Mar 31, 2010 09:16
Anche prima che della fine della campagna elettorale pensavo di scribacchiare qualcosa a titolo personale sull’argomento. Lo faccio ad elezioni concluse e con le idee piuttosto chiare.
La grande carica emotiva dovuta alla questione delle liste? Irrilevante.
Tutta la campagna elettorale? Inutile, specialmente perché di tutto si è parlato tranne che dei programmi e dei candidati.
I risultati sono una semplice continuazione matematica dell’andamento iniziato a partire dal crollo del governo Prodi . Già si parla di ulteriori regolamenti di conti nel PD, mentre Grillo e’ riuscito a ritagliarsi un nuovo spazio per un altro piccolo esercito di egomaniaci con la verità in tasca. In fondo è assolutamente normale che in un paese di piccoli e grandi egomaniaci governino o aspirino a governare persone della stessa pasta.
La battaglia non è contro una classe politica, ma contro una mentalità fossilizzata che è comune in tutta la nazione e, di certo, non la si combatte dividendosi in tante tifoserie calcistiche in una gara a chi urla di più. Se questo non avviene anche se Berlusconi (personaggio che trovo inqualificabile, specialmente negli ultimi tempi) uscisse dalla scena politica probabilmente non cambierebbe niente, a dispetto di quel che pensano in molti. Non sono né pessimista né ottimista, ma mi rimbocco le maniche conscio di essere legato a un macigno chiamato Italia, che ha come unico grande pregio quello di contenere la maggior parte delle persone che mi sono care.
pensieri