Jul 04, 2008 03:23
Un'altra ante-notte fracassata a colpi di macchina da scrivere. Esiste una sperequazione sonora costellata di casualità a formare un ordito sempre in attesa di un dopo. Di un ulteriore. Piccoli istogrammi color magnesio che s'alzano e abbassano, animati da un movimento nell'etere che pare quasi brezza. Vive voci che appaiono, aprono un'asola e si dissolvono, come stazioni AM.
(L'unico abbozzo salvato da un improvviso soggiorno altrove, con un retrogusto curiosamente squallido, un portiere d'albergo distratto, una camera con una vista priva di istruzioni per l'uso, un orologio da polso a meccanica manuale da far riparare. Stanchezza. Sigarette.)