Non c'è niente che sappia di morte più del sole in estate, della gran luce, della natura esuberante. Tu fiuti l'aria e senti il bosco e ti accorgi che piante e bestie se ne infischiano di te. Tutto vive e si macera in se stesso. La natura è la morte. - Cesare Pavese
Regolamento dell'evento
quaPotete scrivere/arteggiare qualsiasi cosa su qualsiasi
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Fandom: Sandman
Personaggi: Morte, OC
Rating: Pg13
Avvertimenti: Prompt preso alla lettera, tematiche religiose, flash-fic.
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Avrò un po' meno paura di morire, dopo questa fanfiction! *ride*
A parte gli scherzi, non ho mai letto una storia del genere e ne sono favorevolmente sorpresa. Scrivi benissimo e quello che mi ha colpito di più è il senso di quasi assoluto estraniamento che predomina il pov dell'oc, che sembra chiedersi cose tanto importanti e chiederle alla Morte con la stessa leggerezza con cui una persona normale discute del tempo.
Poi la Morte è fantastica. Cavolo.
Sono rimasta sulla frase è bella come la vita, bella come l'estate per un bel po' di tempo, sorridendo come una scema.
Davvero, davvero, bellissima.
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L'OC (mi sono appena accorta di non avergli dato un nome... wow XD) si chiede domande importanti con così tanta leggerezza perché ormai è finita: l'ansia di avere risposte è una cosa del tutto "da vivi". Lui lo sa, Morte lo sa - ne ha visti così tanti da quando è nata la vita che ormai sa tutto di loro - per questo non ha fretta di rispondergli.
Hai ragione, Morte è fantastica! E' il mio personaggio preferito di Sandman *_*
Grazie ancora!
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