titolo:And I'm on my knees looking for the answer
beta:
leliwenfandom: Harry Potter
personaggi: Harry Potter, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Ron Weasley, Hermione Granger.
pairing: Harry/Ginny, Harry/Draco
rating: NC-17
trama: Voldemort è stato sconfitto. Harry si ritrova con una vita da gestire.
note: Grazie alla mia beta, per i suoi utili consigli.
Stranamente il titolo esisteva già prima di scrivere la fanfic, è tratto da "Human" dei The Killers.
Non c'è niente di così perfetto come spezzare un ritmo sicuro, proseguire sulle stesse note, ma cambiarne l'andamento.
Saresti dovuto essere a casa con lei, e ci sarai, solo non ora.
Le tue labbra scorrono sul ventre di Draco e puoi sentire i suoi peli drizzarsi al loro passaggio. Non sei riuscito a non farlo, sei andato da lui, nonostante la paura e i tuoi valori.
Alzi la testa, Malfoy non ti sta guardando, ma l'eccitazione la si può scorgere facilmente nel modo rigido in cui tiene la testa puntata contro il cuscino, il mento in alto. Non ha fatto domande e ora la sua camicia è sbottonata e i suoi pantaloni - insieme ai suoi boxer - sono avvolti intorno alle sue caviglie.
Vorresti andartene, il tuo cuore batte più velocemente di quanto vorresti, e non sei più sicuro che riuscirai a fermarlo, ma la tua erezione te lo vieta.
Allarghi un po' di più le gambe di Draco, i suoi muscoli obbediscono sotto le tue dita, e decidi di lasciarle lì, le mani, perché le sue gambe sono forti e calde, ti piacciono. Le massaggi leggermente.
"Potter, muoviti."
Puoi scorgere tutta la sua irritazione, ma non gli rispondi né ti sbrighi; non ne hai voglia. Stai sperimentando, solo tu puoi stabilire quando andare avanti, dovrà seguire il tuo ritmo o crollerà tutto, crollerete entrambi.
Scendi ad afferrare i suoi pantaloni e i boxer, glieli sfili gettandoli in qualche angolo della camera; gli fai piegare le gambe e le tue mani scorrono fino alle sue caviglie, bloccandole. Ti avvicini al suo ginocchio destro, lo sfiori con il naso e con i capelli, prosegui lungo la parte interna della sua coscia, ma non lo tocchi, non quanto lui vorrebbe.
"Cazzo, Potter."
Se non fosse così eccitato ti tirerebbe un pugno, lo sai, lo faresti anche tu. Decidi di morderlo, lo senti bestemmiare. Appoggi le labbra su un suo testicolo aspirandone l'odore intenso e sai che non lo dimenticherai, ti dà alla testa. Lecchi il suo membro partendo dalla base, con forza, e senza pensarci prendi in bocca i primi centimetri. Draco prova a spingersi in avanti, ma la tua mano scatta subito a bloccarlo posandosi sul suo bacino, non sei ancora pronto. Sposti anche l'altra mano e l'appoggi sul materasso, il tuo braccio sbatte contro la sua coscia. Cominci a muoverti sul suo sesso, riuscendo ogni volta a prenderne sempre di più, senti le sue vene pulsare e per un secondo credi che ti resteranno incise sulla lingua.
Le dita di Draco si fiondano tra i tuoi capelli, stringono alcune ciocche, ma non ti impone nessun altro ritmo, solo il tuo, così gli permetti di lasciarle lì.
Sposti la mano dal suo bacino - non serve più - e cerchi i suoi capezzoli. Il petto di Draco si muove velocemente e ti piace sentire la consistenza dei suoi muscoli sotto i tuoi polpastrelli: la sua pelle è liscia, quasi senza peli. Malfoy ti afferra due dita e se le ficca in bocca, le trascina avanti e indietro inondandole di saliva. Il tuo uccello preme contro la cucitura dei pantaloni, ma non hai il coraggio di aprirli né di toccarti.
La mano di Draco scivola via dai tuoi capelli e va a finire sopra la tua - sul materasso - ma si sposta quasi subito; il lieve contatto che continua ad esserci tra il tuo mignolo e il suo pollice ti sembra bruciare. Capisci che sta per venire e sembra che ti abbiano improvvisamente versato addosso un secchiello pieno di cubetti di ghiaccio, ti stacchi da lui e aspetti che alzi la testa per mandarti a fanculo, ma si limita a guardarti, senza espressione, e speri che accetti il rossore comparso sulle tue guance come scuse.
"Continua." Mormora, alla fine. Sembra quasi dolce e ti senti in colpa, perché hai appena tradito la tua fidanzata, e con un uomo, perché hai appena fatto il tuo primo pompino, e non riesci a finirlo, perché hai appena scoperto che tutto quello che Ginny potrebbe fare e offrirti non riuscirà a bastarti, mai più.
Afferri il cazzo di Malfoy e finisci il lavoro con poche vigorose spinte, rimani sconvolto dal suo sperma bianco appiccicato alle tue dita, se fossi sufficientemente pazzo proveresti ad assaggiarlo, ma prendi la bacchetta e con un incantesimo pulisci entrambi.
Ti alzi e ti allontani dal letto, ti sistemi la camicia. Draco ti raggiunge, ancora nudo.
"Suppongo che ora sia il mio turno."
Riesci a fermarlo prima che ti slacci i pantaloni, prima che si inginocchi, prima che ti faccia impazzire.
"Sono già venuto prima, grazie lo stesso."
Sa che è una cazzata, la verità è sotto i suoi occhi e tu la senti pulsare dentro le tue mutande. Si limita a scrollare le spalle, il vostro equilibrio è instabile, qualsiasi passo potrebbe essere quello sbagliato.
"Prego."
Lo vedi chinarsi per recuperare i suoi pantaloni e vuoi andartene, il bisogno è così forte che sembra che il tuo corpo abbia vita propria; ti senti sbagliato lì, in quel momento, stonato, e il rumore del sangue che pompa nelle tempie ti offusca il cervello.
"Allora me ne vado." I tuoi passi sono veloci e goffi mentre cerchi di raggiungere l'uscita. "Conosco la strada, non disturbarti. Ciao."
Draco ti fissa mentre finisce di rivestirsi, ma non lascia trasparire nulla.
"A presto, Potter."
*
La lieve luce della lampada che Ginny si ostina a voler tenere accesa continua a distrarti, non hai molto sonno.
Ti giri verso di lei e ti chiedi cosa state facendo, cosa stai facendo. Sembra così piccola, e lo è, e lo sei pure tu, solo che non riesci a rendertene conto. Ti viene da ridere: per qualche motivo sei dovuto crescere in fretta. Allunghi la mano e accarezzi Ginny sul ventre, lentamente, ma con forza sufficiente per svegliarla. Scendi, e prosegui verso le sue cosce.
"Harry..." Mugugna, ancora nel sonno, si preme contro di te, in un abbraccio, le sue braccia sulla tua schiena.
"Ginny."
Sposta il suo viso sulla tua spalla, aggiusta le braccia, più in alto, sul tuo petto e si riaddormenta.
Sospiri e ti spettini i capelli, ancora di più. Ti riappoggi con la schiena contro il materasso, Ginny segue i tuoi movimenti, la senti strofinare la sua guancia sulla tua pelle.
Ritorni a fissare il soffitto e le luci che la lampada proietta su di esso, continui così fino a quando non ti costringi a chiudere gli occhi; domani devi andare al Ministero e non ne hai voglia.
*
Il ricordo di Silente è così lontano che cercare di pensarlo fa quasi male; non riesci a recuperare dalla mente il suo odore, la sensazione che ti dava avere la sua mano appoggiata sulla tua spalla mentre cercava di proteggerti e di farti rimanere giovane ancora per un po'. Ti ricordi quasi ogni cosa accaduta a quei tempi, ma non lui.
E' fastidioso dover accettare che il tempo assopisca qualsiasi cosa, anche una persona che ci ha amato per molti anni; e quello che ti ha restituito è solo un'immagine molto sfocata e guardarla fa male alla vista.
"A cosa stai pensando, Harry?"
La voce di Hermione è dolce mentre si sporge per darti un bacio lieve sulla guancia; rimane in piedi, con una mano appoggiata sulla tua schiena.
"A niente, stavo gustando la mia birra."
"Non me la fai, Harry. Riconosco quello sguardo." Si siede sullo sgabello accanto al tuo, un braccio sopra il bancone.
"Ho visto Malfoy un po' di tempo fa..."
"Quando? Cosa vi siete detti?" Riesci a percepire la nota di timore che Hermione ha cercato di celare, una domanda nascosta in quelle parole, te la sei posta anche tu e la risposta non è ancora arrivata.
"Non ci siamo picchiati, Herm," bevi un sorso dal tuo bicchiere, "è stato tutto piuttosto strano. E' stato lui a parlare per primo, mi ha detto di non aspettarmi i suoi ringraziamenti. Sai, per il processo."
"Ma che..." Le guance della tua amica stanno diventando sempre più rosse, mentre cerca di trovare un termine adatto per Malfoy; la fermi prima.
"Ha detto che ho solo raccontato la verità. E credo che avesse ragione, non sarebbe mai riuscito ad uccidere Silente, non l'avrebbe fatto."
"Oh, Harry, come fai a dirlo?" Ti sembra di essere ritornato ai tempi della scuola, quando cercavi in tutti i modi di convincere i tuoi amici che avevi ragione; alcune cose non cambiano mai a quanto pare.
"Io c'ero! Te lo sei dimenticato? Ho visto la sua cazzo di bacchetta tremare un attimo prima che arrivassero i Mangiamorte. La stava per abbassare, ne sono certo."
"Va bene, ma c'è tutto il resto, come puoi dire che fosse innocente?"
"Si è ritrovato in mezzo, come è successo a me, come è successo a molti di noi, la verità è che ci stava sulle palle solo perché era un viziato del cazzo."
Hermione ti sfiora un braccio, mentre pensa.
"Forse è vero, forse no. Ora calmati," ti sorride "parlare di Malfoy è una delle poche cose che continua a farti incazzare."
Ti accorgi solo ora di quanto fossi teso, allenti la presa delle dita sul bicchiere. "Scusami."
"Ormai ci sono abituata! Che altro vi siete detti?"
"Niente di particolare."
Hermione sembra accorgersi della calma ritrovata e decide di non chiederti altro, le ne sei grato, non saresti riuscito a raccontarle il resto.
"Ginny non è venuta?"
"No," e non riesci ad evitare di fare una lieve smorfia "lo sai che non le piacciono i bar babbani."
"Va tutto bene tra di voi?" Ha tutta l'aria di essere una domanda in attesa di essere formulata da molto tempo.
Ti limiti ad annuire, mentre finisci la birra cercando di ignorare le occhiate sospette che continua a lanciarti Hermione.
*
"Stai ancora insieme alla Weasley?" ti chiede Draco, mentre si risiede sul divano in soggiorno.
"Che cazzo te ne frega?" E' una domanda lecita, la sua, ma l'idea che sappia chi sei, che conosca la tua vita rende tutto troppo reale e la parte di te che in questo momento vorrebbe solo scappare lo trova troppo soffocante.
Ti guarda come se fossi un incantesimo uscito poco bene.
"In realtà non molto, ma visto che sei a casa mia e che mi vorresti scopare," lo dice con calma, mentre prende un sorso dal suo bicchiere e ti sfida a rispondergli di no.
La pellicina che hai intorno al pollice diventa improvvisamente interessante e continui a fissarla, cercando di smettere di arrossire e di trovare una risposta brillante con cui uscire da quel casino.
Senti le tue dita avvolgere la stoffa dei pantaloni di Draco quando lui decide di salirti addosso a cavalcioni.
"Dio, Potter. Non ci posso credere, la tradisci."
Il calore che ti provoca il suo contatto si sta diffondendo in tutto il tuo corpo, velocemente, senza trovare ostacoli, presto i vestiti diventeranno davvero fastidiosi.
"Non ti facevo così Serpeverde," e prende tra le dita alcune ciocche dei tuoi capelli, incomincia a torturarti l'orecchio sinistro.
Il suo alito è caldo e non riesci a stare fermo, non riesci a non toccarlo, la sua mano destra finisce tra di voi, si infila nei tuoi pantaloni. Chiudi gli occhi e appoggi il collo contro la testata del divano, ti aggrappi alla sua schiena e lui scende con le labbra sul tuo collo.
Quando ti accorgi di quello che sta facendo speri che non sia troppo tardi, sposti le mani da lui e ti alzi di scatto, rischiando di farlo cadere.
"Cazzo, Malfoy!" Ti strofini il collo, disperato. Lo vedi sorridere, soddisfatto, mentre si sdraia comodamente sul divano.
"Non mi piacciono le persone che mentono." L'ombra di divertimento presente in quelle parole sembra rimbombarti nella mente.
"Ma vaffanculo!" sbatti la porta quando esci e ti auguri che non sia una risata quella senti mentre te ne vai.
***