Sweeney Todd e John Rambo

Feb 24, 2008 15:10



Premetto che non ho ancora visto una registrazione di una performance del musical quindi, non potendo evidenziare le differenze, mi fido sulla parola di chi ha definito l'adattamento cinematografico di Tim Burton piuttosto fedele se si escludono gli inevitabili tagli per passare dalle 3 ore dell’originale teatrale ai 116 minuti del film.
Sweeney Todd è la storia di Benjamin Barker, barbiere di talento condannato ingiustamente alla detenzione a vita in una colonia penale da un giudice invaghito della moglie.
Sfuggito alla prigionia, torna a Londra dopo 15 anni sotto falso nome (Sweeney Todd appunto) e l’unica cosa che gli resta è l’ossessione per la vendetta, che ben presto si tramuta in follia omicida.
Ci sono tanti elementi che rendono questo film speciale, primo tra tutti il soggetto che è un vero e proprio manifesto del macabro e dell’humor nero.

Di fatto, Burton propone la rivisitazione di una delle opere che lo ha più influenzato ed è anche tra le preferenze di Johnny Depp e di Helena Bonham Carter, che nel film interpreta mrs Lovett, la partner nel crimine di Todd.
Al di là dei due protagonisti si distingue anche Alan Rickman nel ruolo del giudice Turpin e in generale il resto del cast dimostra quel livello di affiatamento necessario per far funzionare un musical.
Il tutto è supportato da una regia estremamente dinamica (le esperienze in Willie Wonka hanno dato buoni frutti) e dalla classica qualità nella fotografia e delle scenografie che ci si aspetta da un film di Tim Burton.
Qualcuno ha criticato gli effetti visivi definendoli un po’ troppo “finti”, ma il risultato che si voleva ottenere era proprio quello, a partire dal sangue che scorre a fiumi in pura tradizione da Grand Guignol teatrale, mentre la Londra della metà dell’800 è ricreata a metà tra la scenografia teatrale e la miniatura.
Non mancano poi scelte di contrasto fantastiche per alcune sequenze, come quella in cui mrs Lovett fantastica sulla sua vita futura assieme a Todd.
Quest’ultimo è ovviamente il motore del film con quei suoi occhi che somigliano a pozzi traboccanti di odio; non sono però gli occhi di Barker, ma dell’ossessione…occhi antichi che esistevano prima di Todd e continueranno ad esistere anche dopo di lui…
Nel complesso non ci sono personaggi positivi se escludiamo Johanna e Jamie, il cui ruolo è peraltro esiguo a causa dei sopracitati tagli rispetto al musical originale.
In realtà non rimpiango una loro maggiore partecipazione, del resto perché dovrei quando il film funziona così bene con il focus incentrato su personaggi così deliziosamente negativi?
In tutta onestà non attendevo con particolare ansia Sweeney Todd e questo ha giovato alla mia visione perché non avevo un’idea su cosa aspettarmi.
E’ un film che disegna un ghigno soddisfatto nello spettatore con una serie di battute memorabili, sia nelle canzoni che nei dialoghi convenzionali (che giustamente rappresentano la minoranza nell’insieme), valorizzati da una componente visiva perfettamente in tono.
Probabilmente non piacerà a chi non ama i musical e il macabro, ma non è detto…



Mettiamola così, il primo Rambo (o First Blood per i puristi :P) l’ho sempre trovato molto valido come film d’azione, con il suo spunto del veterano con stress post traumatico che si scontra con la società.
Gli altri due non sono particolarmente interessanti anche se hanno contribuito notevolmente alla cultura popolare (senza di loro Hot Shots 2 non sarebbe stato possibile °°) e hanno i loro momenti, con i cattivi carognoni sovietici e i boss fight contro elicotteri d’attacco.
In retrospettiva, al di là del personaggio icona, non sono certo tra i migliori film d’azione degli anni ’80, decade che offre pellicole come Commando che sono decisamente più divertenti.
Del resto, per quanta gente possa uccidere in modo cruento, è quasi impossibile prendere sul serio il personaggio sborone di un action movie che, al massimo, può avere un background che gli dia carisma e personalità.
L’idea di ripescare Rambo per un quarto film non era necessariamente disastrosa eppure, con tutti i modi in cui si poteva usare un eroe riluttante, hanno scelto quello meno efficace.

Il buon John vive in Tailandia facendo quello che fa di solito un veterano rude e duro nei film (leggi, il poveraccio che, da vero duro, a questo giro sbarca il lunario catturando serpenti), finché non viene avvicinato da un gruppo di missionari buoni come il pane per scortarli nel bel mezzo della guerra civile in Burma.
Dietro l’insistenza della bella missionaria bionda stile dolce euchessina il nostro eroe accetta.
Ovviamente si trovano nei guai molto presto e Rambo e un gruppo di mercenari vagamente caratterizzati e pagati dalla chiesa (sic) devono togliere le castagne dal fuoco.
Affascinante…
L’esigua storia è riempita da scene di violenza visiva ottimamente realizzata (teste che esplodono, gente che esplode e mutilazioni assortite), ma sostanzialmente inutile vista la mancanza totale di stile e di ritmo.
Personalmente non sono avverso all’uso di scene estremamente violente nei film; basta che il risultato sia interessante e, a tal proposito, mi viene in mente l’esempio di Hostel.
Qui si invece si ha la costante impressione che si voglia ovviare alla mancanza di uno script decente capitalizzando sulla rappresentazione dei massacri, cercando magari di far scorrere qualche lacrima (oh, tutte quelle povere comparse ;_;…bah…) negli spettatori più impressionabili.
Non sono impressionato (ribadisco che la qualità degli effetti è comunque ottima °°) e in più ho avuto la fastidiosa sensazione come di avere accanto durante la visione un babbeo con gli occhi storti che ogni due minuti esclama “LA GUERRA E’ ROBA SERIA!” o alla 4chan “WAR! SERIOUS BUSINESS!” :P
Mettiamo i puntini sulle i: un film d’azione non ha bisogno di una trama particolarmente articolata, basta un plot movimentato che tenga su l’interesse e un buon antagonista, cose che in John Rambo mancano completamente.
La violenza poi inizia ad essere ridondante dopo poco, quindi avendo stomaco ci si annoia anche di più che nelle sequenze di interludio da abbiocco.
Rambo fa lo sborone qua e là (notevole il suo potere di apparire alle spalle dei nemici come i serial killer degli slasher movie °°), mentre la battaglia finale risolleva un po’ la soglia d’attenzione, ma è troppo poco per un film che sembra composto dal vuoto cosmico.
Se proprio vogliono fare un altro film spero che almeno abbiano il buon senso di scegliere un plot più interessante…andrebbe bene anche un minimo sindacale stile nazionalisti russi nostalgici dell’Unione Sovietica che si alleano con un dittatore arabo per far saltare in aria gli Stati Uniti :P
Ok, è il plot di Call of Duty 4, ma è sempre meglio di questa versione pallosa del “salva la principessa” con tanto di momento stile “sorry, but the princess is in another castle”…

E in settimana nuova in attesa c'è Il Petroliere e poi, appena esce, Persepolis :)

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