con la medesima disperazione, sapendo che è esattamente ciò che sta succedendo.

*

La loro è sempre stata una storia di egoismi, Jim e Thomas compresi. È per motivi puramente personali che sono entrati in contatto e per ragioni altrettanto individuali sono rimasti insieme; il loro gruppo era una sorta di porto in cui riparare nel mezzo della tempesta e la realizzazione che non sarebbe durata per sempre li ha, pian piano, colpiti tutti.

Helena se ne rende conto la prima volta che - da sola e di nascosto - va ad incontrare Selina Kyle. Di fronte alla donna che l’ha data alla luce e che pure non ha mai visto, comprende che è giunto il momento di trovare la propria strada - di scegliere, come hanno scelto Thomas e Jim.

Capisce che la tempesta è passata - anche se forse una peggiore è in arrivo - e che il momento di staccarsi da quel porto sicuro è arrivato e non è possibile rimandarlo.

In quel pensiero non c’è nulla che la renda davvero felice.

*

Quando racconta a Josh dei propri incontri - sempre più frequenti - con sua madre, lui non si arrabbia, non la guarda deluso e non le chiede nemmeno spiegazioni. Abbassa gli occhi e sospira, rassegnato, come se avesse a lungo atteso questo momento e fosse semplicemente sollevato dal vederlo giungere.

C’è qualcosa di freddo nel suo contegno, adesso, qualcosa di precisamente crudele e adulto che gli impedisce di sorride e scherzare, quasi il suo cuore si fosse indurito un po’. Helena, con questo suo nuovo aspetto, non riesce a scenderci a patti. La sensazione che l’amore non sia più capace di tenerli insieme è diventata certezza: è un motivo in più, ai suoi occhi, per prendere quella decisione, per compiere quel passo.

«Voglio andare da lei,» gli confessa una sera, mentre sono seduti nella medesima stanza in cui hanno letto il biglietto di Jim mesi e mesi prima. «Sento di doverci provare.»

A chiederle di cambiare idea, Josh non ci pensa nemmeno - è sempre stata una storia di egoismi, la loro, e forse l’ha sempre saputo anche lui, tanto che questa nuova scelta di Helena non lo sorprende affatto.

Allunga una mano e intreccia le dita alle sue, stringendola, senza osare fare altro.

*

«Vieni con me,» gli propone Helena, mentre riempie una valigia con tutte le proprie cose. «Lei è gentile e felice, ti vorrà bene. Sarà contenta di sapere che non sono sola.»

Josh la fissa attentamente dall’altra parte del letto - il bagaglio è appoggiato al centro di esso, come a dividerli - e sorride della sua ingenuità, proprio nel modo in cui faceva poco dopo averla incontrata. «Non sarebbe mai il mio posto, lo sai. Io sono figlio di un cattivo, mi ci vedresti in mezzo alla Bat-Family?» replica, senza nascondere lo scherno.

Quella frase è il riprendere il filo di una vecchia discussione abbandonata da tempo, una linea di demarcazione che Josh aveva cercato di porre tra loro all’inizio, ma che poi aveva abbandonato a causa dei sentimenti che si erano imposti. Il vederlo recuperarla ora provoca ad Helena una feroce fitta di dolore; bastano quelle semplici parole perché l’idea di aver vissuto sette anni di illusione le si radichi nel petto, togliendole ogni voglia di insistere.

Si salutano poche ore dopo, sulla soglia dell’appartamento che era di Jim e adesso sarà lasciato alla polvere. Josh non si china a baciarla e lei non trova la forza di dirgli addio; tutto ciò che fa è levare una mano ad accarezzargli il volto, per poi dargli le spalle e andarsene.

Mentre scende le scale e muove passi che la allontanano da lui sempre di più, si chiede se si rivedranno, se ci sarà una nuova speranza per loro, o se finirà tutto così, sul pianerottolo di un appartamento in affitto. Certezze, al momento, non ne possiede; ciò che sa è che l'amore per Josh, anche se nascosto o sopito, non l’abbandonerà mai.

[2010], » challenge: comics tabs, » gift, dcu - lovvoverse

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