Beh, salve. Sì, questo è il tanto a lungo promesso post su X-Men: First Class. Enjoy.
Prima di tutto, ew per la versione che proiettano in Italia. Le voci in sé non sono scelte troppo male, questo no, ma, ew, il ridoppiaggio delle scene in francese, tedesco e russo mi ha dato di che piagnucolare come una scema. Fass non si merita di vedersi sminuito così. Ma veniamo alle cose interessanti (?), ovvero un po' di riflessioni a caso sul movieverse della Marvel. E dico movieverse perché, come qualsiasi persona di buon senso, considero i film finora usciti (X-Men, X2, X-Men 3: Conflitto Finale, X-Men Origins: Wolverine e First Class) assolutamente alternativi ed estranei ai fumetti. Dio santo, sarebbe opportuno pure considerarli indipendenti tra di loro.
- Dico "Dio santo, sarebbe opportuno pure considerarli indipendenti tra di loro", perché la Marvel ha questo talento a far casino con la continuity che è una cosa deliziosa. Magari non tutti si sono andati a rivedere gli altri film, prima/dopo First Class, per cui vi rinfresco la memoria: all'inizio di Conflitto Finale (X-Men 3, uscito nel 2006), siamo accolti da un adorabile flashback ambientato sulla fine degli anni Ottanta (vent'anni fa, recita la didascalia), in cui troviamo Magneto e il Professor X nelle vesti di "reclutatori" per l'Accademia di Xavier. Dai dialoghi s'intuisce che non capitava da tempo, che Magneto accompagnasse il Professore, e che magari i suoi scopi sono un pochino diversi; ad ogni modo, la cosa più interessante è che in questo soleggiato pomeriggio, tra le simpatiche villette dei sobborghi americani, Charles Xavier cammina. Quindi, nel 2006 il movieverse ancora abbracciava il canon del fumetto, in cui il professore è calvo da un pezzo e rimane paralizzato in seguito ad un incidente (la cui responsabilità non è affatto di Magneto) quando è già bell'e anzianotto (direi trentacinque-quarant'anni, ma probabilmente è una vaccata. Magneto sicuramente ha già il capello brizzolato, comunque).
- Poi arriva First Class, e Charles a, quanti saranno, venticinque? Ventisei anni?, perde l'uso delle gambe per colpa del suo vecchio amico. E la Kya, a parte soffocarsi variamente col tè, decide di costruire delle dighe mentali per arginare gli orrori della inesistente coerenza di mamma Marvel: First Class spalanca le porte di un universo alternativo (un altro, sì, alternativo sia agli altri film che ai fumetti), in cui le cose vanno come sappiamo, e alla fine però, dopo i titoli di coda, Erik torna da Charles con la coda tra le gambe. Bello, molto bello, applausi in tutta la sala, sipario, pornazzi.
- Tutto questo preambolo per dire, Marvel, io ti amo. Per fortuna che tu e la DC mi ci avete abituata da un pezzo, alle continuity discontinue, incasinate, stupide.
- And also perché ne ho le palle piene di puristi che per ogni minimo dettaglio incongruo di qualsivoglia film tratto da qualsivoglia opera precedente vanno avanti a lagnarsi per ore. Non sto parlando solo dei fumetti, naturalmente, (anche se, Dio, quanto ci sarebbe da parlare! Il guaio che ho passato quando in fumetteria ho affermato a cuor leggero che il film di Watchmen è fighissimo) ma sto guardando anche in direzione dei puristi di A Song of Ice and Fire, e delle amiche che, già lo so, non mi faranno guardare in pace Harry Potter. E della gente che ancora vorrebbe dare fuoco a Peter Jackson per Le Due Torri. Dio santo, persone, get over it. Sono adattamenti cinematografici/televisivi di cose scritte. È normale che ci siano delle differenze, è giusto, lagnarvi che Daniel Dreiberg non aveva abbastanza panza nel film non vi rende sofisticati o nerd, vi fa solo apparire dei gran coglioni senza speranza.
- Che poi, soprattutto i puristi dei fumetti mi fanno ridere. Quelli che giù a urlare alla blasfemia per Wolverine. Ma che pretendete, quando il comicverse stesso è un tale casino di restart, universi alternativi, realtà parallele, apocalissi di zombie per tappare i buchi di trama e Dio solo sa cosa s'inventeranno la prossima volta?
- (Ciò non toglie che se il film su Cap sarà un disastro totale, sarò la prima a dare fuoco a Johnston, a Whedon e agli Studios in generale, just because.)
- (Oh e a questo proposito, vi avverto pure che se ne I Vendicatori (ancora eventuale, come produzione) RDJ e Chris Evans non avranno una chemistry totale e perfetta e non renderanno giustizia al Cap/Iron Man, io morirò.)
- COMUNQUE OH DOVREI TENTARE DI RIMANERE IN ARGOMENTO, LO SO. FIRST CLASS. FIRST CLASS. Ok.
- Osservazioni sui personaggi: sto leggendo (il present continuous è d'obbligo, la sto leggendo proprio ora letteralmente) una fic in cui Erik ha appena detto a Charles "stop acting as if you know me better than I know myself". Ora, siamo appena al terzo-quarto paragrafo, per cui è possibilissimo che sia solo una linea di dialogo un po' buttata lì, o che l'autrice ribalterà la cosa tra mezzo secondo. Sta di fatto che mi ha fatto fermare a riflettere, perché è un tema interessante e carino, forse una delle questioni più interessanti e carine per chi si voglia mettere a pensare alla relazione tra Erik e Charles, Magneto e il Professore per come li abbiamo visti nel film (e per come sono nei fumetti, eh, specie in quelli tra anni Ottanta e Novanta. Ma, #ciao, lo so, non siamo qui per questo). Non penso che a Erik dispiaccia poi così tanto, che Charles sappia, cit., tutto di lui. Anzi, sono decisamente convinta che, in questo movieverse, comprensione e accettazione siano le parole chiave, che definiscono il rapporto tra i mutanti e il mondo al di fuori, tra Charles e Raven, e sotto sotto anche quello tra Erik e Charles, che non avrebbero avuto altro motivo di legare così tanto, se non il fatto che Charles sa tutto di Erik (non smetterò mai di ripeterlo, è la mia scena preferita del film), e probabilmente è il primo di sempre ad averlo conosciuto davvero, e che Erik, allo stesso modo, riesce a leggere Charles con una facilità imbarazzante. Per cui, insomma. Erik è singolarmente a proprio agio con il fatto di avere accanto un telepate tanto potente. No, aspettate, fatemelo mettere in evidenza:
- Erik è singolarmente a proprio agio con il fatto di avere accanto un telepate tanto potente.
- Almeno finché sono dalla stessa parte. Il fatto che metta su l'elmetto è importante e triste per quello - perché Erik non è più quella persona lì, pronta ad aprire ogni minimo cassetto della propria testa a Charles. Ho letto fanboys un po' omofobi difendere a spada tratta il concetto per cui l'elmetto sta lì per impedire a Charles di "leggere" i piani mmmmalvaGGGi di Erik, ma è una soluzione così semplicistica che, diamine, mia madre ne avrebbe riso, e mia madre è convinta che "Resta vile maschio dove vai" di Rino Gaetano sia una canzone d'amicizia tra tre persone (e "Resta vile maschio dove vai" dice esplicitamente, "giura, niente sesso, solo un po'". Questo per dire che non shipperebbe neppure John/Dean. Oh, uhm, okay, magari una roba più innegabilmente canon, tipo -- ser Jorah con Dany, tipo. Proprio non la vede, la tensione sessuale, grazie al cielo, per carità, ci mancherebbe solo quella, ew, ew, ew). Per cui, che stavo dicendo? Che la bellezza, il fascino e il senso dell'Erik/Charles sta proprio nel fatto che, duh, non hanno zone d'ombra, tra di loro, si conoscono pienamente, come una stracavolo di coppia sposata da venti-trent'anni. E quando si trovano a litigare per la politica (perché tutte le coppie litigano su qualcosa, e loro di politica), e capiscono di non avere punti di vista conciliabili, è ovvio che ci sia la traGGGGGedia.
- Cioè, ovvio un cazzo. In questo arrivano gentilissimi i rispettivi caratteri di merda, con Erik che ha una paura fottuta dell'abbandono perciò preferisce levare le tende per primo (non è affatto un uomo coraggioso, ricordiamocelo sempre; mi sono lagnata per due ore che la continuity Marvel fa schifo e tutto, ma le caratterizzazioni le mantengono sempre incredibilmente coerenti, e Magneto, uh, diciamo che nessun Cappello Parlante dotato di senno lo sbatterebbe mai a Grifondoro), e Charles che, l'abbiamo capito, è ancora nella fase irresponsabile/narrow-minded/incapace di guardare oltre la punta del proprio naso se non per metterlo, il naso, nei ricordi privati della gente che vuole portarsi a letto.
- Capite bene che con la mia pignoleria e le opinioni di cui sopra sui personaggi, sto vivendo dei momenti molto difficili con le ficcyne molto spesso gratuite su cui mi capita d'imbattermi. Mi si salva solo il kinkmeme, ma neanche sempre, e cazzo che palle le WIP, sto soffrendo.
- Una nota a parte: C'È BRENDAN FEHR!!!! *squee* Non me ne sono accorta se non quando l'ho visto in sala, perché lo screener con cui l'ho guardato da casa era vagamente fuori fuoco sullo sfondo; comunque nelle scene finali, sulla portaerei americana, uno dei ragazzi alla radio è Brendan Fehr! Ho squittito come una cretina appena l'ho riconosciuto. Felicità.
- Penso di aver finito le cose da dire! O perlomeno non me ne viene in mente nessuna al momento, e ho troppa fame per concentrarmi di più, perciò, ecco. Ciao. <3