La vida puede ser maravillosa
Gasol/Navarro, ovvero HOLY CRAP, NOT EVEN RAINBOWS ARE THIS GAY.
E così, credete di poter sopravvivere alla straordinaria quantità di gay che il Gasolvarro ha in serbo per voi. PFFFFFFT.
Questo era solo un assaggio, e neanche il più carino. Ma andiamo con ordine, serve un pochettino di storia. (No worries, probabilmente non sarò breve, ma perlomeno sarò divertente.)
Pau Gasol Sáez
Nasce il 6 luglio dell’80 a Barcellona; è alto 2.15 m, gioca da ala grande o centro (ovvero, nell’85% dei casi lo trovate accampato sotto il canestro) per i Los Angeles Lakers, che se devo stare a spiegarvi chi sono magari è il caso che, prima, veniate fuori dalla roccia sotto cui avete vissuto finora.
Cresciuto nella cantera del Barcellona, nel 2001 ha abbandonato l’astronave madre per andarsene in NBA (era il secondo spagnolo della storia a tentare il salto), e adesso sono dieci anni che gioca lì; ha vinto due volte il campionato con i Lakers, è
oggettivamente uno dei migliori europei ad averci mai giocato, nonché uno dei migliori talenti cestistici che la Spagna abbia mai sfornato. Ok, un sacco di gente vi dirà che è il migliore in assoluto, e probabilmente è anche vero, MA SOLO SE LO CONSIDERATE IL MIGLIORE AL PARI DI JUANCA!!!11!!!SEDICI!!
Suona il pianoforte, gli piace molto leggere,
presumibilmente è pure un po' nerd e, da ragazzino, voleva fare il medico (sua madre è un’internista, suo padre fa l’infermiere); ha anche frequentato per un po’ l’Università di Barcellona, però poi la carriera sportiva ha preso il sopravvento. Quando gli capita,
va in giro ad assistere a delicate operazioni chirurgiche. Insomma, è un ragazzo intelligente e pieno di interessi. Nerd.
Afferma di essere fidanzato con
Silvia Lopez Castro, una cheerleader che avrebbe conosciuto durante l’Eurobasket in Polonia del 2009. Però, insomma,
come diciamo dalle mie parti:
ma anche no.
Oh, è stato guest star in
un episodio di Numb3rs, e ha recitato
la parte del morto per CSI:Miami (LOL, il suo personaggio si chiamava Victor Emparo. LOL).
Soprannomi: E.T., Gasolina, Pow, Meal Ticket, Batman; in un arguto gioco di parole tra Pau e puppy, io lo chiamo anche Pauppy.
Juan Carlos Navarro Feijoo
*si inchina e gli lustra le scarpe*
Nasce il 13 giugno dell’80 a San Feliu de Llobregat, che è tipo provincia di Barcellona; è alto 1.92 m e, no, non ho aperto Wikipedia per nessuno di questi dati, grazie tante #chihadettostalker. Gioca da guardia tiratrice, occasionalmente da playmaker (e sono le volte in cui sentite Kyappu urlare 'AAAAHH CUANDO NAVARRO SE PONE DE BASEEEEEEE' con aria estatica, anche se non la state guardando su Twitter *nods*).
Questa è una cosa fantastica in cui ammette di amare Shin-chan e io lo amo troppo. Gioca nel Barcellona, di cui è capitano e con cui ha vinto TUTTO IL VINCIBILE CAZZO, peraltro collezionando trofei di MVP (Most Valuable Player; miglior giocatore) (...a star a sentire
el_defe, though, sarebbe Mas Valiosa Puta) (a sentire me, invece, nel caso di Juanca è sempre e invariabilmente Most Valuable Pataaaaataaaaa) peggio che Messi, ed è capitano anche della Nazionale spagnola; il 24 novembre 2011 ha segnato il suo 2716esimo punto in Eurolega, di fatto diventandone il maggior... capocannoniere? Insomma, quello con più punti segnati nella STORIA della competizione (
Pau ha apprezzato! E
angstava almeno quanto me di non poter essere lì a sbattere le mani!). Insomma, Juanca è il Raúl (=capocannoniere della Champions, ho googlato) del basket, SOLO CHE, NO! Semmai Raúlito è il Navarro del calcio. Messi è il Navarro del calcio. D'altra parte,
ni Raúl ni Villa, és Navarro el 7 de España.
...e, insomma. È sposato con me Vanessa, e ha due figlie, Lucía ed Elsa, di sette e... IDK, credo sui sei anni e mezzo. Nel suo pueblo di nascita c'è un palazzetto intitolato a lui. L'ex capitano del Barcellona, Roger Grimau,
vuole che abbia una statua fuori al palazzetto del Barcellona. Io sono d'accordo. Pau pure.
Due interi paragrafi in cui Kyappu discute l'origine del soprannome La Bomba: nel basket, a tiri con caratteristiche particolari corrispondono nomi specifici. Per esempio, i tiri a cazzo di cane sono mattoni, ci sono i tiri ignoranti di Gianluca Basile, le schiacciate, gli alley-oop, e poi c'è la bomba (floater shot), e cioè un tiro usato per superare i difensori più alti, e che consiste nel tirare ad una certa distanza dal canestro con una parabola molto verticalizzata, in modo da evitare stoppate. Ma
l'amore della mia vita lo spiega meglio.
Ora, Juanca è universalmente conosciuto come, appunto, La Bomba, ed è vero che, essendo piccino e non un saltatore eccezionale, di bombe ne tira a bizzeffe; tuttavia, il soprannome non dipende esclusivamente da quello, perché se lo porta dietro da quando era ragazzino e pare gliel'abbiano dato perché è un figo incredibile è sempre stato un giocatore molto 'esplosivo' (AHAHAHAH RIDETE PER IL SENSO DELL'UMORISMO DEGLI ALLENATORI DEI RAGAZZINI. HO DETTO RIDETE), che tende a tirare un po' a caso (e a metterle tutte *piange amore*), da otto metri e più, in faccia a gente alta il doppio di lui, imprevedibilmente, e per il fatto che corre da tutte le parti e non lo si può fermare e okay, la smetto.
Altri soprannomi estremamente pucciosi: Juanca, Juanqui, Juanki, EL REY (de España o de Europa o anche dell'universo, se chiedete a me), Robin, jugón, el geni, Dios, Juan Carlos Calderón, secretario general del sindicato de los electricistas (*)
(*) Ok, questi ultimi due non sono veri soprannomi; è solo che Andrés Montes, facendo la telecronaca dell'Eurobasket 2009, molto spesso si riferiva a lui (A) con quel mash-up del suo nome e quello di José Manuel Calderón (...sì, è un altro giocatore della Nazionale XD), e (B), una volta che aveva segnato l'ennesima sua tripla spettacolare, appunto come 'secretario general' etc. E IDK, a Montes ho sempre voluto un bene dell'anima. Riposa in pace, nano.
Gasolvarro, ovvero l'OTP così OTP che, a vederli, il Destiel si ferma e si pone delle domande
Ok, innanzitutto vorrei un applauso per la fatica che ho fatto per tentare di mantenere un filo logico nei paragrafi qui sopra. E, ok, fatevene uno anche voi. *applaude*
ORA LA PARTE DIVERTENTE/SQUITTOSA/OMGLOLNONCICREDO/WTFGAYGAYGAYEVERYWHERE, preparate la vostra Gay Seal di fiducia perché ne avrete bisogno.
The early days
LOL.
Allora; Juanca e Pau si sono conosciuti quando avevano sedici anni,
nelle giovanili del Barcellona. Juan Carlos era lì già da un po' (uno scout del Barcellona l'aveva reclutato dodicenne dal Santfeliuenc, mettendolo poi a giocare con ragazzi anche di tre-quattro anni più grandi) (*scuora*), e nel 1997 vincono il titolo che corrisponde al Campionato Primavera de noantri; nello stesso anno, Juan Carlos debutta (diciassettenne) nella Liga ACB, e da lì comincia a giocare sia con 'i grandi' che con le giovanili.
Pau esordisce in ACB nel 1999, e l'anno successivo tutti e due vengono incorporati definitivamente in prima squadra. NEL FRATTEMPO PERO', avevano già vinto il Mondiale Junior, inaugurando così quella che sarà chiamata la generazione degli juniors de oro - ovvero, la generazione di maggior talento & successo della storia del basket spagnolo.
Heterosexuality was never an option.
E, beh, fin da ora le due adorabili creature sono tremendamente adorabili (compagni di stanza, chimica incredibile sul campo 'n all that jazz), oltre che spaventosamente bravi. Vincono il titolo di lega nel 2000, nonché la Copa del Rey, e in entrambi i casi Pau viene nominato MVP. Yup, it was pretty gay.
Già da ragazzetto Juanca capiva l'importanza del tongueporn. *annuisce con aria saputa e lo ama*
Ma skippiamo ora una considerevole quantità di anni, durante i quali Pau comincia a farsi un nome nell'NBA e Juan Carlos già diventa parte della storia del Barcellona vincendo, nella stagione 2002-03, il triplete (lega-Copa del Rey-Eurolega), e confermandosi via via come giocatore fondamentale per la squadra; arriviamo, allora, all'agosto del 2007, e precisamente a...
Memphis!!!!!11111!!!!
Da che era arrivato ai Grizzlies nel 2001, puccino lui, Pau aveva avuto modo di crescere notevolmente, sia come persona che come giocatore; la squadra, però, navigava in acque piuttosto tiepide, e la società decide per un colpo di mercato estivo: portare in Tennessee l'icona del basket europeo. I Grizzlies chiamano, Juan Carlos (i cui diritti appartenevano ad un'altra squadra, e il cui contratto col Barcellona non era ancora scaduto) risponde. Prende armi e bagagli (nello specifico, moglie e due figlie), e si trasferisce dall'altra parte del globo.
Se capite lo spagnolo, o se vi va di avere una ventina di minuti di eyecandy, guardatevi l'
Informe Robinson su la nueva vida de Navarro. (A un certo punto, quando va a prendere le bambine all'asilo, c'è un esempio dell'adorabilmente TREMENDO inglese di Navarro, certe volte me lo sogno ancora la notte.)
Chiederete voi: cosa ci può essere di più amorevole di uno che segue il suo amigo del alma fino alla fanculandia, peraltro vedendosi considerevolmente ridotto lo stipendio e rinunciando ad una squadra del calibro del Barcellona per i Memphis Grizzlies, che, non voglio offendere nessuno, ma non sono esattamente tutto 'sto splendore? E insisterete: Kya, non abbiamo bisogno di altro per shipparli! In effetti, li abbiamo shippati già alla prima gif che hai pucciato! SONO COSI' EVIDENTEMENTE GAY! Non può diventare peggio di così!
E invece.
Oh, invece. Dudes, dudettes, non avete idea.
ARRIVA FEBBRAIO 2008, e, come tutti sapete, febbraio è un mese di merda e cuori spezzati, e i Lakers sono dei cazzoni che non potevano aspettare la fine della stagione, no. Dopo aver fatto tanto per chiudere la distanza tra la Spagna e gli USA e rincongiungersi con il suo amore, Pau - ZAN ZAN ZAN ZAAAAAAN! - si trasferisce duemila chilometri più in là, a Los Angeles. IKR? Al posto di Juan Carlos probabilmente avrei ragequittato tutto e fatto una strage, ma evidentemente l'amore che li lega è semplicemente troppo, e così quel poveraccio è rimasto altri tre mesi ad essere figo, ma non vincere poi molto, mentre Pau tentava (inutilmente) di vincere il suo primo titolo in otto anni. (No worries, ci riuscirà l'anno dopo.)
Angst, really.
Appena finita la stagione, Juan Carlos (nominato per il secondo NBA All-Rookie Team) (a ventott'anni) (LOL) lolkthxbye-izza l'NBA, e se ne torna trionfalmente in Europa. È inutile che fai le smorfiette di tristezza, Pau, Gesù Cristo. No.
Meanwhile, in quel covo di amore infinito, bellezza e gayità che è la Nazionale, e di altre avventure estive
Li avevamo lasciati campioni d'Europa U21 nel '98, campioni del mondo junior nel 1999; li ritroviamo, per la prima volta nella storia della Spagna, sul podio dell'Eurobasket (quello dei grandi, con la selección absoluta), con un bronzo nel 2001 in Turchia, poi un argento in Svezia nel 2003 (Pau è nel quintetto ideale; Juan Carlos lo sarà, nel 2005, a Belgrado, nonostante la Spagna fosse finita quarta <3) e, finalmente, ~*~*~L'ORO AI MONDIALI 2006~*~*~
So lovely IDK I can't even see straight (LOL pun very much intended):
Pau viene nominato MVP del torneo nonostante si fosse rotto un piede durante le semifinali (l'MVP, generalmente, nei tornei di questo genere è il miglior giocatore della finale) (tranne casi eccezionali) (tipo, appunto, Pauppy nel 2006); la cosa tenera, e che ho scoperto solo recentemente perché il Mondiale lo guardai in tivù e figuriamoci quanto alla RAI interessasse essere fighi e pertinenti, è che la squadra, saputo che Pau non avrebbe potuto giocare, si presentò sul campo il giorno della finale indossando delle magliette con su scritto 'PAU TAMBIEN JUEGA'. Awwwwate con me, dai.
(#Kyappufact: è stato col Mondiale 2006 dato in chiaro che ho avuto il primo incontro con questa gente, sì. Poi tutto è precipitato con le Olimpiadi.)
E, dunque. Con la Nazionale, Pau e Juanca sono compagni di stanza, nonché i pilastri fondamentali del quintetto, indipendentemente dall'allenatore, e, durante l'ultimo Eurobasket, il mio amyketto Ramon Trecet ha consacrato ad espressione d'uso comune el cuatro y el siete, i salvatori della patria.
E, boh. Ho già detto che giocano magnificamente insieme? Nel 2009 hanno aggiunto la prima medaglia d'oro agli Europei in Polonia (Pau MVP), doppiandola nel 2011 in Lituania (Juanca MVP; Pau l'avrà sviolinato cinquemila volte).
Ed inoltre, Essi vanno in vacanza assieme (figlie e moglie di Juanca incluse, Silvia nowhere to be found). Very het.
7th Oct. 2010
DATA FONDAMENTALE, O SHIPPERS. Come ci ricorda
questo magnifico video che asfdhjsddffhb dovete guardare tutti perché probabilmente vi convertirà molto più di questo post, J & P nel 2008 si erano già affrontati a Los Angeles, perché son cose che fanno, le squadre NBA - invitare team europei e giocarci contro.
C'era stato amore, una partita da OMGOMGOMGOMINFARTO, e i Lakers avevano vinto 108-104. Juan Carlos, che il concetto di 'amichevole' proprio non ce la fa a ficcarselo in testa, aveva segnato trentaquattro (34) punti.
E POI NEL 2010~~~~, Pau campione dell'NBA con i Lakers, Juanca campione di Spagna e d'Europa con il Regal, s'incontrano al Palau Sant Jordi di Barcellona! E IL BARCELLONA VINCE! MA LA PARTE MIGLIORE È TUTTO QUESTO:
Chiaramente, il fatto che non si vedevano da millemila anni gli ha fatto perdere qualsiasi inibizione. (Pau non era andato in Turchia con la Nazionale, quell'estate) (bitch)
LOOK AT HIS SMIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIILE
Not gay. No, really.
E, proprio quando pensavate che non si potesse diventare più palesi di così, MA OVVIAMENTE È GIUNTO IL 2011! Al di là degli
svariati bacini in sede di Eurobasket &
festeggiamenti affini, abbiamo avuto un'esplosione d'amore su Twitter che è una roba a tratti imbarazzante (sto scherzando, Pau, please keep on).
Some evidence:
e vi prego di notare i piedini (...) che si toccano!!!!!!111111111111!!!!!!1112234211!!!
In virtù di questo, peraltro, GIU' CON L'HASHTAG #TeLoMereces, perché è la sintesi del leitmotiv di un po'
tutte le dichiarazioni che Pau ha rilasciato durante l'anno riguardo l'uomo della sua vita il suo bff l'uomo della sua vita L'UOMO DELLA SUA VITA.
OH E POI! Giusto perché quando il Kyo del Fandom ci s'impegna, fa le cose perbene: l'NBA è andata in bianco per la prima metà di questa stagione, perché non si trovava un accordo sui contratti dei giocatori; mentre i sindacati e i capoccioni coi soldi litigavano (e hanno litigato per svariati mesi), Pau e il suo altrettanto adorabile, baskettaro, grosso e innamorato di Navarro fratellino Marc hanno pensato bene di tornare in Europa e, udite udite,
allenarsi col Barcellona. A casa. Con Juanca. Sì. Niente, sto piangendo di nuovo. #FEELINGS
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Pau non manca mai di ricordare al mondo quanto ama Barcellona; inoltre, ha spesso ripetuto che sarebbe per lui un sogno concludere nel Barça la propria carriera da professionista. In tempo di lockout, Juanca ha detto "magari Marc o, nella migliore delle ipotesi, Pau, potessero restare l'intera stagione nel Barça!".
Ora, questo post sta cominciando ad assumere dimensioni inquietanti. Mi pare di aver finora ammassato una quantità di informazioni più che sufficiente, soprattutto se considerate che, per dire, ho assistito a più di una conferenza da 3 ore+ su personaggi di dubbia esistenza storica, di cui si conserva tipo mezza menzione in uno scolio a cazzo di un manoscritto ritrovato nella latrina del vescovo di Vattelapesca-- e, insomma. Ho parlato pure troppo, questo è il punto.
Volevo solo aggiungere che, al di là dello shipping, del fatto che omg io sono convinta che il Gasolvarro sia vero - anche senza volerci leggere niente di più, Juanca e Pau hanno una relazione magnifica, di amicizia e rispetto e corrispondenza profonda. Io sono di parte, perché sono persa per Navarro e persa per loro due insieme, ma resta il fatto che loro sono un esempio di oggettiva e semplice bellezza.
IDK, I have feelings for friendships.
Ma la cotta di Pau per Juan Carlos è palese. Proprio palese, innegabile, che se me lo giura sulla sua mano destra che non è vero io manco ci credo.
Articolandia, ovvero sentitevelo dire da loro, esattamente, quanto si amano (come amici o fratelli o qualcosa di più, à votre guise)
[Pau:] "Io me ne sono andato prima, ma ci siamo sempre riuniti d'estate, eccetto per i due anni in cui non ho potuto tornare con la nazionale; e poi abbiamo condiviso alcuni mesi negli USA."
[...]
Quest'estate tornano a reincontrarsi con la Nazionale, e chissà se in futuro torneranno a giocare nella stessa squadra per una stagione intera. Navarro riconosce che "credo sarà complicato, io sto molto bene a Barcellona e lui sta molto bene nei Lakers, a dispetto di quello che è successo sul finale della scorsa stagione. Mi pare che la gente si dimentichi molto in fretta dei suoi due anelli..."
[...]
[Pau:] "Quello che sempre condivideremo è l'amicizia. Giocare insieme è secondario. Se succede, perfetto. La cosa buona è che la nostra relazione va al di là del basket."
- '
Gasol y Navarro, la decada prodigiosa'
La storia della loro amicizia si è srotolata tra campi di basket, partite in televisione e spot pubblicitari in un viaggio attorno al pianeta con cui hanno conquistato l'Europa e il mondo intero. Sfiorarono con la punta delle dita l'immortalità dell'Olimpo. Eppure, questo viaggio non si è ancora concluso. [...]
Però se c'è qualcosa che si distingue su tutto il resto, è che quando li vedi giocare sembrano farfalle che danzano, che colpiscono come api, come vere regine, che avvelenano e producono un'allergia letale a chi ne viene punto e un miele delizioso per il resto delle operaie e dei fuchi che abitano nel loro alveare. E questa dolce provocazione innata che mostrano spontaneamente è un po' di gloria. (...IDK.)
- '
Navarro y Gasol, la pareja ideal' (Navarro e Gasol, la coppia ideale... lo so che sembra una badfic, ma giuro che non lo è), che anche se non capite un'acca di spagnolo apritelo comunque, ci sono un sacco di video shipposi.
E, un estratto
dalla mia cosa preferita di sempre...:
"Si conoscono perfettamente. Hanno una relazione molto intima di amicizia, e di compromesso con la Nazionale. Sono cresciuti insieme, e si sono trasmessi l'un l'altro una grande ambizione. In loro vive un enorme desiderio di competere. E sono complementari. Juan Carlos è la tranquillità. Non dice mai una parola a voce più alta, e Pau trasmette molto, a volte solo con un gesto. Hanno una leadership condivisa, senza alcuna invidia," spiega Pepu Hernandez [che è l'allenatore con cui hanno vinto il Mondiale].
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Dos amigos que hacen historia Ok, anche questa è la mia cosa preferita di sempre:
D. Lei e Gasol siete intimi amici, e state sempre assieme. Evitate di parlare di basket?
R. È la cosa di cui parliamo di meno. Siamo in camera insieme, però c'è sempre molta più gente. È come un centro di riunioni. Parliamo di quasi tutto il resto.
D. Gasol l'ha paragonata ad Hamilton, dei Detroit Pistons, che ha 25 anni, è alto due metri e pesa 88 chili. Lei con chi lo comparerebbe?
R. Lo ha detto per il fisico. Non siamo eccezionali, fisicamente, però ci distinguiamo per velocità. Pau è speciale. Non lo paragono a nessuno, e neanche lui vuole paragonarsi a nessuno.
D. Durante il ritiro, arrivaste tardi ad un paio di allenamenti. Non potete fare a meno di dormire? [PIANGO.]
R. A volte arriviamo tardi non perché dormiamo troppo, ma perché stavamo guardando la tele. Pau è molto tranquillo. A volte mi rende nervoso.
D. Chiedeste scusa all'allenatore, Moncho Lopez, scendendo a cena in mutande, con le lenzuola a mo' di tunica. [PIANGO A DOPPIO.] Il trucco funzionò?
R. Funzionò e ridemmo tutti, che poi era il punto della cosa.
D. È vero che un giorno vi scambiaste le scarpe, e lei andò agli allenamenti con quelle di Gasol?
R. Le tenevo in mano, non me ne accorsi. Sono uguali. Le sue sono solo un po' più grandi.
D. Un poco?
R. Io porto il 46, e lui un 51, più o meno. È la conseguenza di tanto viaggiare, di stare un giorno qui e l'altro lì.
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Le echamos algo de cara Click to view
Il gay è potente nel Basketdom.
Prossimamente (forse) su questi schermi:
Navarro x Rubio, ovvero La paidèia ai giorni nostri, o anche: Ricky è una piaga sociale ma ci piace per questo.
Rudy x Ricky, ovvero PFFFFFFT QUESTI TROMBANO COSI' TANTO CHE NON C'E' SPAZIO PER LA POESIA, REALLY, o anche, AWWWWWWWWWW my heart is just melting.
Marc Gasol x Juanca, lì nell'angolino alla vostra destra, ovvero Il Fratello Minore Alla Riscossa, o anche: Tutti pazzi per Juanca, o ancora: Marc Gasol rende gli amori a senso unico awesome e divertenti.
Kobe x Juanca, perché non sia mai che mi faccio mancare qualcosa.
Juanca x Dragic, perché hate!sex. Seriamente. #UNF.