Titolo: I'm already torn (spin off di
Then get ready for the night line)
Autore:
weeping_iceFandom: Supernatural
Pairing/Personaggi: Leviathan!Dean/Dean
Rating: giallo (14+)
Beta/Reader: no
Words: 772
Warning/Spoiler: spoiler settima stagione, AU 7x06 “Slash fiction”, self!cest, mpreg
Riassunto: AU di "Slash fiction", Dean e Sa vengono catturati dai loro cloni e... Be', diciamo solo che non ne escono indenni.
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono... No, seriamente, qualcuno credeva il contrario? Per tutte le informazioni del caso rivolgetevi a Kripke che maltratta meglio di me i piccoli.
Note: colpa di
sepherim_ml, e so che la cosa non vi stupisce.
Da quando era stato 'rapito', Dean aveva immaginato decine di modi per uccidere quel figlio di puttana che aveva preso lui e la sua piccola. Da quando aveva... partorito (e, Dio, non voleva assolutamente ricordare quelle ore), aveva progettato centinaia di modi per ucciderlo, e tutti passavano per il suo uccello, le sue palle o il suo culo.
Adam ricominciò a piangere e Dean si massaggiò le tempie. Da ore non faceva che correre dalla cucina alla culla, cercando di capire cosa avesse il piccolo mostro e sperando non fosse ancora un cambio di pannolino o qualsiasi altra bomba disgustosa.
Cazzo, tenere in vita uno di quei cosi era veramente dura. Non ricordava suo padre così stressato con Sammy, ma forse il whisky aiutava.
Esasperato, si buttò un asciugamano sulla spalla e, con un biberon in mano, si avvicinò nuovamente al lettino verde, spostando a calci qualche peluche. Non voleva sapere che faccia avesse usato il suo doppione per le grandi spese da 'papà eccitato', ma certamente suo padre non aveva tutti quegli arnesi quando Sam era in fasce.
« Spero stavolta tu abbia solo fame » sbottò, prendendo in braccio il piccolo. Be', almeno i pianti erano terminati e Adam si limitava ad agitarsi contro il suo petto e a mugugnare, infastidito, fino a quando non ebbe la tettarella a portata di labbra. « Ehi, vacci piano ».
Evidentemente deciso a non ascoltarlo, il bambino tese le manine ad afferrare il biberon, continuando a succhiare avidamente.
Sì, era proprio suo figlio.
« Mangi e caghi il doppio del tuo peso, uhm?! Dovrai allenarti molto per mantenerti in forma ».
Ovviamente il piccolo non rispose, ma lo fissava e gli sorrideva, apparentemente soddisfatto, intorno al pezzo di silicone. Nei suoi ricordi, anche Sammy sorrideva sempre quando lui o John gli davano finalmente quello per cui aveva spaccato i timpani a mezzo isolato, ma era un sorriso più discreto, completamente diverso da quello del Sam adulto o del piccolo tra le sue braccia.
« Sei proprio nato per questo ».
Merda, lo psicopatico era tornato. Ma non doveva uccidere qualcuno o, meglio, suicidarsi?!
« Be', siamo, tecnicamente » continuò, sporgendosi oltre la sua spalla osservando suo figlio. Dean sentì i brividi corrergli lungo la schiena, mentre quell'essere gli si premeva contro e gli cingeva la vita con un braccio. « Ma tu sei proprio nato per avere un bimbo in braccio ».
E Dean non voleva pensare alle possibile conseguenze di una simile frase e... “Dio,” pregò. “Fa che sia un fucile quello che sento.”
Non che potesse avere la stessa fortuna due volte, quel giorno alla Roadhouse era stato manna dal cielo perché non solo si trattava di un fucile, ma era un fucile in mano ad una Jo inesperta e, cazzo, Ellen si trovava nella stanza accanto ed era entrata appena in tempo.
'Fanculo, Ellen avrebbe saputo come crescere quel piccoletto, e probabilmente anche come liberarsi di quella merda che stava alle sue spalle.
Adam sembrava essere sul punto di addormentarsi (finalmente, forse questa volta sarebbe rimasto tranquillo tutta la notte) e Dean avrebbe voluto poterlo sottrarre alle attenzioni del 'padre'.
Una mano uguale alla sua, e cazzo se la cosa era sempre disturbante, gli accarezzava la testa, mentre l'avanzo di fogna gli baciava il collo.
« Sai, sarebbe un peccato fermarsi ad uno ».
O cazzo no. E in senso letterale.
Sarebbe stato patetico fingere un mal di testa? E giurare di non voler svegliare il piccolo?
Cielo, il figlio di puttana aveva scaricato le sue abilità, almeno quelle, nella sfiga, ma se poteva evitare... al diavolo tutto. Sammy non era lì, quindi non avrebbe potuto prenderlo per il culo a vita.
Stava giusto per protestare, correndo il rischio di sembrare una ragazzetta vergine, quando l'essere prese il piccolo dalle sue braccia e, ghignando, lo adagiò nel lettino. Dean sperò ferocemente che Adam si svegliasse e ricominciasse a piangere.
« Sarebbe proprio un peccato, tesoro » mormorò, riavvicinandosi di nuovo a lui. Solo per il tono mellifluo che aveva usato per quel 'tesoro', avrebbe dovuto prenderlo a calci in culo. « Suggerisco di impegnarci ».
E in un secondo Dean Winchester si ritrovò sbattuto contro la parete e con il proprio corpo addosso, per quanto assurdo potesse essere.
Cazzo, quello che aveva sentito prima definitivamente non era un fucile e quella mano sembrava seriamente intenzionata ad infilarsi nelle sue mutande.
Evidentemente chiedere un po' di fortuna era troppo. Ma perché non aveva mai il proprio coltello quando serviva?!
« Su su, Dean » gemette il cazzone, e Dean ebbe la tentazione di vomitare. O strappargli coi denti la lingua, forse sarebbe stato più efficace. « Sembri nato per esibire un pancione ».
Ma 'fanculo. Lo avrebbe ucciso, fosse l'ultima cosa che faceva.