[Glee] Kurtofsky - Senza titolo

May 05, 2011 15:23

Titolo: Senza titolo (perché non me ne viene uno!)
Autore: xel1980
Fandom: Glee
Personaggi: Kurt Hummel, Dave Karofsky, Blaine Anderson (citato)
Pairing: Dave/Kurt, Kurt/Blaine
Rating: PG
Parole: 591
Genere: Angst
Beta: Non è betata perciò... abbiate pietà e se avete voglia di correggere qualche sproloquio ve ne sarei grata! xD
Note: Spoilers fino a "Born this way". Non so da dove mi sia venuta questa fic... comunque la spinta me l'ha data il mio libricino delle risposte al quale ho chiesto se Kurtofsky sarà mai canon (sono una donna triste ed inutile, lo so!)... e la sua risposta è stata "Non ne sei mai stato più consapevole", che è anche la prima frase della fic, LOL! Speriamo! xD
Riassunto: Mah, non succede poi tanto... è solo angst...
Disclaimer: Ovviamente i personaggi sono di Ryan Murphy!

Non ne sei mai stato più consapevole: la tua vita è legata alla sua. Lo senti strapparti via le interiora quando si allontana da te, come se più niente avesse bisogno di funzionare quando lui non c'è. Ogni metro di distanza fra voi ti fa sentire un po' meno vivo, un po' meno sicuro.
Non è stato positivo riportare Hummel al McKinley, almeno non per te.
Lontano dagli occhi, lontano dal cuore diceva qualcuno.
Una gran cazzata, comunque. Non passava giorno che tu non ripensassi a lui, quando era alla Dalton, ma è vero anche che la sua vicinanza amplifica tutto. Tutto quel casino che ti senti dentro.
Quando parlate e le parole vi avvicinano, tu lo senti più forte: il desiderio di urlare al mondo quanto vorresti che fosse tuo, per sempre, completamente. E ti torna in mente il male che gli hai fatto, e il bacio che gli hai rubato. Ti vergogni eppure lo rifaresti, perché lo ami... ma lo odi, anche. E' per colpa sua se hai dovuto mettere in dubbio tutto, i fondamenti delle tue poche sicurezze.
E lo invidi, questo è poco ma sicuro, per il suo coraggio e per la forza con cui afferma sé stesso, giorno dopo giorno, pur dovendo lottare costantemente con chi lo vorrebbe cambiare o cancellare dalla propria vista. Terrorizzati da un esile ragazzino dai lineamenti dolci ma con le spalle forti e la lingua tagliente... Tu per primo.
“David, hai ascoltato almeno una parola di quel che ho detto?” sospira Kurt Hummel risvegliandoti dai tuoi pensieri. Non puoi dirgli che eri intento a fissare le sue labbra e a ricordarti il loro sapore.
“Possiamo prenderci da bere? Stiamo parlando di questo PFLAG-qualcosa da ore.”
“C'è tanto da organizzare! E poi Blaine mi aspetta al Bel Grissino fra quaranta minuti!”
Certo. Blaine. Quello carino, magro, vestito bene e che conosce l'ABC del gay alla perfezione. Quello che è stato in grado di conquistare il suo cuore senza il minimo sforzo, gli è bastato uno sguardo. Eppure l'amore non ti sembra così semplice da dove l'osservi tu.
“Ok, niente bere. Anzi, io me ne vado in palestra.” gli dici stizzito, geloso. E ti alzi dalla sedia pronto a lasciare l'aula deserta in cui stavate lavorando. Insieme.
L'unica cosa che ti unisce a lui, ora, è anche quella che ti sputtanerà di fronte all'intera popolazione di Lima.
“Vedo che hai scelto che tipo di gay essere, almeno! Quello fissato con i muscoli...” ridacchia alle tue spalle. Evidentemente si sente a suo agio con te, ma tu non altrettanto con lui.
Ti volti a guardarlo, adirato, e le parole ti volano via di bocca senza che tu possa controllarle.
“Andavo dietro ad uno a cui non piacciono quelli come me.” gli rispondi. Eviti di aggiungere che sei talmente scombussolato che non mangi per bene da giorni, o settimane, e che l'ansia ti sta distruggendo lo stomaco.
Kurt sobbalza sulla sedia, arrossisce, mentre tu lasci l'aula senza neppure salutarlo. Tu sei stato il primo a provare qualcosa per lui, il primo ad inseguirlo, il primo a sbagliare tutto. L'unico.
In palestra ti viene da piangere e ringrazi il cielo di essere solo anche se cerchi di ingoiare i singhiozzi e ti senti un idiota.
Ormai è andata. Non puoi farci più niente. Rassegnati. Non lo avrai mai.
Ma se, mentre sfoghi la tua rabbia urlando e prendendo a pugni un sacco da boxe, ti voltassi indietro un attimo, lo scorgeresti: Kurt Hummel sulla porta che ti guarda da lontano.

kurtofsky, fanfiction, glee

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