[Heroes] Distrazione n.2: La Compagnia ~ Claude Rains

Apr 06, 2009 14:12

Titolo: Distrazione n.2: La Compagnia
Raccolta: Distrazioni
Fandom: Heroes
Beta: iosonosara
Postata il: 18/11/2007
Prompt: #2: five in the afternoon @ syllablesoftime
Personaggi: Claude Rains, Noah Bennet, Thompson
Rating: Pg
Conteggio Parole: 425 (W)
Avvertimenti: Linguaggio scurrile
Disclaimer: I personaggi della storia appartengono ai rispettivi proprietari e creatori, che ne detengono i diritti. Nulla di ciò è scritto a scopo di lucro.
Tabella: qui.
Note:
Ambientazione pre-serie; riferimenti ai flash-back mostrati nella puntata 1x17.


Distrazione n.2: La Compagnia

Lo sguardo spaventato della ragazzina era, probabilmente, la cosa che ricordava meglio di quel periodo. I suoi occhi azzurri, limpidi e grandi, contornati da lunghe ciglia, che chiedevano perché le stava succedendo quello. Perché, a soli dieci anni, si ritrovava chiusa in una stanza illuminata a giorno artificialmente, con una vetrata che correva lungo tutta una parete, attraverso cui degli uomini dallo sguardo severo continuavano ad osservarla. Perché, a soli dieci anni, aveva visto invecchiare e poi morire i propri genitori nel giro di pochi mesi.

Era stato duro spiegarle che la causa era lei stessa. Che ogni suo tocco, ogni abbraccio, ogni stretta di mano, avevano aggiunto decine d’anni a sua madre e suo padre, fino a portarli alla morte.
Quando l’avevano trovata, la bambina era sotto shock. Avevano dovuto portarla via utilizzando dei guanti protettivi, chiuderla in una stanza, bloccarle le mani. E, poi, era stata solo questione di decidere cosa farne.
La Compagnia aveva idee molto chiare, a riguardo.

Non possiamo ucciderla, ha solo dieci anni!, aveva tentato Claude. Potremmo istruirla, il suo potere ci tornerebbe utile.
È pericolosa, fu la risposta di Thompson. Nulla ci assicura che un giorno non decida di ribellarsi contro di noi. Abbiamo già avuto episodi di questo tipo, ti ricordo, aveva aggiunto, lanciandogli un’occhiata gelida.
Claude aveva picchiato un pugno contro la scrivania, imprecando.
E tu, non dici nulla?, si era allora rivolto a Bennet, in piedi lì accanto con la sua solita espressione impassibile.
È per il bene della Compagnia, Claude, ripeté l’uomo, semplicemente.
E quando si tratterà di tua figlia, Noah? Anche allora sarà per il bene della Compagnia?!
Bennet sollevò le sopracciglia e, con tono calmo, quasi indifferente, Il potere di Claire non è mortale, concluse, scandendo lentamente le parole.
D’accordo, d’accordo, fate come cazzo volete, sbottò, prima di lasciare l’ufficio sbattendosi la porta alle spalle.

Qualche tempo dopo, il dilemma si era ripresentato, ma, questa volta, Claude non aveva avuto esitazioni.
Questa volta, aveva scelto da solo quale strada seguire, quale fosse il bene più grande.
E, come conseguenza, si era ritrovato a camminare su un ponte deserto alla cinque del pomeriggio, tentando di convincere il proprio collega a non sparargli, di smontare, pezzo per pezzo, la maschera di ipocrisia che Bennet sembrava aver indossato.
Non aveva funzionato. E, quando, alle cinque e tre minuti, il colpo era partito, Claude aveva represso la delusione e il risentimento con un indifferente Lo sapevo.
Viaggiare un po’ non gli sarebbe dispiaciuto, tutto sommato, pensò prima che Bennet sparasse ancora.
E, l’attimo dopo, era scomparso.

[2007], } raccolta: distrazioni, heroes, » challenge: syllables of time, heroes: claude rains

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