Shadow's legacy

Sep 03, 2007 14:53






"Gwendie, questo è il nome con cui mio padre mi chiamava sempre. Lo ha fatto anche l'ultimo minuto della sua vita. Ma adesso non devo più pensare al passato ma solo al futuro."

Mi presento, sono Gwen Shadow, ho 22 anni e abito da circa una settimana nel quartiere di Fiumefertile. Fino a 2 mesi fa vivevo con il mio caro papà a Bellavista; dopo un lungo anno di sofferenze egli se ne andato dalla mia vita a causa di una grave malattia. Ho deciso di trasferirmi qui perchè tutto ciò che vedevo nella mia vecchia casa mi ricordava i bei tempi in cui papà era ancora vivo. A Fiumefertile spero di ritrovare la mia serenità perduta.
Con i soldi ricevuti dall'eredità di mio padre sono riuscita ad acquistare un modesto appartamento.




Non è una villa ma per adesso è la sistemazione che fa al caso mio.. Non ho molta voglia di stare a pulire metri quadri di pavimento, e poi è vicino al centro città.. amo molto lo shopping, anche se ormai non posso più permettermi le spese pazze di un tempo.
Stare qui mi aiuterà a capire cosa voglio veramente, quali sono i miei obiettivi. sono sempre stata abituata ad avere tutto quello che desideravo.. tutto sempre servito su un piatto d'argento, ma adesso devo riniziare tutto da capo.. una nuova vita, nuova gente.. non sarà facile.
Passo le mie giornate a pensare..riflettere.. a volte mi chiedo se sia stata una buona scelta quella di cambiare aria. la gente qua è molto diffidente. tutti che pensano alla vendemmia, alla pesca.. gente alla buona diciamo. Io che ero abituata ad avere a che fare con uomini d'affari e donne in carriera. Ma purtroppo la vita è cosi.. prima ti da poi ti toglie.



Era un lunedì piovoso e uggioso.. in lontananza vedevo solo nebbia. Una distesa infinita di alberi di fronte a me.. le case dei vicini sempre spente. A volte scorgevo qualche figura in movimento, ma solo per un attimo.. poi tutto come prima.. una desolazione.
Si dice che le cose capitano quano meno te le aspetti.. fu così che mentre portavo fuori la spazzatura notai un tizio che osservava attentamente la mia casa. "Bella davvero" disse, "ha uno stile che mi ricorda vagamente la casa vecchia di mia nonna, a Bellavista. Diciamo che si distanzia molto dallo stile campagnolo di Fiumefertile". Fu così che iniziai a parlare con questo tizio. Non mi colpì inizialmente.. aveva quell'aria da bello e impossibile che ho sempre odiato nei ragazzi, quella sfacciataggine che li convince di poter spaccare il mondo.




Fatto sta che parlammo per più di due ore.. si dimostrò un tipo piuttosto interessante.. impegnato nel sociale, intelligente, un pò spavaldo ma quanto basta. Dietro quegli occhiali da tenebroso e la crestina da ribelle si nascondeva in realtà un animo alquanto sensibile e delicato.
Quando parlava della sua famiglia gli si illuminava il viso.. avrei voluto parlargli anch'io della mia storia, ma non era entusiasmante quanto la sua. Allora lo stetti ad ascoltare per ore ed ore..




Il suo sorriso era dei più belli che io avessi mai visto.. Da persona mediocre che mi sembrava all'inizio si stava trasformando nella trasfigurazione del mio principe azzurro. Presi coraggio e gli chiesi di avvicinarsi a me. Mi sporsi verso il suo orecchio sinistro e sussurrai.."Avresti voglia di fare un giretto con me?"




Annuì subito, affermando di volermi mostrare tutte le bellezze del posto, che sicuramente non avevo visto in tutta la mia vita passata tra i palazzi delle grandi metropoli.
Mi chiedevo se avevo fatto bene a propormi così.. avevo mille dubbi.. magari stavo correndo troppo.. d'altronde l'avevo appena conosciuto.
Ma dentro di me una vocina mi sussurrava di lasciarmi andare, di vivere veramente, senza fronzoli nè coperture.. volevo essere libera, come non lo ero mai stata.

CONTINUA::::

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