[Diecielode] KAT-TUN - Hold me Kowareru Made 04

Nov 13, 2011 16:11

Tabella: wTunes Playlist
Claim: [KAT-TUN] Kamenashi Kazuya, Akanishi Jin, Taguchi Junnosuke, Tanaka Koki
Prompt: “Guardando indietro alla distanza fra me e te, mi hai insegnato che non sono da solo” (Aishiteru Kara, Kamenashi Kazuya)

Titolo: Hold me Kowareru Made (Stringimi finché non mi spezzo)  - Aishiteru Kara (Perché ti amo)
Beta Reader: Simph
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group: kat-tun, kat-tun: akanishi jin, challenge: diecielode [wtunes playlist], pairing: akame, kat-tun: kamenashi kazuya

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ichigo_85 November 13 2011, 19:13:25 UTC
[Commento partecipante a Recensioni d'Autunno 3D su maridichallenge]

Ok, stavolta mi sono portata avanti e ho aperto un'altra pagina per commentarti in diretta.

Se devo essere sincera, anche se, sicuramente, anche questa storia non sarò affatto felice, la preferisco all'altra, non so perché, anche se so che pure questa sarà angstissima. A ogni modo, come coppia loro mi piacciono tantissimo e soffrirò un sacco per questo distacco, anche perché fin da subito il loro legame è stato tanto forte da coinvolgermi -nonostante i presupposti-.

L'atmosfera che regna in quella casa è pregna di tantissime emozioni, di ricordi, di sentimenti e, lasciamelo dire, d'amore.

Ho amato moltissimo questo pezzo: Finì di sistemare le ultime cose, mentre Kame lo guardava, seduto sul letto. Lo fissò a sua volta, andando a sedersi accanto a lui e prendendogli la mano, cominciando a giocarci senza prestarvi troppa attenzione. La gestualità dei personaggi mi colpisce sempre tantissimo.

Una cosa che mi colpisce moltissimo di questa storia è la caratterizzazione di Kamenashi, le sue parole, i suoi pensieri. Come dice Jin, apparentemente sembra non soffrire, mentre dentro di sé prova davvero più della tristezza e disperazione è proprio la parola giusta per descriverlo, forse.

“Probabilmente no. Probabilmente penserei che la distanza non conta, se io e te ci amiamo davvero. Che non importa quanto siamo lontani, io e te siamo sempre noi due” sorrise, con una nota di sarcasmo “Questo è quello che penserei, se non fossi quello che viene lasciato indietro” concluse. [...] Odiava il modo in cui le sue parole lo facevano sentire.
Odiava pensare che quello che lui aveva appena detto, erano i suoi esatti pensieri.
Ci credeva. Credeva davvero che la distanza non contasse, che avrebbe amato Kazuya mentre era in America così come lo amava a dieci centimetri di distanza da lui.
“Sei un egoista” gli disse, senza mai perdere il contatto visivo. Guardarlo era l’unica cosa che gli era rimasta, in quel momento.

E nel momento in cui cede è davvero bellissimo, perché Jin lo può consolare e, ora che ancora può farlo, può essere in qualche modo il suo supporto, anche se è lui che lo sta facendo soffrire.

Mi è piaciuto poi tanto quando gli dice che la prima volta che è partito non gli è pesata la lontananza, perché sapeva sarebbe tornato da lui ç__ç

Come pensavo è un capitolo tristissimo, ma mi piace davvero tanto, questa storia è davvero coinvolgente e io non posso fare a meno che farti sempre tanti, tanti complimenti.

Anche se è angst, anche se io soffro ogni volta, anche se mi fai quasi piangere, la amo!

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vogue91 November 13 2011, 20:01:29 UTC
ç___________________________________ç
Non lo so perché, ma il tuo commento mi ha messo più tristezza della storia xD
(Non ti porre domande, io con questa raccolta ho un rapporto problematico "-.-).
Che posso dirti? T__T
Sono felice che ti stia piacendo il pairing (e sono anche felice che non ti stia facendo illusioni: è angst allo stato puro xD).
Come sempre, cogli tutto quello che voglio trasmettere, anche i dettagli più inutili xD
Come la gestualità, ad esempio: mi fa piacere che venga notata, perché è una cosa a cui tengo... anche perché tendo a descriverli così come me li immagino, compiendo gli stessi gesti, facendo le medesime cose, e mi capita anche di scrivere senza pensarci xDD

Insomma... GRAZIE, Ichi.
Grazie davvero <3

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