Considerazioni

Oct 25, 2007 22:59

E’ in giornate come questa che vorrei prendere un foglio bianco come questo e cominciare a scrivere. Scrivere cose senza senso, di getto, storie inventate e frasi senza logica…solo per sfogarmi.

Sono ancora in viaggio verso Mordor, un viaggio non certo senza difficoltà né attimi improvvisi in cui tutto ciò che è in torno a me sembra contrarsi ed io esser inglobata nel nulla.

Forse non capirete niente in questi “esempi”, dovreste leggere tra le righe, ma non vi faccio sforzare più di tanto per capire, tanto oggi come oggi fare outing va di moda, quindi: sono quattro mesi che soffro di attacchi di panico.

Che sono? Vi domanderete, bè…per la spiegazione dettagliata e scientifica vi rimando alla neo dottoressa Wendsday, io potrei cercare di piegarvi come si possono presentare. Perché si manifestano in ogni momento del giorno ed anche nella situazione più bella, tranquilla, serena, divertente…il bello della cosa è che quando prendono io posso fare poco per fermarli, o per lo meno, anche attenuare i loro effetti costa abbastanza fatica, soprattutto a livello mentale e talvolta anche fisico, soprattutto quando mi prendono quelli con tanto di tremori stile Parkinson. Lo so che non è un bello spettacolo da vedere, e questo non è che un tipo degli attacchi che possono prendermi. Esistono anche quelli per cui io devo necessariamente nascondermi da qualche parte, perché avverto un fortissimo senso di pericolo (immotivato), nemmeno fossi un reduce del Vietnam, con tanto di sensi acuiti. Ed è da questi che la ripresa è difficile e talvolta posso assumere medicine, solo se le ritengo indispensabili.

Per questo ho deciso che era giunta l’ora di cambiare vita, modo di pensare, e la priorità delle cose. Devo imparare a mettere me stessa al primo posto, secondo il principio sano dell’egoismo personale, cercando di farmi scivolare addosso ciò che gli altri potrebbero dire delle scelte che faccio. Ci sto riuscendo, passo, passo, senza fretta, come vuole la filosofia degli Ent: “Non avere fretta.” Solo in questo modo riuscirò ad arrivare alla fine del cammino, ritrovandomi così adulta e pronta ad affrontare quello che il futuro mi riserva.

Il primo step è la decisione finale (mia e mia soltanto) d’abbandonare in maniera definitiva le gare di cosplay, per le quali, essendo almeno dieci anni che le faccio, non sento più niente. Né passione, né divertimento, e quando le cose cominciano a pesare e ad essere viste più come un dovere e non come un diversivo, è bene che siano abbandonate. Questo perché non è che ce l’abbia con qualcuno, assolutamente! Ma il tempo della fangirl/hotaku ormai è finito, senza alcun rimpianto, per questo ho nettamente diminuito i titoli dei manga che leggo. E’ stato bello, divertente, ma adesso basta! Già vedo che la mia visione delle cose, è molto differente da quella della “me” hotaku. Forse sto diventando più realista e concreta, non lo so. Ciò però non vuol dire che abbandono l’hobby dei fumetti. Continuerò a venire alle fiere, ma non più in costume, solo per la passione per il fumetto in sé. Spero non ve la prendiate per questa mia scelta o, se lo fate, ditemelo quando ci vediamo, così posso spiegarvi meglio le mie ragioni facendo una cosa importante come confrontarsi.

decisioni

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