[Mcfly] Behind The Corner 4/?

Apr 29, 2012 22:04

Nick Autore: yukiko_no_niji
Titolo: Behind The Corner [4/?]
Numero Parole: 2142 @ fiumidiparole
Pairing/Personaggi: Danny Jones, Mcfly
Raiting: PG
Genere: Sentimentale, Romantico, Introspettivo
Avvertimenti: Long fic
Intro/Note: I protagonisti di questa storia non mi appartengono - eh, magari -, ma si appartengono tra di loro interscambiandosi. La storia di cui sotto è tutta mia immaginazione.

L'idea per questa storia è nata qualche anno fa... E' stata scritta tutta per newmoon_x , per festeggiare il suo compleanno *___*
La tipina che ho messo nel bannerino non ho idea di chi sia, ma era perfetta per il mio personaggio, per cui ce l'ho messa XD
Inoltre Jen è un personaggio inventato dakiki_bj per una sua fanfiction. E io l'ho presa in prestito XD




Capitolo 1.
Capitolo 2.
Capitolo 3.


Capitolo 4.

Il primo mese di vacanze era volato.
Danny si meravigliò di come le giornate potessero essersi susseguite così velocemente.
Eppure stava cercando di divertirsi assieme agli altri.
Dormiva senza essere disturbato, mangiava un panino sulla spiaggia cercando di far abituare la sua pelle lattea al sole estivo, nel tardo pomeriggio si ritrovava con gli altri per le prove e alla sera uscivano tutti insieme per divertirsi.
Era quella la routine che avevano preso a seguire giorno dopo giorno.
Gli restava ancora un mese, prima di dover rimettersi per forza sui libri, a meno che non avesse voluto iniziare con il piede sbagliato proprio l’ultimo anno di superiori.
Ma per quel mese, non avrebbe voluto sapere niente riguardante la scuola.
‹‹ Prima o poi ti deciderai a dirci che cosa è successo? ›› esalò Tom con fare spiccio.
‹‹ Eh?››
Danny guardò le facce dei suoi amici davanti a sé.
Avevano finito le prove, ed avevano deciso di andare a bere qualcosa in attesa dell’arrivo di Giovanna e Jennifer.
‹‹ Cosa dovrei avere? ›› chiese incerto Danny.
Non credeva davvero di sapere a che cosa si stessero riferendo.
‹‹ Se non vuoi dircelo va bene, lo capiamo. Ma non fare finta di niente… ›› continuò Harry.
‹‹ Ultimamente, anche se non vorresti darlo a vedere, sei sempre sulle nuvole. Non rispondi neanche quando ti prendo in giro! Non c’è gusto ›› concluse Dougie.
Forse si stavano riferendo a quello…
In effetti Danny, anche se erano passati giorni, non aveva smesso di pensare ad Ashley.
Inutile dire che aveva preso a cercare ovunque, ogni volta che era per la strada o in un locale, senza mai trovarla.
Quella ragazza era come un’ombra misteriosa che appariva solamente in momenti in cui Danny meno se lo aspettava.
Pensare a lei lo logorava, anche perché avrebbe voluto sapere se si era ripresa da tutto quello che era successo.
Invece non l’aveva più rivista.
‹‹ Non ti chiederemo più niente in proposito, se è questo che ti preoccupa ›› disse Tom, probabilmente vedendo che lui non aveva risposto niente. ‹‹ Ma sai che con noi puoi parlare di tutto… ››
Danny sospirò.
In fondo loro erano i suoi amici di una vita e gli aveva sempre raccontato tutto. Si erano aiutati nei momenti di bisogno e si erano sempre consigliati.
Forse parlare con qualcuno di lei sarebbe stata la soluzione migliore.
‹‹ Si tratta di una ragazza. ›› Rivelò in un soffio.
Sentì di essere arrossito e si maledì, perché lui era Danny Jones e non arrossiva mai quando si trattava di ragazze.
Eppure lei…
Lei gli faceva un effetto completamente diverso dalle altre.
‹‹ Uuuuh il piccolo Jones si è innamoratooo? ››
‹‹ Dougie smettila… ›› lo intimò Harry.
‹‹ Scusaaaa ›› ribatté il bassista, lamentandosi.
Danny, nonostante tutto, sorrise.
Attese qualche attimo prima di riprendere a parlare.
‹‹ È iniziato tutto più o meno un mese fa, un giorno che avevamo finito le prove. Stavo tornando a casa mia quando ho voltato un angolo della strada e una ragazza mi è venuta contro… Non l’avevo mai vista prima in città… ››
‹‹ Magari si è trasferita da poco ›› disse Tom.
‹‹ Mmmh non credo ›› rispose dubbioso Danny. ‹‹ Perché pare avesse una relazione stabile… e poi conosce molto bene le strade della città. ›› Alzò le spalle. ‹‹ Comunque sia, quella volta si è scusata tantissimo con me, ed in un primo momento non mi sono accorto che stava piangendo. Non sapevo cosa le fosse successo, ma il suo viso mi è rimasto impresso da subito. È diventata una piccola ossessione. Fatto sta che l’ho incontrata altre volte, ma l’ultima volta l’ho seguita. ››
‹‹ Danny! Sei diventato uno stalker? ›› sbottò Tom.
‹‹ Non è colpa mia… Il mio corpo mi ha guidato da solo… ›› tentò di giustificarsi.
‹‹ Sì, come no… ›› dissentì Harry.
‹‹ Comunque sia… ›› continuò Danny. ‹‹ In quell’occasione l’ho vista litigare con il suo ragazzo. Pare che lui l’abbia tradita. ››
‹‹ Oh ›› Tom si rabbuiò in un istante.
Danny sapeva che Tom non sopportava la tipologia della ragazzo che tradiva, infatti in passato quando era successo a lui gli aveva fatto il lavaggio del cervello, chiedendogli di avere almeno la decenza di lasciare la ragazza con cui stava, prima di sgattaiolare via con un’altra.
‹‹ Già. E probabilmente lei lo sapeva già da un po’ di tempo e quel giorno è scoppiata. ››
‹‹ Ma ti ha visto che l’avevi seguita? ›› chiese curioso Dougie.
‹‹ Sì, mi ha scoperto… Ma non si è arrabbiata, fortunatamente. Però mi ha liquidato, scappando via. ››
‹‹ Magari si è spaventata e ha pensato che eri davvero uno stalker… ››
‹‹ Ma mi ha detto il suo nome! ›› Danny cercò di auto convincersi che non era possibile che lui l’avesse spaventata. Non aveva l’aria da cattivo lui…
‹‹ E come si chiama? ›› chiese Tom.
‹‹ Ashley. ››
‹‹ Mmmh non conosco nessuna Ashley ›› disse Harry.
Anche gli altri due scossero la testa in segno di negazione.
‹‹ Chissà chi è ›› aggiunse Dougie.
‹‹ Probabilmente non la rivedrò più ›› disse Danny. ‹‹ Mi basterebbe sapere solo sapere che sta bene.››
‹‹ Te la sei proprio presa a cuore vero? ›› gli sorrise Tom.
Danny annuì con la testa, senza dire niente.
Ormai era chiaro a tutti e tre quanto gli piacesse quella ragazza. E non era poi così frequente che Danny si fissasse così per una ragazza.
Il più delle volte pensava solo a divertirsi.
In quel momento arrivarono da loro Giovanna e Jennifer.
I quattro smisero di parlare di Danny e chiesero alle ragazze come stavano.
La serata proseguì tranquilla, anche se il pensiero di lei non lo lasciò un attimo.

***

Danny stava correndo sul lungomare della città.
Il sole avrebbe tramontato di lì a poco e lui sentiva delle gocce di sudore scivolargli sul volto.
Anche se correre era davvero stancante, lo faceva stare bene. Riusciva a togliersi di dosso il peso della giornata. Inoltre una delle sue passioni era proprio il calcio e tenersi in allenamento correndo, non gli avrebbe fatto di certo male.
Stava percorrendo la via del ritorno, quando vide delle cannelline con dell’acqua potabile e decise di fermarsi per fare una piccola pausa e riprendersi.
Aprì l’acqua e lasciò che gli cadesse sulle mani, che aveva unito per accumularne un po’ e portarsela alla bocca per bere.
Dopo un attimo la sua testa si trovò sotto il getto d’acqua.
Quando si rialzò si passò le mani tra i capelli, togliendo l’acqua in eccesso. Quelle gocce finirono sulla canottiera che indossava.
Si sentì molto meglio, così rinfrescato.
Stava per tornare sulla strada, quando vide una ragazza seduta su una panchina, poco lontano da lui.
Danny si avvicinò un po’, cercando di non farsi vedere.
Non credeva potesse essere vero.
Non credeva che Ashley fosse effettivamente lì.
Eppure era lei. Con gli occhi chiusi, stava ascoltando a tutto volume della buona musica che proveniva dagli auricolari che indossava.
Danny comprese che non avrebbe potuto lasciar andare una simile occasione.
Si avvicinò alla panchina, per poi sedersi, cercando di essere il più leggero e silenzioso possibile.
Tirò un sospiro di sollievo quando capì che lei non si era accorta della sua presenza.
Rimase ad osservarla in silenzio.
Era vero, doveva ammetterlo… era un po’ ossessionato da lei. Ma non l’avrebbe seguita ovunque come avrebbe fatto un vero stalker, nonostante la voglia che aveva di sapere qualcosa in più.
Osservò quel volto minuto, scoprendo che le lentiggini che aveva visto la volta prima sul suo volto, erano aumentate, probabilmente per via del sole estivo.
E per la prima volta, aveva la possibilità di studiare il suo profilo. Si accorse che aveva il naso leggermente all’insù, perfetto per le proporzioni del suo viso.
La sentì intonare la musica della canzone che stava ascoltando, con voce melodiosa.
Le piace la musica, si ritrovò a pensare Danny.
Rimase ad ascoltarla, seduto vicino a lei, attento a non fare alcun rumore.
Solo dopo qualche minuto lei aprì gli occhi e lo guardò.
Danny le sorrise.
Lei gli sorrise di rimando, ma era perplessa. Probabilmente si stava chiedendo che cosa ci facesse lui lì.
Si tolse le auricolari dalle orecchie e attese che lui le dicesse qualcosa.
‹‹ Ti ho vista seduta qui e non ho potuto fare a meno di fermarmi. Spero non ti dispiaccia… ››
La vide scuotere la testa.
‹‹ Ciao ›› gli disse poi.
‹‹ Ciao a te! ››
Rimasero un po’ in silenzio, ma Danny si accorse che era più serena rispetto alle altre volte che l’aveva incontrata.
‹‹ Almeno stavolta non ci siamo scontrati ›› disse lei dal nulla.
Danny si ritrovò a sorridere.
‹‹ Pensavo che ancora non so come ti chiami ›› aggiunse poi.
‹‹ Daniel ›› rispose lui. ‹‹ Ma chiamami Danny. Il mio nome di battesimo lo usa solamente mia madre quando ha le sue giornate no. ››
‹‹ Danny… ›› disse lei, pensandoci. ‹‹ Ok, Danny! Vieni spesso a correre da queste parti? ›› chiese interessata.
‹‹ Solo quando sento il bisogno di scaricarmi un po’. Mi piace molto questa parte della città. ››
La vide annuire a quelle parole. ‹‹ Anche io vengo qua a rilassarmi, ogni tanto… Casa mia è a un isolato da qui. ››
Calò nuovamente il silenzio tra di loro.
Danny avrebbe voluto chiederle come stava, avrebbe voluto sapere di più riguardo a quello che le era successo, ma decise di non dire niente.
Non gli andava di invadere oltre la sua vita privata.
Già ringraziava il cielo che non lo avesse mandato via dopo averlo trovato lì vicino a lei.
‹‹ In realtà ti avevo sentito arrivare ›› disse, come se avesse sentito i suoi pensieri. ‹‹ Per quello non mi sono spaventata più di tanto a trovarti qui vicino a me. ››
Danny le sorrise.
Non avrebbe saputo spiegare il mix di sensazioni che quella ragazza gli faceva provare.
‹‹ Grazie ›› disse poi.
Lui la guardò interrogativo, chiedendole una spiegazione.
Lei sospirò.
‹‹ La prima volta che ci siamo scontrati, è stato il giorno in cui ho scoperto che il mio ragazzo mi stava tradendo. Tu sei stato l’unico gentile con me, in quel momento… ››
Danny rimase in silenzio. Non avrebbe saputo cosa dire.
‹‹ Anche se è stata colpa mia non te la sei presa, anzi… Ti sei premurato di sapere se stessi davvero bene. Avevi visto le lacrime? ››
Lui annuì, senza parlare.
‹‹ Lo avevo immaginato. Comunque sia lui quel giorno ha negato e mi ha detto che avevo frainteso tutto. ››
Danny continuava a non parlare, ma la guardava con la coda dell’occhio. Lei invece, guardava dritto davanti a sé.
‹‹ Sono passati dei giorni, in cui alcune mie amiche mi hanno rivelato che effettivamente le cose stavano come le avevo viste io, ma l’amore nei suoi confronti mi ha reso cieca. Così ho continuato a stare assieme a lui… fino al giorno in cui tu mi hai seguito e, probabilmente, ci hai visti discutere. Era inutile stare con una persona che non provava i miei stessi sentimenti. ››
La vide voltarsi verso di lui, così fece lo stesso, guardandola.
‹‹ Scusa… Non avrei dovuto raccontarti queste cose… ››
Danny scosse la testa.
‹‹ Non preoccuparti. ››
‹‹ Grazie, Danny. ››
Lui le sorrise.
Sentiva il cuore battergli forte nel petto, le mani avevano preso a sudare e non credeva neanche un po’ che fosse per via del caldo estivo.
In fondo il sole stava tramontando davanti a loro e la sera stava arrivando piano piano.
‹‹ Come stai adesso?›› chiese poi lui, felice di averle rivolto finalmente quella domanda.
‹‹ Non bene ›› disse lei. ‹‹ Ma andrà meglio, no? ›› gli chiese.
Aveva bisogno di una conferma da parte sua.
Sarebbe andata davvero meglio di lì in avanti?
Danny non lo sapeva con certezza.
‹‹ Credo di sì ›› disse poi. ‹‹ Magari non succederà così in fretta come speri, ma lentamente le cose non potranno che migliorare. ››
‹‹ Sei davvero gentile, grazie. ››
Lui non si era mai soffermato troppo a pensare all’amore. Ma vedere Ashley stare così male per colpa del suo ex, lo rattristì.
Avrebbe voluto vederla sorridere.
Fu a quel punto che gli venne in mente un’idea.
‹‹ Senti… ››
‹‹ Sì? ›› chiese lei.
‹‹ Non prendermi per matto, ma… ›› lei lo incitò con lo sguardo a continuare. ‹‹ Io e i miei amici abbiamo formato una band da qualche mese ormai. Suoniamo praticamente tutti i giorni, per migliorarci. Magari ancora non saremo ai livelli delle band serie, ma se vuoi potresti venire a sentirci qualche volta. ››
Le parve interessata alla cosa.
‹‹ Ovviamente non saresti la sola ragazza ›› aggiunse, quasi a volerla tranquillizzare. ‹‹ Molto spesso vengono a sentirci anche Giovanna e Jennifer, che sono la ragazza del cantante e del batterista. ››
‹‹ Tu cosa fai? ›› gli chiese poi.
‹‹ Suono la chitarra e canto, proprio come Tom, il ragazzo di Giovanna. Oltre a noi c’è anche il bassista, Dougie. ››
‹‹ Non suona male come idea ›› disse con un sorriso.
‹‹ Già ›› sorrise lui di rimando. ‹‹ E ogni tanto rimaniamo a cena tutti insieme, a divertirci un po’. Che ne dici? ››
Lei annuì. ‹‹ Dico che va bene. ››
Nonostante non si conoscessero, nonostante si fossero incontrati solo poche volte, Danny era davvero felice per come stavano andando le cose.
Non gli importava se in lui non avrebbe visto un potenziale ragazzo con cui stare. Sarebbe stato felice anche solo di diventare suo amico.
E chissà… forse il futuro gli avrebbe riserbato qualche sorpresa.

r: pg, fandom: mcfly, mcfly: danny jones

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